ISOLE VENEXIA FEDERATE CONQUISTANO COSTANTINOPOLI

RENATO DE PAOLI

nel veronese e nel visentin ,

VENETO

scrivi a depaolirenato@gmail.com

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12 aprile 1204

Isole Venexia Federate conquistano Costantinopoli

Doge Enrico Dandolo

Viene nominato Ptriarca a Costantinopoli Tommaso Morosini

by bissoli sergio

Il Papa a Roma è Innocenzo III

LE ISOLE SPARSE SETE MARI MENAGO TARTARO MINCIO PADUS PADUM AESIS SONO CONTESE

DA DUE IMPERI DOPO MATILDE CANOSSA

E DAL PAPA.

GLI SCALA NON HANNO ANCORA RAGGIUNTO IL VERTICE PER TENTARE DI IMPORRE

UNA SIGNORIA.

Foto RE NATO A SPARE'

schiza su sto stramboto

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Il Doge Enrico Dandolo assunse il titolo di “Dominus quartae partis et dimidiae totius Imperii

Romaniae”, cioè Signore di un quarto e mezzo dell'Impero Romano d'Oriente. I veneziani ebbero

tre ottavi della città di Costantinopoli ed occuparono il quartiere dove è oggi ubicata l'Agia Sofia,

ex Cattedrale di Santa Sofia.

1202

Rinnovella Luciana Castellazzi in " Aspetti Giuridici nella vita di chiese e monasteri "

il primo documento e costituito da un breve (appunto n.d.r.) del 23 maggio 1202, diretto a Lanfranco, Arciprete del Clero Intrinseco.

Il SECONDO documento, di GRANDE INTERESSE STORICO ,( conservato in originale nell'archivio dfi stato doi Verona , Fondo Clero intrinseco, diploma I, e pubblicato da A. Spagnolo in "Il clero intrinseco veronese nella elezione del Vescovo 1080 - 1338, pp 100-105 (Atti e memorie dell'accademia di Agricoltura Scienze e lettere di Verona", s. IV vol. IX (1909), pp. 97 - 105) CONTIENE IL VERBALE

dell'elezione da parte dei tre corpi del clero, dei compromissari, o

GRANDI ELETTORI,

che a loro volta si accordarono nella designazione di Bonincontro, arciprete della

cattedrale, come Vescovo di Verona.

I menbri della congregazione del clero estrinseco ( o come si esprime l'atto "diocesano") che intervengono all'elezione sono i seguenti: l'abate del monastero dei SS. Pietro e Vito di Calavena.............(ommissis) un prete e tre chierici della pieve di Minerva,.....il prelato e un chierico di S.Maria di Bionde,

"el prete de la Cesa a Sparè, l'arciprete de la pieve de

Corezo..........etc.

Entravano dunque di diritto nella congragazione del Clero estrinseco tutte le pievi e le chiese aventi Jus parochiale, pi- l'abazia di Calavena, pi- un frate ospitaliero che era forse rappresentante di tutti i frati ospitalieri

laici delle Isole spampinè endolaguna compresa Sparè.

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1204

Le Isole Federate Repvblica Venezia appoggiano la IV crociata e viene conquistata

Costantinopoli che viene posta sotto tutela veneziana. Venezia si assicura le zone utili al

controllo delle rotte marittimo-commerciali del Mediterraneo:Costantinopoli,Creta,il

Negroponte nell'Egeo, Modone e Corone, nello Io_nio.(OCEANO CRONO -

STRABONE-ADRI ATTICO )

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1208

Ezzelino da Romano celebra la Vittoria sui Guelfi.

