il CARBONE FOSSILE deriva da trasformazioni lentissime, detta CARBONIZZAZIONE, di grandi quantità di masse vegetali, foreste sommerse dalle acque e sepolte milioni di anni fa.
Le foreste preistoriche, nel tempo, sono sprofondate e sono state sommerse dalle acque e dai fanghi trasportati dai fiumi. Il fango si è trasformato in roccia che comprimeva la massa vegetale. Nella lentissima carbonizzazione, i funghi e i batteri presenti nel legno, divorano l'idrogeno e l'ossigeno presenti nel legno i quale si trasforma interamente in carbonio con piccole quantità di altri elementi.
Questo processo è avvenuto più volte nell'arco di milioni e milioni di anni, dando vita a diversi strati di carbone, separati da strati di roccia sterile.
I vari strati, sono caratterizzati da diversi tipi di carbone. Dall'alto verso il basso troviamo:
MINIERE A CIELO APERTO
Questo metodo di estrazione si utilizza quando il giacimento di carbone è abbastanza superficiale e l'estrazione avviene per mezzo di escavatori.
MINIERE SOTTERRANEE
Quando i giacimenti di carbone si trovano a grandi profondità si usa la miniera in sotterraneo, formata da pozzi verticali, provvisti di montacarichi, da cui si diramano gallerie provviste di binari e di carrelli per il trasporto del materiale.
Il carbone è il combustible fossile più inquinante poiché, durante la combustione, emette sostante tossiche quali: anidride solforosa, ossidi di azoto e polveri sottili. Inoltre determina emissioni di una grande quantità di anidride carbonica.