seunanot7
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Mi sono abituato così bene a non leggere...
da Se una notte d'inverno un viaggiatore, di Italo Calvino (1979). Einaudi, Torino. Pag. 47.
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— Io? Io non leggo libri! — dice Irnerio.
— Cosa leggi, allora?
— Niente. Mi sono abituato così bene a non leggere che non leggo neanche quello che mi capita sotto gli occhi per caso. Non è facile: ci insegnano a leggere da bambini e per tutta la vita si resta schiavi di tutta la roba scritta che ci buttano sotto gli occhi. Forse ho fatto un certo sforzo anch'io, i primi tempi, per imparare a non leggere, ma adesso mi viene proprio naturale. Il segreto è di non rifiutarsi di guardare le parole scritte, anzi, bisogna guardarle intensamente fino a che non scompaiono.
Gli occhi d'Irnerio hanno una larga pupilla chiara e guizzante; sembrano occhi a cui nulla sfugge, come quelli d'un nativo della foresta dedito alla caccia e alla raccolta.
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