Martedì

Questa mattina il sole ha fatto capolino presto, in un cielo terso che rende meno cupo il color mattone di molti degli edifici della città. Mi attende una giornata intensa - come del resto pare lo siano tutte - di questa settimana.

Entro a scuola ed è bello essere salutati dal sorriso delle compagne e dei compagni che ti sorridono e, con accenti diversi, ti dicono quel “Good Morning” cha ha tutto il sapore dell’universale.

Jackie è puntuale e inizia subito a presentare il lavoro odierno: temi conosciuti ma che fanno pregustare il sapore del confronto con realtà culturali spesso differenti dalla nostra.

ATTIVITÀ DEL CORSO

Il tema in questione è Il ruolo dell’insegnante: una riflessione.   

Cominciamo con il chiederci, nell’ordine,PERCHÉ insegniamo, procedendo così a capire COME e che COSA insegniamo (WHY? - HOW? - WHAT?).

Ognuno di noi è invitato a rispondere al “perché” ha scelto di fare l’insegnante, sapendo che in questa risposta risiede la forza propulsiva e motivazionale del nostro mestiere.

Per quanto riguarda il “come” e il “cosa”, la riflessione diventa, ovviamente, molto più ampia e chiama in causa il confronto su alcuni importanti aspetti del lavoro dell’insegnante:

Lo scambio di idee su tutti e sei gli aspetti, sulla base anche di esempi forniti dalla Teacher Trainer, avviene dentro piccoli gruppi (quattro, formati ciascuno da quattro docenti eterogenei per provenienza e per ordine di scuola). Ho avuto la fortuna di avere nel gruppo una docente franco-tedesca con alle spalle una lunga esperienza educativa di stampo montessoriano: le sue osservazioni e le sue proposte hanno sicuramente una marcia in più! Non abbiamo cercato delle risposte definitive ma, sicuramente, si è spalancata una porta per una più attenta e approfondita riflessione personale.

Da questo primo confronto, si è passati poi ad analizzare le abilità cognitive partendo dalla tassonomia dell’apprendimento di Blooms (qui qualche accenno) e quindi al concetto di “Intelligenze multiple” (qui qualche accenno) teorizzato da Howard Gardner. Attraverso un’attività di indagine statistica svolta sul campione dei corsisti presenti e relativa alla prevenzione dei disturbi cardiocircolatori, i diversi gruppi di lavoro, dopo aver elaborato i dati raccolti, sono stati invitati a confrontarsi al loro interno per identificare quali delle otto intelligenze fosse stata messa in gioco in questo lavoro.

Abbiamo infine giocato, sempre all’interno dei gruppi, con dei blocchi di legno. La consegna riguardava la costruzione di una torre, in cima alla quale poter porre una biglia di vetro. Una sfida, certamente, ma anche un modo per capire come un’attività di questo tipo possa permettere di raggiungere alcuni obiettivi nelle diverse discipline di studio. E così ognuno di noi ha ipotizzato in quali svariati modi si possono usare i blocchi di legno. Io, per esempio, ho pensato a qualcosa di simile ai legnetti sonori da usare negli esercizi di ritmica in musica.

L’attività è stata poi interrotta da una gradita sorpresa…

ATTIVITÀ CULTURALI

Un giovane dell’Accademia ha invitato tutti i corsisti presenti (noi e quelli degli altri corsi) a una dimostrazione di Hurling. È considerato lo sport nazionale irlandese. Se non sapete di che cosa si tratta, leggete qui. Io, orgogliosamente, mi sono distinto in una performance invidiabile e invidiata. Non aggiungo altro in merito!

La giornata si è conclusa con un tour a piedi in una parte molto interessante della città, con le seguenti tappe principali:

See You tomorrow!