DAVIDE PANIGADA
Omo senza lettere...
Omo senza lettere...
L'ingegno è un dono naturale e non una disciplina scolastica...
Leonardo Da Vinci
Leonardo era autodidatta, lavorò per un decennio nella bottega di Verrocchio, ma gli mancava la scuola di abaco, cioè non aveva le basi della matematica e non sapeva nemmeno il Latino, quindi non aveva l'accesso ai testi basilari.
Michael Faraday
Chimico e fisico inglese (Newington, Surrey, 1791 - Hampton Court, Londra, 1867). Nato in una famiglia povera e numerosa e ricevuta soltanto un'istruzione sommaria, cominciò a lavorare a quattordici anni come fattorino in una libreria e legatoria londinese, divenendo poi apprendista rilegatore. Il contatto quotidiano con libri di tutti i tipi stimolò in lui l'amore per la lettura, soprattutto di opere relative alla chimica e all'elettricità.
Charles Darwin
Lo scopritore della teoria dell'evoluzione Charles Darwin non brillava per niente a scuola, tanto che suo padre temeva che sarebbe diventato "una disgrazia per sè e per la famiglia"
Durante il periodo scolastico, i suoi insegnanti pensavano che fosse mentalmente ritardato e lo definivano un pessimo studente. Era dislessico e faceva fatica a rimanere dentro i rigidi vincoli della scuola tedesca.
“Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido.”
isaac-newton
Ad essere totalmente onesti, Newton non fallì con la scuola, in quanto fu sua madre che decise di sottrarlo agli studi per fargli lavorare la terra. Faceva abbastanza pena come agricoltore, ma a quanto pare non sentì nemmeno la mancanza della scuola.
Thomas Edison
inventò la lampadina…
Dei cretini invece erano i suoi insegnanti, che giudicarono Edison come troppo stupido per imparare qualsiasi cosa. La stessa persona che arrivò a detenere oltre un migliaio di brevetti sulle cose che aveva inventato.
Lev Tolstoj
Il celebre scrittore di Anna Karenina e Guerra e Pace non riuscì mai ad ottenere la laurea in giurisprudenza a causa del suo scarso rendimento accademico.
La sua fu una formazione da autodidatta, ma questo spesso lo fece sentire inferiore agli altri
Amedeo Modigliani
Il pittore Amedeo Modigliani, nonostante avesse dimostrato fin dall'infanzia una grande propensione per il disegno, sui libri non era per niente ferrato tanto che abbandonò i corsi scolastici molto presto.
Bill Gates
Il celebre fondatore della Microsoft non brillava a scuola, e sapete perchè? Quando aveva 13 anni la scuola da lui frequentata acquistò i primi computer, e lui, affascinato dai meccanismi e dal funzionamento di questi nuovi oggetti, passò tutto il tempo a sviscerare il loro mondo. Il suo rendimento scolastico ne risentì parecchio ed ebbe molti ammonimenti da parte degli insegnanti.
Mark Zuckerberg,
considerato uno dei mostri sacri del settore tech, è il padre di Facebook, il più grande social network del mondo. Zuckerberg ha lasciato Harvard nel 2004, durante il suo secondo anno, per lavorare a tempo pieno proprio su quel progetto, che ora è una realtà concreta e ha un valore che si aggira sui 34,8 miliardi di dollari.
Walt Disney
Lasciò la scuola all’età di 16 anni per entrare nell’esercito. Ebbe anche delle esperienze disastrose nell’industria cinematografica prima di avere successo. È difficile immaginare che ciò sia vero quando si pensa a tutti i mondi fantastici che fanno capo alla Disney, ma i fallimenti spesso precedono grandi successi.
Ray Krok
Ray Krok ha costruito l’impero di McDonald’s, eppure ha lasciato la scuola ad appena 15 anni per guidare un’ambulanza durante la Prima Guerra Mondiale.
Figlio di un insegnante di matematica, a soli 10 anni, dopo solo due anni di frequentazione, fu costretto ad abbandonare la scuola a causa delle difficoltà finanziarie della famiglia. Ciononostante non si diede per vinto e continuò gli studi da autodidatta, con risultati sorprendenti: imparò da solo il tedesco, il greco e il latino, approfondì le materie scientifiche e divenne anche un abile illustratore.
John Harrison
La sua importanza, per la storia della navigazione, è così importante che anche Google ha deciso di celebrarlo con un 'Doodle'. Ecco chi era John Harrison, l'inventore britannico vissuto nel XVIII secolo e che ha permesso di calcolare con esattezza la longitudine grazie al cronometro marino.
Srinivasa Aiyangar Ramanujan
imparò la matematica in gran parte da autodidatta. Lavorò principalmente sulla teoria analitica dei numeri ed è noto per molte formule di sommatorie che coinvolgono costanti come π, numeri primi e la funzione di partizione. Frequentemente le sue formule furono enunciate senza dimostrazione e solo in seguito si rivelarono corrette. I suoi risultati hanno ispirato un gran numero di ricerche matematiche successive.
Guglielmo Marconi
Da autodidatta realizza i primi esperimenti sulla trasmissione delle onde radio. Realizzando immediatamente le potenzialità delle scoperte si rivolge per lettera al Ministero delle Poste e Telegrafi, guidato dall’onorevole Pietro Lacava. La sua richiesta di aiuto viene bollata con un “alla Longara”, nel senso di “da mandare in manicomio”! È la prima volta che Marconi si scontra con l’ottusità del mondo politico italiano, miope allora come oggi. L’incidente lo spinge a presentare richiesta di brevetto presso gli uffici di Londra
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