ALLA BASE DEL BIM

Modelli gerarchici

Il BIM (Building Information Modeling) è un modello gerarchico di gestione delle informazioni durante tutte le fasi della progettazione alla demolizione dell'opera. È un sistema integrato tra informazioni grafiche e caratteristiche geometriche e dimensionali contenute in un uno file.

I software che utilizzano questo sistema è:

Sketchup: ulitizza la modalità componente (scale, muro, porte,ecc.)
Catia: noto per la progettazione aereonautica
Revit: software di Autodesk, utilizza la modalità componente

Avviene un salto verso un'astrazione del concetto del modello.

Il modello primitivo è un'entità e anche un database che contiene fields e records, quest'ultimi sono già preimpostati e non devo inserirli nel programma.

L'instance è una copia del primitivo, ha già all'interno la descrizione, localizzazione, scala e rotazione.

Il primitivo e l'instance creano la struttura informativa di un modello gerarchico che è la caratteristica del Bim. È un modello ad albero, organizzato gerarchicamente, si può modificare una volta il primitivo e di conseguenza si modifica anche l'instance, ha una struttura dinamica delle informazioni.

IL NUOVO CATALIZZATORE

L'informazione è la chiave del nuovo paradigma. Oggi ha la valenza di comunicare (non basta più la funzionalità), di produrre (scelta di materiali, componenti, assemblaggio) e di rispondere alla crisi estetica (estetica di rottura attraverso l'informazione).

Gli elementi catalizzanti di un catalizzatore oggigiorno sono:

Modello: sistema informatico e matematico di componenti
Reificazione: l'architettura incorpora su di sè le caratteristiche dello strumento che è stato usato per idearlo e realizzarlo. È un processo avvolgente tra strumento e oggetto, ad esempio il Bim serve per raccogliere le informazioni.
Hypertext: è la rivoluzione comunicativa dei nostri anni. Tutto nasce dall'interrogare lo strumento.

Questi tre elementi formano una grande fetta del catalizzatore perchè ha bisogno di un'ultimo elemento "l'interattività". Un catalizzatore deve essere interattivo. Esistono tre tipi di interattività:

Processuale

Si ha quando si lavora su un modello informatico. Attraverso il modello si possono fare cambiamenti immediati. Ad esempio per il Bim basta cambiare l'informazione ad un elemento e a cascata cambierà automaticamente anche agli altri. Lo stesso Grasshopper con Rhino.

Proiettiva

Le nuove tecnologie permettono di avere pelli dinamiche che cambiano colori e l'immagine stessa dell'edificio. Si possono installare componenti illuminotecniche, oppure spazi che interagiscono con l'uomo. Nella foto sottostante si può vedere un'installazione di Jason Bruges chiamata Shadow Wall / Royal Wave.

3. Fisica

Toyo Ito crea la Torre dei Venti, riqualificando una struttura esistente con una pelle luminosa e sensori che trasformano il rumore in musica.

SPAZIO COME INFORMAZIONE

Nel libro di Bruno Zevi "Saper vedere l'architettura", mette lo spazio al centro della progettazione. Le maniere di pensare allo spazio sono:

Spazio organo

Ci viene subito in mente il campo della medicina dove è presente il rapporto organo/corpo (forma/funzione). Il periodo funzionalista ha ben chiaro questa concezione spaziale. Wright progetta il Guggenheim di New York, un'architettura fortemente organica tra forma e funzione.

2. Spazio sistema

Nello spazio sistema coesistono molti sistemi che si intrecciano non più in modo gerarchico. Nel Guggenheim di Bilbao il sistema urbano, costruttivo, formale è un tutt'uno. Fu di grande aiuto l'informatica e il software Catia.

3. Spazio informazione

Con l'informazione abbiamo un salto di paradigma perchè possiamo incorporare le informazioni al suo interno. Nel Blur di Diller e Scofidio il sistema di nebulizzatori si azionano in base alle condizioni climatiche.

Lo spazio muta nel tempo, non è più oggettivo. Novak parla di "spazio invisibile", spazio con sensori che creano suoni e immagini diverse a seconda del movimento delle persone.