Le nostre interviste

Intervista al signor Corona V.


“ Buongiorno signor Corona V .”

“ Buongiorno a tutti, vi ringrazio dell’invito ”

” Oh, si figuri... Ormai lei è sulla bocca di tutti e non invitarla sarebbe stato perdere un’occasione! Ci spieghi come mai ha deciso di farsi sentire in questo modo ”

” La verità è che penso che il mio amico Mondo, che saluto molto, sia molto stanco di tutto questo inquinamento e delle conseguenze che comporta, perciò ho deciso di fargli prendere una pausa… ”

” Ma un dubbio cresce in me...ci dica il perchè di questo nome d’arte...perchè proprio Covid-19 ? E poi, cosa significa?”

” Bhè… perchè volevo essere unico nel mio genere, volevo distinguermi dalla mia GRANDE famiglia: i Corona V. ... se non ti dispiace vorrei salutarla, in particolar modo, saluto mio fratello MERS e mia sorella SARS. Il mio nome è l’acronimo di Co (corona); Vi (virus); D (disease, che dall’inglese significa malattia) e 19 ( l’anno di identificazione del virus).”

“ WOW, ha proprio una bella famigliola! Ma in giro si dice che lei abbia dei lontani parenti...i pipistrelli. E’ vero ? ? ? ”

” Girano tante fake news ma questo è vero, c’è chi dice che io sia stato fatto in laboratorio e per sbaglio rilasciato, ma mi vedete, me rinchiuso in un microscopio. Guardate i miei muscoli, quegli scienziati pazzi non sarebbero resistiti neanche un solo istante con me in sala! ”

“ Ma come ha fatto a passare dai pipistrelli all'uomo?”

“ Siccome so che in questo mondo non sono tutti intelligenti come me, cercherò di spiegarlo in modo molto semplice e chiaro!”

“Modesto ‘sto virus!”

“ Allora, non so se lo sapevate, ma noi virus mutiamo. Questa cosa dovete immaginarla come un gioco. Ogni giorno, proviamo una delle tante chiavi a nostra disposizione, spesso non è quella giusta, ma se parliamo di anni, riusciamo a trovare la chiave giusta, cambiamo forma, e colpiamo un’ altra specie! Questo è quello che è successo dai pipistrelli agli uomini!”

” Ma ci dica un’altra cosa: perchè i bambini sono meno a rischio? ”

“ Bè loro hanno un sistema immunitario più efficace e, siccome andando a scuola, il corpo dei bimbi incontra milioni di virus, per lui nuovi (perchè è un bambino, ma per gli adulti di solito questi virus sono vecchi,) quindi è più pronto a reagire contro un virus nuovo, mentre il corpo di un adulto, che ormai conosce solo virus già esistenti, fa più fatica a reagire. Inoltre sono loro il vostro futuro, quindi...me li tengo buoni! HAHAHAHAHAHA! ”

“ Lo sa, ha proprio ragione. Cosa ci consiglia di fare per non doverla affrontare.”

”Sinceramente…per favore, affrontatemi, o il capo Virus C. mi licenzierà, e dovrò arare i campi mentre la mia famiglia andrà a infettare il mondo! Vi prego! “

“Ma allora lei fa parte di un esercito?

“ Si e no, io comando un esercito tutto mio, però c’è una persona sopra noi comandanti, il capo Virus C. . Siccome il mio esercito non infetta mai nessuno, mi vuole licenziare! Lo dicono tutti che sono troppo buono, non ho la faccia da virus e mi hanno messo nella posizione da comandante solo perchè in famiglia ho la SARS e il MERS!”

“Questa cosa, mi fa sorgere una curiosità: come è composta la famiglia di un Coronavirus?”

“ La famiglia di un Coronavirus, è molto grande. E’ raro essere figli unici! Infatti per guadagnarsi il posto migliore nell’esercito e nella vita quotidiana e politica nella nostra comunità bisogna avere in famiglia delle persone che hanno portato distruzione da qualche parte del mondo! Il capo Virus C. è anche il nostro capo politico proprio perchè ha moltissimi fratelli e sorelle MERS e SARS!”