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1218

Nel 1218 gli Statuti imposti alle Isole del Menago come Bovolon perseguivano l'obiettivo di espropriare gli Isolani dei beni comuni , così prevedevano la riduzione a coltura della palude comune: "palude tota debeat sicari et ad statum bonum perduci"

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1222

Nel 1222 a Tarmassia, la famiglia veronese dei Visconti procedette alla bonifica di una

palude ed alla costruzione di edifici rurali e di un mulino.Ma risultati di una certa

consistenza non potevano essere ottenuti senza una pi-ù completa espproprio degli

indigeni isolani per modificar il corso del fiume Menago; e quasi tutti gli interventi

contro le singole comunità . Le Comunità Isolane del Tartaro Menago si opponevano

fino all'ultimo. Così i risultati dei neoinfeudati non portarono a conseguire i loro

risultati finali concreti quelli di espropriare del tutto gli Isolani dei loro beni comuni

recevuti in reredità millenaria.

1223

La causa dell'esproprio del " Bosco sul Menago de tuti"

1225

Notizie più precise sull'estensione di questo bosco ci vengono fornite dall'atto della

illegittima divisione , a cui le comunità delle Isole Sparse sul Menago si oppongono con

capofila Sparè, del bosco"Gazo". Nel palazzo del Comune di Verona, il 5 dicembre

1225, tre delegati del Consiglio Veronese, fatte le debite perticazioni, suddividettero

detto bosco tra le Comunità interessate:

- Comune di Cerea campi 3462

- Università e Villa di Isola Cenense campi 464

- Comune ed Università di Asparetto campi 58

- Comune ed Università di Salizzole campi 70

- Comune ed Università di Concamarise campi 87

- Comune ed Università di Casaleone campi 130

- Comune ed Università di Ravagnana campi 30

- Bartolomeo da Palzzo e suo figlio campi 25

- Adelasia e Azola figlie di Rufino campi 40

- Collegio di S.Giacomo di Tomba campi 10

- Chiesa di S.Biagio di Casaleone campi 9

- Monastero di S. Benedetto Ilarione campi 13

- (totale) campi 4713

Nel documento si dice che i campi assegnati da questo sedicente tribunale

a Cerea, 2189 erano boschivi e 150 a palude;

e che la parte proveniente dalla Famiglia da Palazzo era formata da 1273 campi a

bosco e 80 a palude.

Se ai 4713 campi descritti, pari a 1252 ettari, si aggiunge la parte di bosco di cui

si era appropriato la giurisdizione Nanonatoliana su Nogara,

(Il Monastero di Nonantola che si era intestato e amministrava i beni di

Nogara sul Tartaro vedi Cesa de San Silvestro) stralciato questa parte di bosco (perchè

il convento di Nonantola si oppone efficacemente, al convento di san Zeno)

( non fa entrare il bosco di Nogara nella spartizione ) , si ha un'idea della vastità del

bosco delle Isole,

e della ricchezza che godevano gli Isolani padroni assoluti dell'VNIVERSITA' e del

bosco

che si estendeva dai paleoalvei del Tion Tartaro ai Paleoalvei del Tregnon e del

Menago.()

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Si osserva che alla fine dell'istrumento è data conferma alle assegnazioni con la

condizione che le ville e le persone sopradette potessero goderne l' uso.(Sic)

1223

Scrive nei suoi Racconta Bruno Bresciani:

" L'undici marzo in Aspareto 1223 il Podestà .. della Città (Verona)

... affida a Niccolò da Bionde, Giudice Enrigeto de Carcere ed Enrico de Agro la cura

di determinati confini per definire l'estensione del bosco gazo. La questione vede un

viatore che deve sentire chi accampa pretese di qualsiasi sorta a presentare le loro

ragioni entro breve termimine alle preconiszzazioni, fatte tra gli altri in

"VILLA INSULE PAULI; 11 marzo in A Sparé to.

Controversia sul "Bosco Gazo" rimessa alla soluzione del Comune di Verona il quale,

dal 1223 si era sostituito ai Canonici (di San Zeno e all'aAbate?) nella tutela sopra i beni

di Cerea.

