Non sono passati 10 anni, ma due da quando ti ho vista andare via su quel carro attrezzi.
E tre, da quando ti ho potuta usare l'ultima volta, BENE.
Cosi quando ho avuto la possibilità di riprovarti, dopo cosi tanto tempo, non stavo più nella pelle.
I ricordi degli odori una volta consolidatisi sono difficilmente modificabili.
E' verissimo
Risalito sul sedile passeggero, è come se una forza grandissima mi avesse preso e sbattuto indietro di anni, senza che il tempo fosse minimamente passato:
quell'odore, unico dell'Azzurra, misto di profumo da posacenere, pelle sintetica e tessuto impolverato. Poco attraente descritto cosi, ma ormai che sa di casa.
Il tatto, subito dopo: con il sedile che ti avvolge le spalle, le cosce, mentre sprofondi leggermente nello schienale.
Tutto come prima poi, la vista, che cambia: il bel volante Nardi ora prende il posto di quell'enorme pezzo originale, cosi grosso che a momenti le mie gambe non passavano tra lui ed il sedile.
Mentre uno strumento per la temperatura dell'olio, un pò troppo moderno forse, le illumina.
Whomwhomwhomwhom.... Whoooooooooooooooom.
Quel tipico rumore di ventolone, riempe l'abitacolo, ma viene immediatamente sostituito da un metallico borbottio, che non era suo.
Un pò quello dell'Inglesina, forse, ma non uguale.
Le emozioni ed i ricordi, forti ed intensi per il tempo passato assieme, cambiano.
Non siamo più gli stessi, ne io, ne te, vero Azzurra?