“Curioso! Ma tornando alla domanda iniziale: lei ci consiglia di…?

“Sono troppo buono per saltarvi addosso e… Ecco una lista di cose da fare, ve la do, ma non dovete dire niente a nessuno!”

” inoltre … per sapere se qualche mio compagno vi ha assalito questi sono i sintomi:

-tosse

-febbre (maggiore di 37.5)

-stanchezza

-difficoltà respiratorie

-dopo qualche giorno anche la perdita dell’olfatto associata alla mancanza del senso del gusto

-naso che cola

… questi sono i primi sintomi. Ricordatevi di non allarmarvi in modo eccessivo, in fondo l’80% delle persone che ho dovuto assalire sono guariti da soli”


” Grazie dei suoi preziosi consigli… la ringrazio molto e le prometto che resterà un segreto tra me, lei e tutti i nostri lettori, che potrebbero essere quattro gatti, ma anche tutto il mondo, quindi, in poche parole, questo non è un segreto!”


”Prima di andarmene vorrei mostrarvi il mio esercito:”

14/04/2020 Matilde S. 1A e L.G. 1B

IL PROFESSOR ROCK

(Intervista al professor Bernardi)

Il professor Bernardi ama la musica. Ha iniziato a suonare all’età di 14 anni perchè ha visto un suo amico suonare la chitarra e ha pensato:

“Se la può suonare lui, ce la posso fare anch’io!”.

Lui sa suonare due strumenti: il basso e la chitarra. Lui suonava in una band: i Siska. Con i Siska ha fatto un disco: “Romantic Dark And Violent”. Adesso suona nella band “Tricustica” e con loro ha prodotto un disco: “Finalmente Tu”. Poi il professore è un solista e ha pubblicato un disco di nome “The Cage”.

Il suo primo concerto è stato in una discoteca a Napoli. Ultimamente ha fatto un concerto in una birreria a Polegge chiamata “ Miles Davis”.

I suoi più grandi fan sono stati, e lo sono tutt’ora, sua madre e suo fratello. Suo padre non era tanto d’accordo perché pensava che la musica lo distraesse dallo studio. La musica per lui era solo una passione aggiuntiva all’insegnamento (solo una passione nel senso che non lo faceva a scopo economico/lavorativo, anche se ora lo fa più seriamente). Per lui la cosa più importante è il lavoro di professore di Matematica e Scienze. Il suo 1° concerto all’estero si è svolto in uno stadio in Romania, anche se l’anno scorso ne ha tenuto uno in Austria.

Vi consigliamo di ascoltare queste canzoni del prof. Bernardi con i Tricustica (mettiamo solo i link):

https://www.youtube.com/watch?v=qhOkekT-tpw

https://www.youtube.com/watch?v=LQ735xOvGBY

https://www.youtube.com/watch?v=L05BUvUKlbU

05/02/2020 Lorenzo B. e Ivan G. di 1B

Intervista alla professoressa

Alessandra De Poli che presenta l’indirizzo Archimede

Emma: Buongiorno, siamo in compagnia della professoressa De Poli che insegna scienze e matematica nel nostro istituto Zanella.

Abbiamo pensato di farle qualche domanda per conoscere meglio l’indirizzo Archimede

Prof: Il ramo di matematica e scienze è stato fondato da me insieme al professor Chemello, che ora è andato in pensione.

Emma: Ci può spiegare brevemente com’è gestito il laboratorio?

Prof: Abbiamo tre laboratori a tema: uno grande dedicato alla chimica, alla fisica, all’elettricità e al magnetismo.

Un secondo dedicato alla biologia e al corpo umano; un terzo riservato alla natura.

Emma: Cos’è la settimana della scienza?