1228

Nel 1228 a Bologna (stato della Chiesa) s'aprì ai popolari la ascensione al governo (Prima il comune era dominato dalla classe Nobile) erano i primi moti provocati dal popolo grasso da quel ceto di cittadini, cioŠ, che con i traffici, colle industrie, colle arti liberali, era riuscito ad accumulare ricchezze e non si distingueva dalla aristocrazia se non per le origini. Furono riordinati gli estimi delle proprietà... agricole, i quali ebbero non soltanto lo scopo fiscale di procurare rendita al governo dello Stato della Chiesa, ma anche quello politico di accertare la proprietà. rurale e riconoscere giuridicamente, i possesori, molti dei quali erano di fatto usurpatori di terre appartenute alla nobiltà e di beni comunitari.

Importantissima fra tutti, per le ripercussione che ebbe nella storia dell'economia pubblica italica della civiltà... fu la LIBERAZIONE DEI SERVI DELLA GLEBA

1230

I padoani s'impossessano dopo la fuga di Ezzelino,

de Porto e Legnago.

1232

S'istaura la signoria con Ezzelino III da Romano,

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1259

cade Ezzelino, fatto prigioniero a Cassano d'Adda e a Soncino viene trascinato e muore.

Azzo d'Este frattanto o per impotenza o per bontà,lasciò libere le terre che Ezzelino gli aveva donato, quindi Legnago ad esempio di Verona si resse a governo popolare.

Avvento degli scaligeri .

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1257

Fatto importantissimo fra tutti, per le ripercussione che ebbe nella storia dell'economia pubblica italica e della civiltà... fu LA LIBERAZIONE DEI SERVI DELLA GLEBA

1260

Mastino Scala vuole instaurare la sua signoria e "si fa eleggere capitano del popolo".

I Polo intraprendono la via dell'oriente.deserto dei Gobi-Cina-Catai. Questo viaggio fu intrapreso alla ricerca di nuovi sbocchi commerciali, Le Isole Federate Repvblica Venezia cercano nuove vie commerciali per affrontare i cambiamenti.

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1261

Le Isole Federate Repvblica Venezia perdono a favore dell'aleanza Greco-Genovese, Costantinopoli e i possedimenti ottenuti nel 1204

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1269

Le Isole Federate Repvblica Venezia cominciano ad acvere in quest'epoca proprietà fondiarie in terra fermà, e una curia, detta del Procurator, aveva competenza di giudicare controversie sorte tra veneziani riguardo a beni immobili siti nella marca Trevigiana e nel Ferrarese. L'interesse del "comune Veneciarum" per la terraferma era dovuto all'esigenza non solo di tutelare la proprietà fondiaria, ma anche di evitare che qualche città di terra ferma,Padova con i Carraresi, o Verona con gli Scaligeri, crescesse fino a soffocare Venezia nelle sue lagune; essenziale era per Venezia il controllo dei traffici con il Levante e la garanzia che essi potessero irradirsi liberamente verso la isole Enee Helleniche e ancor più verso la Germania e l'Europa centrale.

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1276

Nonostante in qualche Isola del Menago e del Tartaro il disboscamento procedesse a rilento, in Città si vuole facilitàre dal 1276 attraverso l'introduzione degli statuti, facilitazioni per chi volesse stabilirsi in ville, che in quel periodo erano poco popolate da foresti.

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1277

In un a congiura viene ucciso Mastino della scala.

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secolo XIV

La lotta per il controllo delle Isole e dei terreni vallivi prosciugati, si fa feroce perchè si affacciano nella Diocesi Isole Adria, i contendenti Ferraresi, i d'Este, i Mantoani i Gonzaga, dai Veronesi di città , ecosì s'inventa Cangrande I Scala, figli di Alberto I Scala imparentato con l'Imperatore e l'Isolana Principessa , rappresentante delle Isole Verde da Bionde.

Queste paleoalvei (valli) sono strategiche per ogni uno dei tre contendenti, infatti l'arte della guerra ci insegna a tagliare argini, per impaludare valli, e creare il più efficace antimurale contro l'invasore.

Le preoccupazioni contiunue spingono i conendenti a cingere di bastioni e castelli guardati a vista gli argini dei fiumi.

