VALUTAZIONE ESPOSIZIONE A RISCHIO POLVERI DI LEGNO DURO

Casella di testo

I legni teneri devono essere in ogni caso valutati perché non è possibile escluderne in assoluto la perilosità.

I pannelli trucciolari, MDF e compensati rientrano nella valutazione.

 

*      Il termine “duro” non fa riferimento all’effettivo grado di durezza del legno, ma è la traduzione letterale del termine inglese “hardwood”, utilizzato per indicare il legno ricavato da alberi del tipo Angiosperme. In linea generale i “legni duri” sono rappresentati dalle latifoglie ed i “legni dolci” o teneri, dalle conifere (Gymnosperme). Emblematico è il caso del legno di pioppo che, pur essendo un legno tenero in termini di lavorabilità, è compreso tra i legni duri.

L’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha classificato la polvere di legno come agente cancerogeno di prima classe: infatti la polvere di legno duro, secondo gli studi messi a punto da questo istituto, risulterebbe la causa principale dell’adenocarcinoma nasale negli esseri umani, ma senza alcuna evidenza di effetti simili su soggetti animali da laboratorio. Il limite d’esposizione alle polveri di legno duro si presenta come una variabile perchè attualmente i Paesi dell’UE adottano limiti differenti; per quanto riguarda l’Italia è pari a 5,00 mg/m3  (D.Lgs. 81/2008 allegato XLIII ).

 

Il mio studio è in grado di fornire apposita valutazione attraverso campionatura delle polveri e alla redazione della relazione parte integrante del documento di valutazione dei rischi.

 

Strumentazione utilizzate per il prelievo:

 

 

 

Tab. 1 - Classificazione dei legni (Monografia n. 62 - IARC)