La Cappelletta di San Rocco

Gli abitanti di Sottovalle sono sempre stati devoti a San Rocco, protettore di tutti gli ammalati, specialmente degli appestati.

Il Santo era un nobile francese nato nel 1295 e morto nel 1327. Donò tutti i suoi averi ai poveri e, venuto in Italia, si dedicò alla cura degli ammalati, contraendo lui stesso la peste. Gravemente ammalato, si ritirò in solitudine e fu scoperto da un cane il cui padrone, il nobile Gottardo, lo curò fino alla completa guarigione. Per questo il Santo viene sempre raffigurato con l’animale ai suoi piedi.

Guarito e tornato in Francia, dove infieriva la guerra, venne incriminato come spia e morì in prigione.

Durante una delle epidemie di peste che si sono susseguite nei secoli, gli abitanti hanno fatto una solenne promessa al grande Santo in cambio della salvezza di questo flagello: durante il mese di agosto, il giorno 16 in cui cade la sua ricorrenza, sarebbe stato recitato il Santo Rosario. La promessa non solo viene mantenuta, ma tuttora e da parecchi anni il Santo Rosario viene recitato tutti i giorni del mese di Agosto.

Gli anziani raccontano che, in un primo tempo, era stata eretta un’edicola dedicata al Santo nel piccolo pianoro chiamato tutt’oggi “San Rocco”, situato sopra il paese lungo la strada per Montanino.

Successivamente l’edicola è stata sostituita con una piccola cappella, eretta proprio al centro di Sottovalle, presumibilmente nell’anno 1838.

Quest’ultima, pur non ospitando “Il Santo”, è sempre aperta e rappresenta il luogo di sosta per una breve preghiera giornaliera.

A Natale diventa meta d’incontro per il presepe che in essa viene allestito.