A Ponte Molin poco lontano da Bastion San Michele dove scende il Tartaro, ed il è il Confine tra le Isole Veronesi con Cangande e i Gonzaga mantoani. Siamo sulla linea che congiunge e separa con un ponte le Isole Veronesi soto le Isole Core_zo , Ronchetrin, Macari, Gazo, Roncanoa, Vilimpenta con quele mantoane.

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1301

Alberto della Scala subentra a Mastino suo fratello ucciso quattro anni prima,e gradualmente riesce a sovrapporre alle istituzioni comunali una signoria di fatto: di questa beneficiano il figlio Bartolomeo (dal quale Dante ebbe "rifugio e ostello"), poi Alboino.

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1304

Sul tipo di piante che formano il bosco "Gazo" è contenuta negli Statuti e ordinamenti del Comune di Cerea, riscritti nell'anno 1304, dove al paragrafo 31 è fatta proibizione a chicchessia di appropriarsi di legname"nemoris Ceretae in Gazo"; e chi abbia a contravvenire sia punito con XX soldi " unoquoque ligno quercu, frassino,ulmo,tillio et,cero".

Gli stessi statuti prescrivono:"Similmente che nessuna pesona osi o presuma di fare fossato appo l'argine del Menago dai molini di S.Zeno fino al ponte della tombola".

Gli abitanti di Cerea avvertirono la necessità di intraprendere opere di arginatura e canalizzazione. Gli statuti della comunità di Cerea, prevedevano:"che il podestà si impegni a porre in buono stato le rive del Menago,ad impedire che la terra sia asportata o che nessuno scavi fossati presso il fiume; e per gli altri canali vengano fissate operazioni ordinarie di manutenzione da compiersi nel mese di agosto.

Dalla lettura degli statuti appare probabile che la nuova inalveazione del corso del Menago, dal mulino di San Zeno fino oltre le terre alte della Tombola, così come appare nel disegno di Cristoforo Sorte del 1589 fosse stata già eseguita.

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1311

Guida il veronese Cangrande I della scala,dedicatario PARADISO, ED EDITORE, dellA DIVINA COMMENDIA di Dante Aighieri CHE è QUI OSPITE NELLE ISOLE SPARSE QUANDO FIRENZE LO FA CONTUMACE,BANDITO E LO CONDANNA A MORTE .

CANGRANDE I Conduce una politica DI AGGREGAZIONE DELLE iSOLE Vicenza,Feltre,Belluno,Padova e Treviso.

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1317

Gli scaligeri con Cangrande si spingono ad est arrivando fino a conquistare Montagnana.Due anni dopo si imposessano anche di Padova.

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1319

Verona ha 44 arti.

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1324

Cangrande

- Sviluppo del culto mariano

Arti:dei - Molitori = Mugnai

dei - Coliazi pellicciai = Calzature pellicceria

dei - Lapicidi = Incisori di pietra

dei - Orevesi = orefici

dei - Osti tabernarium = Tabernu dal latino osti

dei - Radaroli = (ratis - zattera) commercianti di legname dal trentino alla laguna Veneta e costruttori di barche.

Scali fluviali hospitia = Specie di alberghi con annessi magazzini per le mercanzie.

1329

NEL MASIMO DELLA APOTEOSI CANGRANDE I VIENE ASSASSINATO E A TREVISO. Muorto Cangrande I, non gli succedono i figli, che anzi uno di essi viene assassinato dallo zio , ma gli succede Mastino II il quale estende il dominio su Brescia,Parma, Lucca. Sotto il suo dominio Verona tocca il massimo di splendore o/e la decadenza.

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1331

Nel 1331 l'emergente Signoria dei Visconti di Milano fa lega con i Carraresi e altri avversari degli scaligeri.