Prof: La settimana della scienza è un periodo alla fine di maggio dove tutti gli alunni dell’indirizzo Archimede singolarmente o a gruppi presentano degli esperimenti fatti durante l’anno e sono visibili da tutti gli altri ragazzi dell’istituto.

Emma: Ci può spiegare cosa sono questi strumenti che ha qui davanti a lei?

Prof: Questi sono degli strumenti che abbiamo utilizzato proprio oggi per un esperimento sul suono. Qui abbiamo una spruzzetta, un portaprovette con delle provette con una capienza d’acqua differente, due bicchieri di plastica collegati da uno spago e un piattino di plastica.

Emma: Com’è nata la sua passione per la scienza?

Prof: E’ nata ancora quando ero alle elementari, frequentavo spesso la campagna dai miei nonni, mi sono appassionata agli animali e alla natura e da allora ho voluto proseguire con gli studi per insegnare la scienza.

Emma: Grazie

Prof: Grazie a voi!!!

04/02/2020 Emma & Serena

di 2^A


Intervista al professore

Spaltro Antonio


Antonio Spaltro che presenta l’indirizzo musicale

Serena: Buongiorno, siamo in compagnia del professore Spaltro che insegna clarinetto.

Prof: Buongiorno, ciao!

Serena: Vorremmo proporle delle domande.

Prof: Procedi pure!

Serena: In cosa consiste l’indirizzo musicale?

Prof: L’indirizzo musicale è organizzato in questo modo: i ragazzi che si iscrivono possono scegliere di suonare uno tra questi quattro strumenti: clarinetto, violoncello, pianoforte e percussioni.

Le lezioni vengono organizzate in questo modo: c’è la lezione individuale in cui ogni alunno, con il proprio strumento affronta lo studio con l’insegnante e poi la lezione d’orchestra.

Serena: Come gestisce la sua orchestra?

Prof. L’orchestra viene attivata nel momento in cui abbiamo un programma da concerto da preparare, i ragazzi affrontano lo studio con gli insegnanti e hanno un brano da preparare e poi quando tutti i ragazzi sono pronti uniamo la classe.

Serena: Quali sono gli eventi musicali dell’anno?

Prof: Il concerto di Natale, poi nel corso dell’anno possono nascere nuovi progetti come gemellaggi o corsi musicali, sicuramente c’è anche il concerto di fine anno e il saggio!

Serena: E’ difficile suonare il clarinetto?

Prof: Nessuno strumento è facile e nessuno strumento è difficile, basta impegnarsi!!!

Serena: Com’è nata la sua passione per il clarinetto?

Prof: La mia passione per il clarinetto è nata grazie a mio zio quando io avevo nove anni, mi incoraggiò a intraprendere lo studio di questo strumento.

Serena: Grazie, arrivederci!!!

Prof: Grazie a voi!!!

04/02/2020 Emma e Serena 2^A


Intervista al professor Enrico Saretta

-Buongiorno professor Saretta,possiamo farle alcune domande?

-Certo.

-Che materie insegna?

-Io insegno italiano, storia e geografia.

-In che classi?

-In 2^E tutte e tre, in 2^B storia e geografia e in 2^C geografia.

-Sono bravi i suoi alunni?

-Sono bravi ma potrebbero fare molto di più se stessero più attenti in classe e studiassero con più concentrazione.

-Se non se non sbaglio lei è anche un giornalista, vero?

-Esattamente.

-Come si chiama il giornale dove scrive?

-É il Giornale di Vicenza.

-Che articoli scrive nel suo giornale?

-Io scrivo articoli di politica del territorio di Bassano, cronaca ed economia. Spesso racconto problemi che i cittadini ci segnalano, ad esempio sulla sanità e sulla sicurezza.

-Quando ha capito che il giornalismo era la sua strada?

-A me è sempre piaciuto scrivere e ho iniziato a leggere molto presto i giornali.

-E il professore?

-Ho sempre studiato con l'idea un giorno di insegnare quello che sapevo ai più piccoli di me.

