In questa pagina è disponibile il report dettagliato delle attività svolte nel corso del primo anno di dottorato, l'elenco delle pubblicazioni e le rendicontazioni formali delle principali missioni.
(pagina in continuo aggiornamento)
REPORT DELLE PRINCIPALI MISSIONI
6 dicembre 2024: Giornata di Studio Oltre la globalizzazione: Transizioni/Transitions, Società di Studi Geografici, Università degli Studi di Firenze
Nell’ambito delle mie attività di ricerca, formazione e conoscenza del mondo geografico italiano ho partecipato, come relatore, alla XIV edizione della Giornata di Studio Oltre la Globalizzazione: Transizioni/Transitions, organizzata dalla Società di Studi Geografici (SSG) presso l’Università degli Studi di Firenze (Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa) il 6 dicembre 2024. Durante la Giornata di Studio ho presentato una relazione nell’ambito della sessione parallela n° 26, «Transizione egemonica e ridefinizione delle geografie dei poteri: per una cartografia critica del presente», dal titolo Il cosmopolitismo decoloniale e la transizione dall’universalismo al pluriversalismo. Il testo della mia relazione verrà pubblicato prossimamente nelle Memorie Geografiche della Società di Studi Geografici, Vol. XXVII.
La Giornata è stata una stimolante occasione di incontro, apprendimento, dibattito e scambio, con altri geografi e altre geografe, che mi ha consentito di intessere nuove relazioni con il mondo della geografia italiana e con altri ricercatori e ricercatrici, scoprire letterature nuove e approfondire alcuni aspetti della mia ricerca che potrebbero essere utili per lo svolgimento del mio percorso di dottorato, a partire proprio dai contenuti della mia relazione.
10 aprile 2025: verbale del primo incontro con tutor e supervisori
Il giorno 10 aprile 2025, dopo una breve – ma molto gradita – introduzione del professor Tabusi, ho presentato le attività svolte finora (partecipazione a convegni, seminari e comunicazioni didattiche), le prossime pubblicazioni e i risultati preliminari della mia ricerca di dottorato. Durante il colloquio, sono emersi diversi, molto utili, spunti di riflessione per il prosieguo della ricerca. Un aspetto da evidenziare nei prossimi mesi – a cui tengo particolarmente – concerne le ricadute che i risultati della ricerca potrebbero avere per la Società Geografica Italiana (SGI). Sarà necessario riuscire a trovare delle vie alternative per ripensare il patrimonio archivistico, cartografico, iconografico e documentale in possesso della SGI, per raccontarsi in modo diverso nella prospettiva della pace.
Il professor Sistu, il primo a prendere la parola, ha suggerito – cosa che verrà sicuramente fatta una volta trasferitomi a Roma – di prendere visione non solo del «Bollettino della Società Geografica Italiana», già tutto digitalizzato e disponibile in open access nell’archivio online della SGI, ma anche delle comunicazioni sociali e dei verbali interni alla SGI. Da una loro analisi, infatti, si potrebbero trovare interessanti spunti per capire, in sintesi ma nel profondo, gli orientamenti politici e culturali prevalenti nella SGI nei diversi periodi storici. Gli articoli presenti nel BSGI, infatti, rispecchiano quegli orientamenti. Un aspetto interessante sottolineato dal professor Sistu riguarda l’individuazione di alcuni passaggi storici – già ipoteticamente individuati (origini, periodo fascista, Guerra fredda e oggi) – che possano evidenziare le trasformazioni delle attitudini e degli orientamenti all’interno della SGI. Questo consentirà di mettere in luce le trasformazioni e le discontinuità che hanno reso possibile oggi, nella SGI, la costruzione di un sapere geografico consapevole del proprio passato. Potrebbe essere interessante anche, suggerisce sempre il professor Sistu, comprendere meglio quanto e in che modo la SGI agisse con gli attori che, all’epoca, costruivano materialmente il territorio.
