Riassunto Libro V
Zeus decide infine di inviare Ermes per ordinare a Calipso di lasciar partire l'eroe che finalmente, può lasciare l'isola di Ogigia a bordo di una zattera. Dopo diversi giorni di navigazione Poseidone scatena una tempesta. Ulisse si salva a stento e raggiunge naufrago l’isola dei Feaci, dove cade addormentato.
Testo
Mentre attento le Pleiadi mirava,
E il tardo a tramontar Boòte e l’Orsa
Che detta è pure il Carro, e là si gira,
Guardando sempre in Orïone, e sola
Nel liquido Oceàn sdegna lavarsi
L’Orsa, che Ulisse, navigando, a manca
Lasciar dovea, come la diva ingiunse.
Dieci pellegrinava e sette giorni
Su i campi d’Anfitrite. Il dì novello
Gli sorse incontro co’ suoi monti ombrosi
L’isola de’ Feaci, a cui la strada
Conducealo più corta, e che apparìa
Quasi uno scudo alle fosche onde sopra.
Commento
Tra le sue lunghe traversie Ulisse raggiunge l’isola Ogigia dove, per sette anni, è ospite della ninfa Calipso. Secondo alcune tradizioni quest’isola corrisponde all’attuale isola di Gozo, posta a nord di Malta. Calipso chiede a Ulisse di restare in cambio dell’immortalità, ma l’eroe ha nostalgia di casa e rifiuta. La ninfa accetta di aiutarlo a partire e insieme costruiscono una zattera. Il viaggio, inizialmente tranquillo, viene turbato da una tempesta mandata da Poseidone. Ad aiutare il protagonista interviene allora la ninfa marina Ino che fa sì che il re di Itaca giunga sulla spiaggia dell’isola di Schèria.
L’isola è abitata dai Feaci, un popolo che vive in condizioni di felicità e prosperità. Incerta è l'ubicazione che la tradizione letteraria greca assegna a questo popolo: secondo Tucidide l’isola dei Feaci sarebbe l’antica Circira, odierna Corfù.
Formulazione del problema
Ulisse deve raggiungere Corfù partendo da Gozo. Supponendo un percorso lineare (ciò appare poco credibile ma si tratta di una necessaria semplificazione) come mostrato in figura 7, qual è la velocità media tenuta dall’imbarcazione di Ulisse espressa in Km/h e nodi?
Ricordiamo che anticamente la velocità veniva misurata lanciando un solcometro (una fune alla cui estremità era legato un travetto di legno) dalla poppa. Lungo la fune (detta sagola) erano stati fatti dei nodi posti ad una distanza fissa di circa 50 piedi e 7,6 pollici (15,433 m). Il calcolo veniva effettuato da due marinai posti a poppa dell'imbarcazione. Uno lanciava in mare la sagola e contava quanti nodi attraversavano le sue dita, mentre un altro teneva il tempo usando una clessidra di 30 secondi. Dato che 15,433 m sono 1⁄120 di miglio marino (1852 m), mentre 30 secondi sono 1⁄120 di ora, il conteggio dei nodi passati tra le dita del marinaio, in trenta secondi, corrispondeva alla velocità della nave.
Figura 7. Il percorso di Ulisse
Soluzione del problema
Innanzitutto dobbiamo conoscere la distanza tra le due isole. Utilizzando Google Earth possiamo determinare la distanza lineare. Essa è di 636 Km ovvero 343 miglia nautiche (figura 8).
Figura 8. Distanza tra Gozo e Corfù
Poiché l’eroe impiega 17 giorni di navigazione possiamo dire che la distanza d coperta giornalmente è d = 636/17 = 37,41 Km.
Di conseguenza in un giorno la velocità media v sarà pari a v = 37,41/24 = 1,56 Km/h.
Come abbiamo detto in precedenza, nella navigazione si utilizza come misura della velocità il nodo. Sapendo che un nodo corrisponde a 1,852 Km/h si ottiene un risultato di 1,56/1,852 = 0,84 nodi, valore compatibile con la velocità di una piccola imbarcazione. Come raffronto si può prendere in considerazione la zattera di 15 m Kon-Tiki con cui, nel 1947, Thor Heyerdal traversò l’oceano Pacifico: la velocità media fu di 1,5 nodi.
In questo problema si è utilizzato Google Earth per avere la mappa del Mediterraneo e i calcoli delle distanze lineari tra le due isole. Anche in questo caso, a patto di avere a disposizione l’immagine, si possono utilizzare le funzioni di calcolo delle distanze di Geogebra (figura 9).
Figura 9. Calcolo delle distanze