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1335

Documento attestante:

Asparè. Parrocchia.- 15 Miglia dall'urbe distal - Dionigsius loro cita lo ....Aspareto Asparé. De Quo nibilis in documenti. "Ville" tamen apud Maffeio Veron. illust. contessa eb Gangiu ad verbis Asparedo.-

Aspretus - Viste Asparè ()

Documento: Dai diplomi Scaligeri

Asparetto era:

- esente dal dazio del sale (ristrettezza delle grazie che concedono)

- dipendenza diretta degli abitanti al Vicario imperiale senza che rimanga nessuna autorità in favore del Comune di verona fatta sola eccezzione per il sale, e per ciò che era voluto dalla consuetudine...()

Documento del febbraio 1355

" In Veona, S. Maria Antica I magnifici cangrande della Scala presenti..notaio,..gastaldo..,rogatore speciale ad hoc, general fattore notaio di S. Pietro Incarnario,... in parte di detti domini...mantenere e difendere ...giurisdizione domini e fratum e suorum... procura integrale...infrastrutture delle ville,e terre...imponeva il Comune di Verona...per podestà...vicario e giudice... Comune di Verona e Vicenza, casa dei Mercanti di Verona e terra... e affitti..Comune di Verona e Vicenza...devono difendere...opere e persone,comunità,Villa, terra...privilegi e concessione...di suo possesso nel Comune di Verona...concessa..suo dominio ...aliquota...derogare...sua podestà..terre et ville che sono della giurisdizione della Scala sono qui scritte:..Sparedum.

---Distinzione delle Ville rispetto alla giurisdizione.

...così Bionde, ...- Si erano liberate dall'autorità del Capitolo, Marega della Congregazione del Clero intrinseco, Isola della Scala dai Conti di Palazzo etc.

Ma Molte altre ville anzichè dipendere dal Comune erano direttamente amministrate dai Signori e per essi dai loro Fattori generali. Questa distinzione durò anche sotto i Veneti fino al Sec. XVIII. Ci fornisce notizie precise intorno ad esse l'ambasciata fatta scrivere il 25 febbraio 1335 da Giacomo Leone, Fattore generale in cui è espressa la ferma volontà di Can Grande II che le Ville di sua giurisdizione fossero immuni da dazi, oneri,scuffie,fazioni e imposte di qualunque, genere del Comune di Verona e della Casa dei Mercanti. Le Ville suddette erano: (ommissis)... (A) Sparedum.()

Non conosciamo la maniera nella quale tutte queste Ville pervennero agli Scaligeri, ma per molte però la possiamo indovinare.

Erano possessioni di S. Zeno. Gli Scaligeri sia con la violenza sia con l'introdurvi come abati dei loro bastardi, erano riusciti a farsi infeudare i possessi pi-ù importanti. Erano certo di S.Zeno: Ostiglia con S. Romano, Villimpenta, Borghetto di Valeggio, il Mantico.

1338

Le Isole Federate Repvblica Venezia hanno 115.000 abitanti e la città Rialtina è una delle maggiori metropoli Europee.

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1339

Le Isole Federate Repvblica Venezia in maniera incerta conquistano Treviso e il trevigiano.

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1348

La Peste fa si che Le Isole Federate Repvblica Venezia, si riduca a 60.000 abitanti.

Ci voglio 150 anni perchè la popolazione ritorni ai livelli del 1347

1338.

Intanto Le Isole Federate Repvblica Venezia sono ostacolate da padovani e Carraresi, trevigiani, scaligeri, fiorentini e Visconti e Genova resta la maggiore avversaria. Le Isole Federate Repvblica Venezia sviluppano una fitta rete di alleanze diplomatiche e militari.

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1351

muore Mastino II della scala.

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1355

Asparetto: Attestazione Scaligera sotto Bartolomeo e Antonio della Scala è Villa=Fattoria=curtis

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1377

Nel 1337 e Guidoriccio di Fogliano,capitano scaligero, viene battuto e catturato. Gli scala perdono le Isole endolagunari del Padoan che ritorna in mano ai Carraresi.