Il professor Ricotta ha messo l’accento sull’idea, già presente come obiettivo del progetto, di sviluppare un’archeologia del sapere geografico applicata alla SGI. È chiaro che c’è un momento in cui la SGI accompagna la storia nazionale e contribuisce a costruirla geograficamente. Tuttavia, la storia si evolve e, con essa, anche la SGI. Si sono evidenziate, inoltre, alcune possibilità di ricerca che riguardano il presente. In particolare, potrebbe essere interessante capire quali forme di colonialità siano presenti oggi nella SGI che potrebbero essere interrogate, anche di fronte alle buone intenzioni. Avevo pensato, per fare un esempio, ai busti presenti nella Sala del Consiglio dei primi due presidenti della SGI, Cristoforo Negri e Cesare Correnti che, chi più chi meno, erano orientati a una politica coloniale. La stessa idea di progresso, come scopo della SGI di oggi, potrebbe essere interrogata criticamente. Su questo aspetto, però, io credo ci si possa riferire al progresso del sapere da una prospettiva critica.
Nel complesso, l’incontro è stato molto positivo e molto proficuo. Sicuramente c’è ancora molto lavoro da fare e, da questa prospettiva, l’esperienza a Roma di frequenza quotidiana della SGI aiuterà molto. Con estremo piacere annoto che il tutor e i supervisori hanno mostrato apprezzamenti per il lavoro svolto finora. Auspico, infine, la riproposizione di questi incontri, anche in formato individuale e più informale, perché molto utili per lo scambio di idee, considerazioni e suggerimenti.
5-7 maggio 2025: Conferenza internazionale Decolonising Cultural Heritage: State of the Art, Methodologies, and Practices, Università per Stranieri di Siena
Nell’ambito del mio progetto di dottorato teso ad analizzare criticamente l’evoluzione del discorso geografico che è emerso, nel corso della storia, dalle comunicazioni e dalle attività della Società Geografica Italiana (SGI), considerando altresì i suoi rapporti con le altri istituzioni coloniali del passato e quelle museali e patrimoniali nel presente, ho partecipato in qualità di uditore alla Conferenza internazionale dal titolo Decolonising Cultural Heritage: State of the Art, Methodologies, and Practices, tenutasi all’Università per Stranieri di Siena dal 5 al 7 maggio 2025.
La Conferenza è stata una stimolante occasione di incontro, apprendimento e scambio, con relatori e relatrici nazionali e internazionali, sui temi della decolonizzazione dei patrimoni archivistici, documentali e museali. Le connessioni con il mio progetto di ricerca sono molteplici, dalla cartografia alla fotografia coloniale, dalle narrazioni alla storia dei saperi scientifici (antropologia, etnologia, architettura, geografia), fino alle sopravvivenze del colonialismo negli spazi pubblici di oggi. Interessante è stata, a tal proposito, una relazione sul monumento ai caduti di Dogali presente a Roma.
Nel complesso, la Conferenza, a carattere interdisciplinare, è stata utile per il mio progetto perché mi ha consentito di intessere relazioni con altri ricercatori e ricercatrici, scoprire letterature nuove e approfondire alcuni aspetti della mia ricerca che potrebbero essere utili per lo svolgimento e la stesura della mia tesi finale di dottorato.
26 giugno 2025: intervista presso Radio Vaticana
Nell’ambito delle attività organizzate da RuniPace per promuovere il Dottorato di Interesse Nazionale in Peace Studies, giovedì 26 giugno 2025 ho partecipato al ciclo di interviste tenute presso Radio Vaticana per discutere, insieme al professor Massimiliano Tabusi, degli ambiti di studio del curriculum 6 del Dottorato in Peace Studies e del mio progetto di ricerca. Per vedere la mia intervista, clicca QUI.
