Dopo aver visto bellissimi filmati su YouTube di convogli illuminati - grande invidia - e dopo aver scoperto un artigiano milanese - MagoTren - che fa strisce led già pronte e complete a prezzi umani, anche per il digitale, decido di fare il passo. MagoTren lo si trova a tutte le maggiori borse scambio di modellismo ferroviario (ad esempio Novegro) oppure si può contattare telefonicamente.
Queste strisce per il "digitale" non hanno decoder ma hanno un circuiteria aggiustata per una tensione ai binari di 16-20 Volt alternata, che viene poi raddrizzata con ponte a diodi, e livellata con condensatore per evitare sfarfallii.
Preventivamente ho dipinto tutti i led con una mano leggera di giallo scarico per togliere la componente troppo azzurra e "moderna" della luce dei led (che invece è perfetta per le carrozze moderne con luci a neon o led, ovviamente!).
Su ebay si trovano pacchetti di decine di figurini seduti a prezzi bassi; ovviamente non i Preiser, ma robetta cinese da rifinire anche un po' e tutti molto simili; non ho le finanze per riempire di bellissimi figurini 4 carrozze e quindi mi sono accontentato. Meglio i figurini un po' semplici che le carrozze illuminate ma completamente vuote, per me veramente tristi...
Primo problema: che carrozze utilizzare per un principiante? Nella mia collezione (si fa per dire) scopro di avere alcune carrozze UIC-X delle FS con logo a televisore già predisposte alla captazione di corrente: guardando i carrelli si intravede un sistema a lamelle molto ben fatto che porta corrente dentro la carrozza. Tralasciando alcuni errori nella cassa e nel sottocassa - la Roco ha solo adattato alle FS le carrozze UIC-X DB, che hanno alcuni particolari diversi da quelle italiane - è veramente un bel modello e sul plastico gira perfetto. OK le apro.
Comincio a cercare su internet... ci sarà un sacco di materiale, tutorial, fotografie... sono in giro da un bel po'... e invece... trovo poco o niente; almeno scopro come aprirle, del resto è scritto anche sul manualetto della carrozza.
Innanzitutto si levano i mantici e i predellini di ciascuna testata facendo leva con un cacciavite piatto sottile o anche solo con le unghie, delicatamente da un lato e dall'altro del mantice; l'incastro è perfetto e viene via facilmente. Attenzione al predellino che è ad incastro anche lui e se scappa via è facile perderlo!
Dopodichè, guardando la carrozza dal lato dei cassoni batterie (figura a destra sopra) sulla testata di SINISTRA è presente un dentino di ritenuta del tetto (figura a sinistra sopra). Col solito cacciavitino piatto sottile e molta delicatezza per non graffiare la plastica, bisogna fare leva sollevando leggermente il ricasco del tetto dal lato della testata; quanto basta per infilare la solita scheda telefonica che faccia un poco di spessore e liberi parzialmente l'incastro del tetto.
A questo punto con un po' di forza bisogna far traslare il tetto verso DESTRA (vedi frecce della figura in alto) e questo si libererà contemporanemente da tutti gli incastri laterali, potendo sollevarsi e venire via facilmente.
Le foto sopra rappresentano gli incastri della cassa con il tetto, giusto per far vedere come sono fatti e come poi rimontare il tutto. (più avanti spiego il perchè della cassa completamente smontata...)
Per grandissimo colpo di fortuna le prime due carrozze aperte avevano già due fili provenienti dal sottocassa pronti per essere saldati alla striscia led; ho cominciato quindi ad incollare con Vinavil i figurini seduti, senza smontare null'altro, cercando di riempire gli scompartimenti con un po' di criterio e valutando in quale scompartimento far entrare il condensatore di livellamento della striscia.
Non volendo smontare altro della carrozza non ho potuto mettere il condensatore dentro ad una delle ritirate perchè il telaio della cassa non mi permetteva di infilarlo. Ho quindi optato per inserirlo in uno scompartimento simulando le tendine abbassate con due semplici foglietti di carta bianca incastrati lato finestrino e lato finestrini del corridoio.
Trovare un'immagine di una tendina lato finestrino di uno scompartimento di una X è stato lungo ma alla fine ho avuto la conferma che effettvamente potevo simularla con della semplice carta bianca.
Quindi è arrivata la questione su come fissare la striscia led.
3 soluzioni:
Led verso il basso posizionati in modo da non interferire con i longheroni superiori della cassa (foto in alto con frecce rosse). Questo dipenderà da come sono costruite le strisce led... le mie potevano essere sistemate in modo da avere tutti i led fuori dallo spazio dei longheroni. Alcuni pezzetti di nastro biadesivo spesso (quello un po' spugnoso) et voilà, striscia fissata. Particolarità di questa soluzione: alcuni scompartimenti vengono illuminati molto poco perchè non c'è un led per ogni scompartimento... ma il risultato è realistico, alcuni viaggiatori hanno semplicemente dimmato le luci! La prima carrozza è stata illuminata così.
