IL MONDO DEI VETTORI

Geometrie e layers, stratificazioni e sovrapposizioni

IL MONDO DEI VETTORI

Il mondo dei vettori e il mondo raster hanno in comune le coordinate.

Leonardo 2

Come trasmetto un disegno a distanza ai tempi di Leonardo più velocemente e usando meno risorse?

I. Dichiaro "il vettore"

Esempio: un vettore "linea" ha bisogno di un punto di partenza e uno di arrivo, un vettore "punto" ha bisogno di due coordinate.

II. Ogni vettore ha il suo formalismo

La curva non è un vettore, ma un poligono chiuso con molti lati, essa è generata da un'equazione.

Ogni entità va nominata, è nominabile!

La selezione non è più per "porzioni di schermo", come nel mondo raster, ma per entità nominata e nominabile. A queste entità gli si possono accoppiare trasformazioni "intelligenti" come scala, duplica, distorci.

Il salto di paradigma nasce qui. Non si descrive più per punti, bensì si usa la descrizione matematica.

Il sistema bitmap, raster ha portato la rappresentazione. La rappresentazione sullo schermo della mappatura. Il mondo vettoriale appartiene al mondo della descrizione. Una volta nominata l'entità si può generare altre modifiche.

"Un ulteriore salto è quando al livello della rappresentazione (raster), e poi a quello della descrizione (vettoriale), sostituisco quello della Generazione. " Scrivendo un'equazione (esempio: y=x+2) ho rappresentato un'essenza generativa, il "seme" della curva perchè mettendo un numero sempre diverso si ottengono curve diverse. Questo sistema è fortemente parametrico.


IL MONDO DEI LAYER

Anche i layer sono nominabili, sono entità. Quello che differenza dai vettori è l'organizzazione delle stratificazioni. Questo salto di paradigma permette nuovi modi di pensare e di fare architettura.

La città di Roma è costruita su layer perchè in passato si costruiva su edifici esistenti per recuperare e risparmiare materiale. Un'esempio è Largo di Torre Argentina dove si trovano diversi templi ad una quota inferiore rispetto alla strada.

Livelli di layer:

  1. Interpretativo critico, il nostro sguardo del mondo.

  2. Rappresentativo, lo strumento cambia il nostro modo di fare, di descrivere e raccontare.

  3. Generativo, creazione personale dei layer.

PETER VECTOR

Le ricerche di Peter Eisenman nella superficie

Peter Eisenman è un architetto statunitense. Inizia il suo percorso da professionista come membro dei New York Five formato da cinque architetti (Peter Eisenman, Charles Gwathmey, John Hejduk, Richard Meier, e Michael Graves). Studia il lavoro di Terragni in particolare la Casa del Fascio e Casa Giuliani-Frigerio per costruire una serie di case.

La sua prima operazione è l'implosione dei volumi, cioè estrazione e esplosione allo stesso tempo. Questo si può trovare nella "House II", realizzata nel 1970, si ha un'esplosione delle pareti, dei piani, dei volumi che non arriva all’esterno ma è rivolta verso l'interno, "come se l’unione delle due operazioni opposte di estrazione ed esplosione provocasse una violenta reazione chimica trattenuta dentro una provetta".

Con il concorso di Cannareggio del 1978, anticipa il concetto di layer e stratificazioni. Fonte di ispirazione sono state le carte e mappe antiche che gli ha permesso di ricostruire i tracciati passati. Nasce cosi il nuovo concetto di palinsesto. Con questo termine si riferisce alla pergamena, l'oggetto su cui venivano trascritti i documenti. Essendo un'oggetto prezioso e raro, una volta che i documenti trascritti non servivamo più, questa veniva grattata e riutilizzata. Attraverso questa operazione si lasciava una traccia della vecchia scrittura.

Con questa tecnica progettò le Case popolari IBA di Berlino.

Nel progetto Wexner Center per l’università dell’Ohio del 1989 sceglie di progettare l'aggiunta dell'università tra gli edifici esistenti al posto di sceglierne uno dei lotti liberi all’interno del campus. La parte progettata da Eisenman in due corridoi tridimensionali contenuti in elementi reticolari metallici che si intersecano e collegano la hall e l’auditorium esistenti con le nuove funzioni. La tecnica utilizzata viene demonimata between, la quale consiste nell’inserire il progetto tra fatti preesistenti.

La tecnica dello swinging entra in gioco con il progetto dell' Università di architettura di Cincinnati. Il nuovo progetto deve considerare un'edificio esistente, che ha un andamento a zig-zag. Eisenman aggiunge una struttura ad andamento ondulato che contiene le nuove attrezzature. "Entrambe le geometrie di base vengono duplicate e ruotate con la tecnica del cagnolino di Balla. Nasce un moto ondulatorio doppio: uno più geometrico (quello del vecchio edificio) l’altro più fluente determinato dalla curva in cui si organizzano le nuove funzioni. "

Con il progetto a Rebstock park il concetto di griglia e tessiture generate dalla morfologia del terreno e dal tessuto urbano. Usa tre tracciati: il primo a maglia larga derivato dal sistema del grande geografo Mercatore, un secondo a trama fitta di un’area limitrofa, un terzo mistilineo che segue i confini ondulati dell’area di progetto localizzata tra gli anelli viari del cosiddetto “terzo anello verde” di Francoforte. I tre sistemi entrano in tensione. I vertici del sistema mistilineo si congiungono a quelli ortogonali deformando, piegando le linee perpendicolari in una serie di spezzate.