-Dov'è la sede del suo giornale?

-La sede principale è a Vicenza ma io lavoro a Bassano.

-Chi l'ha aiutata a realizzare il suo sogno di diventare professore?

-Mi ha aiutato una persona conosciuta da poco che fa lo stesso lavoro.

-E il giornalista ?

-Mi ha aiutato un attuale collega con cui lavoro ancora che mi ha fatto conoscere i capi.

-Da quanti anni scrive sul giornale?

-Ho iniziato nel 2006, quindi 13 anni.

-E il professore?

-Da poco tempo.

-Da quant’ è che aiuta l’indirizzo Archimede?

-Aiuto l’indirizzo Archimede da inizio anno.

-Che consiglio darebbe a noi ragazzi del giornalino?

-Andare sempre in profondità nelle cose e di scrivere cose vere e di essere sempre molto interessati a quello che succede nel mondo e non accontentarsi di conoscere le cose solo nel modo superficiale ma approfondire gli argomenti in senso critico. Soltanto così potrete essere dei giornalisti, ma soprattutto delle persone libere e non influenzabili.

-Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di un giornalista?

-I vantaggi sono poter alzarsi tardi, poter scrivere cose di argomenti di diverso tipo e incontrare personaggi che hanno ruoli importanti nella politica e nella cultura.Gli svantaggi sono finire di lavorare tardi la sera, lavorare il fine settimana e trovarsi spesso in situazioni difficili ad esempio essere denunciati per cose che scrivi o quando ci si occupa di cronaca nera.

-La ringraziamo per la sua gentilezza e per la sua disponibilità!


19/12/2019 Francesca D.S.C. 1B e Nicola C. 1A

il presepe: La nostra prima intervista!

Buongiorno a tutti, noi siamo Nicola e Paolo e siamo i giornalisti di prima dell’Archigiornale della scuola media di Sandrigo. La prima intervista di questo anno la abbiamo dedicata al Presepe all’entrata della scuola e ai suoi creatori: le professoresse di sostegno e ai loro prediletti alunni. L’intervista è stata svolta nella tarda mattinata di venerdì 6 dicembre, in atrio. Gli alunni intervistati si chiamano Diego, Jessica e Giulia. E’ andata così:

Noi: “Come state?”

Loro: “Bene tutti, ma un po’ stanchi.”

Noi: “Potremo farvi delle domande inerenti al presepe?”

Loro: “Sì, volentieri.”

Noi: “Chi ha avuto l’idea di costruirlo?”

Loro: “L’idea è saltata fuori grazie alla vittoria di un concorso.”

Noi: “Secondo voi è venuto bene?”

Loro: “Sta venendo bene, ma dobbiamo ancora finirlo.”

Noi: “Quanto tempo avete impiegato a costruirlo?”

Loro: “Abbiamo cominciato a costruirlo a circa metà novembre.”

Noi: “Chi lo ha costruito?”

Loro: “L’hanno creato una quindicina di alunni e alcune professoresse di sostegno.”

Noi: “I materiali erano già a scuola o sono stati comprati?”

loro: “Non sono stati comprati perché erano già a scuola.”

Noi: “Avete usato il muschio?”

Loro: “No, non abbiamo usato il muschio, ma abbiamo usato la corteccia per il tetto.”

Noi: “Perché l’avete costruito all’entrata?”

Loro: “Per farlo vedere alle persone.”

Noi: “Le statuine sono state comprate?”

Loro: “No, le ha fabbricate un signore e sono di legno.”

Noi: “Potrei farvi un’ultima domanda?”

Loro: “Sì, certamente”

Noi: “Quando lo toglierete?”

Loro: “Dipende, forse subito dopo le vacanze di Natale.”

E ci hanno salutato tutti con un largo sorriso!!

Ecco qua la nostra prima intervista, alla prossima!!

12/12/2019 Paolo Z. e Nicola N. di 1^B