Led verso il basso con fori sui longheroni superiori per alloggiare i led e permettere l'illuminazione di tutti gli scompartimenti. La seconda carrozza l'ho illuminata così... con l'intenzione di non vendere mai le mie carrozze non mi sono posto problemi a fare qualche foro col trapano. Capisco che è comunque un intervento un po' invasivo. Il risultato è molto buono con illuminazione omogenea. Condensatore di livellamento sistemato anche in questo caso in uno scompartimento oscurato con le tendine.
Soluzione consigliata da chi mi ha venduto le strisce: led VERSO IL TETTO (foto in alto) e tetto ricoperto internamente di carta bianca incollata. Nessun problema di interferenze meccaniche e illuminazione omogenea.
Proverò per curiosità la soluzione 3, ma sono quasi sicuro che l'illuminazione diffusa sarà comunque meno luminosa e quindi stona con le altre 2 carrozze; quindi sceglierò nuovamente la soluzione 2 con qualche led oscurato col nero per simulare una luce scompartimento dimmata.
Poi è arrivato il momento di aprire la terza carrozza, apparentemente identica alle altre. Purtroppo scopro che ROCO ha avuto una prima produzione di carrozze predisposte per un suo kit di illuminazione particolare. Spiego.
Mi trovo davanti non i fili pronti da saldare ma dei fori nell'arredamento interno - purtroppo visibilissimi! - e ritrovo nella confezione aggiuntivi i pernetti e le clip della foto a destra...
Ipotizzo che il sistema era fatto per utilizzare una striscia luminosa apposita prodotta da ROCO. E infatti infine l'ho trovata: art. 40306, decisamente datata :) I perni si infilano nei fori e, appoggiando il sottotetto aggiuntivo previsto dal vecchio kit, i perni avrebbero fatto un buon contatto sulle lamelle (foto sotto).
Non potevo però usare lo stesso sistema per le mie striscie e quindi...
E quindi ho preso coraggio e ho aperto completamente la carrozza scoprendo che fortunatamente non è troppo difficile.
Nella foto si vede la cassa rovesciata con evidenziate le asole dove fanno presa i piccoli ganci di plastica del telaio - si vedono nella foto precedente. Col cacciavite piatto basta forzare leggermente LA CASSA dall'interno verso l'esterno e piano piano si liberano tutti gli agganci; eventualmente ci si può aiutare con la scheda telefonica per tenere aperto il primo gancio o due, poi gli altri si aprono facilmente muovendo un po' la cassa.
Ora è ovviamente tutto più facile e in poco tempo si possono saldare i fili sulle lamelle prendicorrente; cosa fatta appunto dalla stessa Roco nelle produzioni successive, oltre ad aver eliminato quei bruttissimi coni di plastica dentro l'arredamento. Quindi, per determinare che tipo di predisposizione è presente basta illuminare dall'esterno l'arredamento, senza smontare nulla, e si vede subito se i coni sono presenti oppure no.
Le asole dove far salire i fili verso il tetto sono evidenziati nelle foto sotto.
A questo punto è anche molto più agevole incollare i figurini e sistemare il condensatore tampone nella ritirata.
Per fare un lavoro totale (ma non lo farò, sono pigro...) si possono anche fresare i "coni" di alloggiamento dei perni e magari coprirli pure con un po' di stucco o incollando un figurino sopra. Lato corridoio i fori si possono occultare incollando magari una valigia o anche un figurino in piedi.
Per poter lavorare meglio si possono sfilare i sedili agendo sugli incastri sotto.
FARE ATTENZIONE A DUE PARTICOLARI IMPORTANTI:
1) Mi sono ritrovato una delle carrozze - comprata usata e quindi probabilmente modificata - con gli assali a singolo isolamento. Tutte le altre carrozze erano dotate di assali a doppio isolamento per poter avere sulle rispettive lamelle di destra e sinistra appunto il contatto isolato della rotaia destra e sinistra.
Nel caso di assali con isolamento singolo invece il contatto di una singola rotaia viene riportato su entrambi i lati del carrello e non c'è cortocircuito nel binario perchè la ruota è comunque isolata; ma questo cambia il collegamento necessario con la striscia led.
Insomma per farla breve... posate il telaio sui binari e controllate col multimetro come il contatto della singola rotaia viene riportato sulle lamelle alle quali saldare i fili (come da fotografie precedenti).
2) Nel richiudere la carrozza fate attenzione al verso della cassa; gli incastri col telaio sono a senso unico ed è meglio verificarli prima di cominciare a chiudere. Questo permette di avere i vetri satinati dalla parte corretta delle ritirate di estremità.
Per concludere, illuminare le carrozze è un lavoro non troppo facile principalmente per 2 problemi: APRIRE la carrozza e montare le LAMELLE prendicorrente nei carrelli. ROCO almeno agevola tantissimo il lavoro avendo già previsto (quasi) tutto in sede di progetto in molte carrozze della sua produzione.
Altre carrozze ROCO, oltre alle X, sono predisposte per l'illuminazione o almeno sono costruite e montate nello stesso modo, quindi questo articolo può essere utile per altri progetti simili.