Tender
Si tratta di una specie di "vagone" attaccato alla locomotiva, nel quale veniva messa l'acqua e il carbone, necessari per muoverla. Esistono vari tipi e grandezze di tender.
Per i nostri modelli abbiamo due tipi di tender; 2 '2' T22 e 3 'T20. Il primo tipo è "standard", moderno e con i carrelli e portata d'acqua di 22000 litri, normalmente attaccato alle locomotive gr.685, 690, 735, 740, 480.
Il seconde e un tender di vecchio tipo, a tre assi, con 20000 litri, utilizzato per la gr.680, 471, 730.
Nostri tender sono abbastanza semplici da assemblare, perché composto di lamiere dritte e piatte senza problemi di piegature.
Cominceremo con il tender della gr.471. La base del tender o sciassi e composta di un unico pezzo di lamiera di 0,7 mm. Piegheremo le fiancate, daremo un paio di punti di saldatura per bloccarle. Di seguito salderemo i pezzi dei freni. Il cassone e un altra scatola che si deve fermare e saldare con tutti i pezzi interni. Raccomando di seguire le istruzioni e la sequenza dei montaggi.
Sul tender ultimato montiamo tutti i pezzi: i respingenti, il gancio, le scalette esterne, i raccordi dei tubi, e t.c. Per essere veritiero nel cassone possiamo inserire l'imitazione del carbone, attrezzi come la pala e il rastrello.
Il tender più grosso è quello a due carrelli, possiedono inoltre una maggiore capacità. Il procedimento di montaggio è pressappoco uguale a quello piccolo.
La struttura del carrello e composto di un pezzo. Piegando opportunamente le sponde e la trave centrale il carrello è finito. L'ultima operazione da effettuare è la saldatura.
Sui quattro angoli della struttura del carrello si devono montare le casse dei cuscinetti. Queste vengono piegate e fissate al carrello. Il carrello nella parte centrale da ambi le parti possiede le aperture per le molle (solo un'imitazione). Dopo il montaggio delle molle si montano nella stessa posizione ma internamente i ceppi dei freni. Le assi/ruote vengono messe all'interno della struttura del carrello.
Accoppiamento o aggancio del tender con locomotiva viene fatto con una barretta di ottone. Sulla stessa si trovano i fori per aggiustare la distanza necessaria tra locomotiva e tender. Questo distanza serve per girare il modello in curva e cosi la locomotiva non interferisce con il tender. Barretta e fissata al telaio della locomotiva, in quanto all' tender che viene solo agganciato.
Dettagli e finitura
In questa parte parlerò dei dettagli e delle parti della locomotiva generalmente non incluse nelle lastrine fotoincise. Una parte e già stata descritta nei precedenti capitoli (ruote, motori e ingranaggi).
Qui parleremo di fumaiolo, lampade, respingenti, duomo, fischietto, corrimani, e altri accessori prevalentemente fusi in ottone, e di altro materiale spicciolo come le viti e i dadi.
Il modello, una volta completato, deve essere smontabile per permetterci di fare la manutenzione o le riparazioni del caso. Occorrono dunque delle viti. Logicamente queste viti sono tutte di diametri inferiori di 1,5 mm, e reperirle non e tanto semplice.