LA TRIDIMENSIONALITÀ

Masse, collisioni, traiettorie. Estrusioni, Rotazioni, Operazioni booleane

COSTRUZIONE VETTORIALE DEL MONDO

Leonardo 3

Assioma 1 - Cosa faccio con un punto?

Le creazioni del mondo 3d avviene attraverso il vettore, cioè spostamento di una entità, punto, linea, superficie.

Se estrudo un punto ottengo una linea, se estrudo una linea ottengo un piano, se estrudo un piano ottengo un volume.

Il movimento di un piano a forma di cerchio può appartenere a due famiglie:

  1. Famiglia dei movimenti perpendicolari all'oggetto, partendo dal centro o dall'oggetto stesso. Si ottiene un'estrusione, ad esempio un tronco è un estrusione.

  2. Famiglia della rotazione o rivoluzione attorno ad un asse di rotazione esterno all'oggetto. Ad esempio un anello.

Assioma 2 - Il triangolo no

Il triangolo è il cerchio più piccolo che possiamo pensare

Il triangolo è la minima descrizione di un piano.

Ogni forma può essere suddivisa in triangoli ed arrivare ad una descrizione vettoriale. Nella realtà questo sistema è molto costruttivo perchè ogni superficie complessa, per essere realizzata, viene suddivisa in triangoli, più o meno grandi.

Assioma 3 - Staticità

Il triangolo è la minima forma statica, non si deforma.

Spazio tridimensionale

Nello spazio tridimensionale c'è un formalismo scultoreo. Si ragiona per masse solide. Le operazioni booleane sono una logica della matematica applicata alla geometria e servono per:

  1. Unione

  2. Scavo o Sottrazione

  3. Intersezione

Le curve Nurbs vengono generate attraverso punti di controllo.

TEMPO È:

Tempo prima dimensione dello spazio


Vedi il commento all'articolo "Tempo prima dimensione dello spazio" di Antonino Saggio nella raccolta "Coffee Break"

FRANK OWEN GEHRY

Masse, traiettorie, collisioni

Frank Owen Gehry, nasce a Toronto nel 1929, è un architetto canadese naturalizzato statunitense. Fonda la pratica progettuale sulla massa e i volumi.

Per capire meglio la sua architettura e le azioni su di essa bisogna introdurre le sua infanzia e il suo imprinting. Fin da giovane lavora in un ferramenta vicino casa, appartenente al nonno. Lì dentro vede nuovi materiali, modi di assemblare e strumenti che lo ispireranno.

La sua architettura si può descrivere in sei punti:

  1. Assemblare

Nel 1962 fonda il primo studio dove si concentra su volumi puri e minimalismo. Tra il '68 e il '72 inizia a deformare lo spazio e sperimenta nuovi materiali. Solo nel 1978 costruisce a S. Monica la casa per la sua famiglia. "Gehry avvolge la vecchia casa con un fabbricato a forma di "U". Un lato rimane intatto (è occupato sui due piani da camere da letto sui fronti opposti con bagno al centro) ma sugli altri tre scatta la novità. Nasce un sentire informale, disadorno, povero, planare."

2. Spaziare

Dispone i volumi in modo da creare spazio tra loro. C'è ancora un pò di assemblaggio nelle opere. Chiama le sue opere edificio-manifesto, lo spazio pubblico diventa motore di volumi parlanti e danzanti. Negli anni ottanta progetta il Padiglione ospiti, Residenza Winton a Minnesota. "Vi si condensa un uso "narrativo" della composizione per volumi, una ricerca tattile sui contrasti dei materiali, uno svolgersi dinamico della pianta e delle forme che affonda nel sentire a-prospettico del Romanico. Il programma è minimo: due camere da letto complete, una zona soggiorno, dei locali tecnici che possono anche funzionare da piccola cucina, da deposito o da garage. L'architettura invita a scoprire visuali sempre nuove e tentare di interpretare la natura geometrica dei singoli volumi (che all'interno dettano inedite spazialità). Nell'insieme una risposta difensiva, ma validissima, allo storicismo allora imperante."

3. Separare

Corpi separati e interconnessi per creare spazi pubblici. Un progetto di questo concetto è il centro commerciale, uffici e museo Edgemar a Santa Monica. La caratterizzazione è lo scavo del blocco edilizio per creare un passaggio che va a finire in un piazzetta interna del complesso.

4. Fondere

L'utilizzo delle operazioni booleane permettono una fusione delle forme fino a non essere riconoscibili. I volumi vengono fusi e sono realizzati in un unico materiale e di un solo colore. Divide gli spazi in serventi e serviti: con i primi esprime più libertà formale, con i secondi mantiene le forme più o meno regolari. Le sue architetture iniziano a comunicazione.

L'opera di maggior successo in questo periodo è il museo e fabbrica della Vitra in Germania. Inizia a utilizzare e seguire traiettorie nello spazio, a sagomare masse sinuose e dinamiche che deformano lo spazio attraverso linee forze e le collisioni ricordano la plastica futurista.

5. Slanciare

In questo periodo si rifà all'arte futurista, seguendo le sculture di Boccioni. Fattori plastici sono visibili sia dall'interno che dall'esterno. "Architettura e scultura si fondono una con l'altra per irradiare di sé l'atmosfera lanciando traiettorie che scuotono l'intorno". L'opera di maggior successo è Museo Guggenheim di Bilbao. "Gehry sceglie per il progetto un'"intersezione" cittadina: una zona industriale inutilizzata, allungata longitudinalmente lungo il fiume, scavalcata da una rampa e posta tra il centro e le nuove espansioni. L'idea principale del progetto è la concatenazione tra i corpi che s'intrecciano con virulenza meccanica uno sull'altro. Viene creata una piazza su cui gravita non solo la biglietteria al museo, ma anche un piccolo auditorium, ristoranti e negozi."

6. Liquefare

L'edificio quasi si smaterializza. Da questo ne deriva una nuova conformazione spaziale e volumetrica. Progetta attraverso due forti contraddizioni, l'armatura metallica e il rivestimento in titanio, agli albori della rivoluzione informatica capisce che la rete diventa proprio il centro della nuova ricerca. L'opera che caratterizza questo concetto è la DZ Banca a Berlino.