Per avanzare un'ipotesi sullo spazio di eccezione, è essenziale ascoltare la voce di chi vi abita, e perché le bambine e i bambini siano realmente ascoltati bisogna riconoscere che il loro linguaggio è diverso da quello degli adulti e richiede un approccio metodologico adattato. La metodologia di ricerca si baserà sul metodo a mosaico ideato da Clark e Moss e influenzato dalla scuola di Reggio Emilia.
L’approccio privilegia l'uso di linguaggi non verbali come la fotografia, mappe interattive e visite guidate organizzate dai bambini stessi, permettendo loro di esprimere direttamente le proprie prospettive sui quartieri di Al Hussein e Borgo Marina.
Nel lavorare con i bambini come soggetti sensibili, è fondamentale garantire la protezione dei loro dati personali e privacy, mettendo costantemente l'accento su un ambiente di ricerca sicuro. In quest’ottica il progetto sarà costruito in collaborazione con contesti educativi come le scuole, per rassicurare i bambini e i genitori. Due gruppi di bambini saranno selezionati presso il complesso scolastico primario L. Ferrari a Borgo Marina a Rimini e due gruppi presso la Primary Mixed School Al Hussein ad Amman. Per includere anche i bambini non scolarizzati ma residenti nel quartiere, un gruppo sarà selezionato all’interno del centro giovanile Nour Al Yaqeen, nel campo di Al Hussein.
Le collaborazioni con insegnanti, associazioni e organizzazioni locali forniranno una base solida per avviare e condurre efficacemente la ricerca. In questo senso, le esperienze precedenti nel campo di Al Hussein e i mesi di esplorazione a Borgo Marina hanno permesso di costruire una rete di contatti che mi consentirà di avviare il progetto di ricerca immediatamente.
Fotografie
Mappe interattive
Esplorazioni di quartiere
Visite guidate da bambin