Guglielmo Trentin
Guglielmo Trentin è dirigente di ricerca all'Istituto Tecnologie Didattiche (ITD) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
Laureato in ingegneria elettronica a indirizzo informatico, nel 2014 consegue l'Abilitazione Scientifica Nazionale alle funzioni di professore di 1^ fascia nel settore 11/D2 - Didattica, Pedagogia Speciale e Ricerca Educativa.
Dal 2002 al 2011 è stato docente di Tecnologie di Rete, Flussi di Conoscenza e Sviluppo delle Risorse Umane in lauree specialistiche e magistrali dell'Università degli Studi di Torino.
Dal 2016 è membro del collegio docenti del corso di dottorato di ricerca in Digital Humanities dell’Università degli Studi di Genova dove insegna Network Enhanced Learning e Online Education Design.
Inizia la sua attività di ricerca a metà degli anni '80 studiando e sperimentando l'uso delle tecnologie informatiche e della comunicazione a supporto dei processi di apprendimento (formali, non formali e informali), progettando e sviluppando prototipi di sistemi per l'apprendimento in rete, sperimentando il collaborative learning nei diversi contesti della formazione (scuola, università, impresa), mettendo a punto modelli interattivi di open and distance education e relativi approcci metodologici all'online-education design (si veda, ad esempio, la metodologia Polaris basata sul concetto di backward planning o progettazione a ritroso).
Nel ‘94 consegue l'Online Education Certificate presso la British Open University discutendo il tema “Teaching and Learning Online”.
In questo contesto, una particolare area di interesse riguarda l'uso delle tecnologie di rete a supporto dei processi di inclusione socio-educativa, contesto nel quale ha approfondito la tematica degli spazi ibridi di apprendimento, ossia spazi dinamici dove la dimensione spazio-temporale del momento si (con)fonde con i contesti remoti prodotti e vissuti per mezzo dei dispositivi mobili costantemente collegati in rete.
Questi studi, di fatto, sono stati il punto di partenza per una sua più generale e attenta riflessione sulle condizioni abilitanti la cosiddetta always-on education, al fine di individuarne e modellarne i principali elementi di sostenibilità anche in un'ottica di seamless learning.
Più recentemente, incuriosito dalle applicazioni conversazionali (es. chatbot) multimodali/multisuperfice, ha avviato due filoni di ricerca finalizzati a esplorarne le potenzialità (a) nelle attività di insegnamento-apprendimento della lingua seconda e (b) nel tutoraggio online degli I-Mooc (o Mooc di tipo interattivo).
Nella sua carriera ha assunto incarichi di responsabilità scientifica nell'ambito di progetti e commissioni ministeriali, universitarie e del CNR.
Nel ‘98 è nominato dal Ministro della Pubblica Istruzione (D.M. 18.12.98), membro del gruppo di esperti incaricati per lo Studio delle tematiche specifiche della formazione a distanza dei docenti di ogni ordine e grado.
È autore di libri e pubblicazioni internazionali sull'uso educativo delle ICT (in particolare delle tecnologie mobili e di rete); inoltre è contributing editor della rivista Educational Technology (USA) e membro degli editorial board dell'International Journal of Technology, Pedagogy and Education (UK), dell'International Journal on Advances in Software (rivista ufficiale dell'International Accademy, Research and Industry Association - IARIA) e dell'International Journal of Advances in Education Research (HK).
Ultimi progetti diretti:
[2009-12] Progetto FIRB-MIUR (fondo di investimento per la ricerca di base) denominato WISE (Wiring Inclusive Special Education) sull'uso inclusivo delle tecnologie di rete nell'istruzione e nella formazione professionale degli homebound (lungodegenti per grave patologia invalidante, soggetti con disabilità motoria congenita o acquisita per malattia o traumi, ecc.).
[2013-16] Progetto TRIS (Tecnologie di Rete e Inclusione Socio-educativa), sviluppo operativo dell'accordo quadro fra MIUR, CNR e Fondazione TIM finalizzato allo studio di nuovi modelli di scolarizzazione per studenti impossibilitati alla normale frequenza scolastica.
[2018-21 (anno d'avvio)] Progetto CLIPSO (Classi Ibride per la Scuola in Ospedale), destinato ai giovani lungodegenti per i quali il periodo di ospedalizzazione introduce criticità sia alla partecipazione al normale percorso di studi, sia al successivo rientro in classe. Il progetto mira a contrastare questi effetti attraverso la realizzazione di classi ibride in cui la dimensione spaziale dell’aula e quella della cameretta d’ospedale vengono sublimate (prevalentemente in modalità asincrona) dalla dimensione digitale. CLIPSO è sostenuto dalla Compagnia di San Paolo.
[2018-20] Progetto TRIS.2, finalizzato (a) al completamento delle sperimentazioni avviate nel precedente trienno e (b) alla realizzazione di un'azione di trasferimento estensivo, a livello nazionale, del modello eco-sistemico TRIS attraverso un'azione di formazione online massiva destinata a docenti della scuola, nonché a tutti i possibili stakeholder. TRIS.2 è sostenuto da Fondazione TIM e vede la collaborazione dell'Associazione Nazionale Dirigenti Pubblici e Alte Professionalità della Scuola (già Associazione Nazionale Presidi).
[2018-21] Progetto CPIAbot sull’uso delle applicazioni conversazionali a supporto dell’apprendimento dell’italiano L2 dei migranti stranieri. Il progetto è sviluppato in collaborazione con i Centri Provinciali genovesi per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) del MIUR e il dottorato di ricerca in Digital Humanities dell’Università degli Studi di Genova.
[2019-21] Progetto Hey-Tutor!, per la messa a punto di tutor-bot a supporto della gestione di corsi online di tipo massivo, ossia di agenti automatici in grado di affiancare/assistere e, quando possibile, sostituire i tutor online in molte delle attività, sia routinarie di risposta ai corsisti, sia in quelle proattive e di engagement dei partecipanti. Anche Hey-Tutor! gode del sostegno economico di Fondazione TIM.
[2021-24] Progetto H-SL (Hybrid - Seamless Learning), finalizzato allo studio (a) dei processi di apprendimento senza soluzione di continuità, potenziati dai dispositivi mobili e dall'ibridazione degli spazi fisici e digitali; (b) di approcci didattico-pedagogici centrati sull'ibridazione dell'apprendimento formale, non-formale e informale; (c) di nuove modalità di valutazione modellate sulle caratteristiche dell'H-SL, dove la progettazione di episodi valutativi (di apprendimenti, abilità, competenze), disseminati/provocati lungo il percorso formativo, funga da guida nel processo di disegno e pianificazione dell’H-SL secondo l’approccio del backward planning (Assessment-driven H-SL design).
Ultimo aggiornamento: 13 Settembre 2022