L’instabilità coniugale in Italia riguarda numerose famiglie, come rilevato da ISTAT* che nell’ultimo report riferito al 2017 registra 98.461 separazioni legali e 91.629 divorzi. Spesso questa interessa famiglie con figli, rispetto alle quali emerge la necessità di comprendere come la tematica separativa influisca sulla genitorialità e conseguentemente sul loro percorso di crescita.
La letteratura mostra come la separazione non sia di per sé predittiva di problematiche gravi per il benessere dei figli, e quanto questo sia piuttosto legato ad elementi del contesto o dello sviluppo delle relazioni successivamente alla frattura. Tra gli elementi di complessità nella gestione delle separazioni rientra l’alta conflittualità tra i genitori, situazione che interroga da tempo anche i servizi sociali, coinvolti a vario titolo su mandato del Tribunale, per lo più Ordinario, ma anche dei Minorenni.
Studiare la genitorialità significa occuparsi un ruolo sociale diffuso, difficile da circoscrivere ed esplorare. Comprendere cosa significhi essere madre e padre in situazioni di alta conflittualità espone pertanto alla duplice complessità di oggetti di studio dai contorni poco chiari e in posizioni limite.
Se ampia è la ricerca sulla genitorialità, questa nel tempo ha poco esplorato il punto di vista dei genitori sui processi che li riguardano, in rapporto ai servizi a loro dedicati (Dale, 2004) e soprattutto in relazione al loro ruolo e alla propria rappresentazione di questo.
Lo scopo generale di questo studio è di conoscere esperienza e opinioni dei genitori che vivono in un contesto di alto conflitto familiare. Vogliamo comprendere che cosa significhi crescere dei figli in un contesto di incertezza, come i genitori fronteggiano queste sfide e quali risorse hanno sviluppato nel fronteggiare le difficoltà, che cosa sentono di supporto e che cosa di ostacolo al proprio ruolo genitoriale.
La ricerca include anche delle interviste a professionisti, in particolare assistenti sociali che intervengono con i genitori, per comprendere quanto le visioni dei professionisti e quelle dei genitori siano simili o distanti. L’obiettivo finale è di contribuire alla costruzione di interventi sociali a supporto della genitorialità che riconoscano i modi di vedere e le soluzioni dei genitori e più vicini ai loro bisogni. Lo scopo è anche quello di migliorare la formazione degli/delle assistenti sociali che intervengono con le famiglie.
*ISTAT (2019) Annuario Statistico Italiano 2019, p. 91