Jcopo Dal Verme,(1350 - 1409) , figlio del più famoso Luchino, capitano di Ventura come il padre, famoso per la vittoria riportata ad Alessandria mentre era al soldo dei Visconti, contro Giovanni d'Armagnac (1391) che combatteva per Firenze - ha in quest'epoca il possesso del castello di Asparè e quello di Sanguinetto, Antonio Bartolomeo della Scala, per compensare la strenua e fedele opera del Nobile Jacopo dal Verme, con pubblico strumeto fa a lui fatto donazione del Castello delle Terre di Sanguenè, e di molti altri luoghi del veronese, donazione confermata a Praga con diploma imperiale da Venceslao dieci anni dopo e precisamente il 2 del mese di agosto. Lucchino muore nel 1372 in palestina mentre fronteggia i Turchi. Questo fortilizio oltre al Castello di Sanguinetto gli sarà assegnato, oltre al novero della propria famiglia nella nobiltà Veneta, dalla Serenissima, per aver sedato la rivolta dei coloni veneti a Candia intorno all'anno 1364. Luchino era lombardo ed aveva già servito Mastino II della Scala, nella guerra di Lucca (1342), poi passò al servizio di dei Visconti per fronteggiare i fiorentini. Nel 1355 fu nominato Governatore del Genovese e,da Galeazzo II, Governatore di Alba e delle terre del suo dominio in Piemonte. Nel 1356 combatte contro la lega voluta dallo Stato della Chiesa comandate da Giovanni Acuto.

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1380

L'alleanza Genovese, Re d'Ungheria, Firenze,e i Carraresi giungono a stringere in una morsa Le Isole Federate Repvblica Venezia.

1381

Le Isole Federate Repvblica Venezia firmano a Torino un trattato apparentemente sfavorevole, ma che in realtà Genova indebolita da contrasti intestini, cessa di essere pericolosa avvesaria.Per Le Isole Federate Repvblica Venezia si apre la fase della ripresa e ricostruzione,particolarmente evidente nella terraferma.

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1386

Le Isole Federate Repvblica Venezia conquistano l'isola di Corfù, porta dell'Albania,

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1387

Verona e suoi territori vengono assorbiti dai Visconti in seguito alla decadenza degli scaligeri.

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1389

Le Isole Federate Repvblica Venezia conquistano definitivamente Treviso e il trevigiano.

Asparetto: Attestazione Viscontea /Famiglia dal Verme.

In tale anno Ugolino Dal Verme cede per tre anni "tota sua pars poassesssionis,dacii,vicarie et pisscherie,bannis et manifestis Asparedi cum omni alia iurisdicione quas ipse d. Ugulinus habet' a Iacopo q. Giovanni da Cerea.()()

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Ridimensionati gli Scaligeri, c'erano ancora i Carraresi da contrastare le Isole Federate Repvblica Venezia e ben più minacciosi i Visconti di Milano,anch'essi impegnati in una politica espansionistica a largo raggio.Nè mancherà di far sentire la sua presenza l'Impero Svevo che rivendica diritti nell' endolaguna in contrasto con l'Impero Bizantino sotto l'Influenza Veneta.

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Dopo l'epopea Scaligera del secolo XIV le Isole Spampinè del Menago vengono aggeregate nel

1404

ai domini delle isole Federate Repvbblica VeneXia.

Le Isole Federate Repvblica Venezia nel XV sec. iniziano la loro espansione anche verso la terra fermà, alleandosi e aggregando Brescia, Bergamo, Ravenna, il Veneto, Friuli, Istria e Dalmazia, oltre alcune frange di territorio in Romagna e Puglia. Gli investimenti per la terra cominciano ad infiacchire il nerbo marinaro , ovvero la nuova classe sociale dei proprietari terrieri (parvenue) insidiano sempre più la "Republica da Mar" che aveva fatte grandi le Isole Federaxe Venexe. Così nel

1453

gli Ottomani conquistarono Costantinopoli, causando, in seguito, la perdita di territori alle Isole Federate Republica Venexia.