30 agosto - 2 settembre 2025: Scuola AGeI di Alta Formazione in Geografia
Nell’ambito delle attività di approfondimento dei metodi, degli strumenti e delle epistemologie della disciplina e della ricerca geografica contemporanea ho partecipato alla Scuola di Alta Formazione in Geografia dell’Associazione dei Geografi Italiani (AGeI), tenutasi nei giorni immediatamente precedenti il XXXIV Congresso Geografico Italiano presso l’Oasi di Cavoretto di Torino dal 30 agosto al 2 settembre 2025. La Scuola è stata una stimolante occasione di incontro, apprendimento e scambio con altri dottorandi e dottorande, docenti italiani e internazionali, sul tema delle intersezioni della disciplina e della ricerca geografica con gli altri campi del sapere sociale e umanistico. Partecipare alla Scuola mi ha permesso di svolgere un ciclo intensivo di lezioni frontali e laboratoriali di geografia che hanno affinato le mie conoscenze. Durante uno degli ultimi seminari sul film geografico e il video partecipativo, inoltre, ho avuto l'opportunità di presentare brevemente ai/alle partecipanti il progetto GeoVisum. Le connessioni degli argomenti trattati nel corso della Scuola con il mio progetto di ricerca sono profonde, essendo quest’ultimo sviluppato nell’ambito della geografia ed essendo il sottoscritto un geografo in formazione. Nel complesso, la Scuola è stata molto utile perché mi ha consentito di intessere relazioni, scoprire letterature nuove, conoscere e approfondire alcuni aspetti della ricerca geografica che potrebbero essere utili nel proseguo del mio percorso di dottorato e oltre.
3-5 settembre 2025: XXXIV Congresso Geografico Italiano di Torino
Nell’ambito delle mie attività di ricerca, formazione e conoscenza del mondo geografico italiano ho partecipato, in qualità di relatore, al XXXIV Congresso Geografico Italiano di Torino, tenutosi dal 3 al 5 settembre 2025 presso l'Università di Torino (Campus Luigi Einaudi) e il Politecnico di Torino (Castello del Valentino). Durante i lavori del Congresso ho presentato una relazione, insieme a Massimiliano Tabusi e Veronica Cucci, nell’ambito della sessione parallela n° 10, «Sperimentare l’urbano: le experimental geographies come pratica di ricerca in geografia sociale», dal titolo L’esperimento di GeoVisum tra altri sguardi sul territorio urbano (e non solo) e nuovi percorsi di diffusione della ricerca accademica. Il testo della relazione verrà pubblicato prossimamente negli Atti del Congresso. Infine, nell'Assemblea Generale dei soci AGeI ho svolto il ruolo di Segretario verbalizzante.
Il Congresso è stato una stimolante occasione di incontro, apprendimento, dibattito e scambio, con altri geografi e altre geografe, che mi ha consentito di intessere nuove relazioni con il mondo della geografia italiana e con altri ricercatori e ricercatrici, scoprire letterature nuove e approfondire alcuni aspetti della geografia italiana che potrebbero essere utili nel mio percorso di dottorato.
8-11 settembre 2025: 10° Congresso EUGEO di Vienna
Nell’ambito delle mie attività di ricerca, formazione e conoscenza del mondo geografico internazionale ho partecipato, in qualità di relatore, al 10° Congresso EUGEO (Associazione delle Società Geografiche d'Europa) di Vienna (Austria), tenutosi dall'8 all'11 settembre 2025 presso la meravigliosa Austrian Academy of Sciences. Durante i lavori del Congresso ho presentato una relazione nell’ambito della sessione parallela n° 145, «Decolonise political ecology? New epistemologies facing socio-ecological crisis», dal titolo Re-Imagining Cosmopolitanism in the Capitalocene: Decolonial Options for Future Prospects.
Le giornate del Congresso sono state una stimolante occasione di incontro, apprendimento, dibattito e scambio, con altri geografi e altre geografe, italiani e internazionali, che mi ha consentito di intessere nuove relazioni con il mondo della geografia europea e con altri ricercatori e ricercatrici, scoprire letterature nuove e approfondire alcuni aspetti della geografia europea che potrebbero essere utili nel mio percorso di dottorato.