Stasi e movimento
STASI/MOVIMENTO E DENTRO/FUORI NELLE POESIE DI PIERLUIGI CAPPELLO
Lo contrapposizione tra stasi e movimento è un tema ricorrente nelle poesie di Cappello. Egli, infatti, evidenzia come l'immaginazione sia mezzo di trasporto per abbandonare i limiti della vita quotidiana e viaggiare fuori dai luoghi chiusi. Cappello afferma inoltre nel suo libro: "Un uomo seduto che legge non sta fermo, anzi: quanto sta più fermo e concentrato sulla lettura, tanto più è alle prese con un viaggio nelle profondità cosmiche di sé stesso, come se la velocità si fosse cristallizzata in assenza di movimento.”
Morning Sun, Edward Hopper, 1952, olio su tela;
Uomo alla finestra, Gustav Caillebotte, 1875, olio su tela, 117x82cm;
Il tema stasi-movimento è un tema molto caro a Cappello, egli infatti insieme ad altri studenti, entrò a far parte della squadra di velocisti dell'Istituto aeronautico che frequentava. Questo avvenimento si dimostrò come una buona opportunità per nascondere la sua passione per la letteratura, e più in particolare, per la poesia, reputata come passione strana e inusuale tra i suoi coetanei. Ma a causa dell'incidente Cappello, perdendo la mobilità dal busto fino agli arti inferiori, entrò in uno stato di stasi perenne. Questo fece si che la mente di Pierluigi Cappello iniziasse a viaggiare con l'immaginazione ponendo rimedio alla sua invalidità.
Nelle poesie di Cappello è possibile individuare anche una netta distinzione fra il luoghi chiusi e i luoghi aperti. Il "dentro" quindi è trasfigurazione delle condizione esistenziale del poeta e, forse, anche condizione claustrofobica della società occidentale. Il "fuori", invece, viene descritto come un luogo in cui la mente è libera di spostarsi tra sogni e nuove esperienze, il luogo del verde, degli alberi, dei moti d'aria e delle nuvole nel cielo. L'osservazione passa da dentro a fuori e crea poesia.
Dietro i vetri
Compunto, quasi un monaco, d’amore
lascio le carte, vado verso dove
il sole fra le tende alle finestra
è smania, lumine scaleno d’ambra
sull’angolo del tavolo o una sosta;
scosto le tende, roveti dai vetri
e da me stesso e il mordere dell’ansia,
fuori il ciliegio è immerso nel sereno
ma dentro il sole, fertile nell’aria
trema ogni foglia che non è piú foglia
e la foglia che era adesso va via
e salpa la sua prora d’allegria.
Gerico
È raro sentire cantare in strada
molto più raro sentire fischiare
o fischiettare
se qualcuno lo fa
l'aria sembra fargli spazio
ti sembra che un refolo muova
la flora dei tuoi pensieri
ti metta dove prima non eri;
ma come passa chi fischia
la noia stende le vertebre al sole
e tu rientri dov'eri
dietro il douglas dei serramenti
dentro il livore
degli appartamenti
al tango delle dita sul tavolo ti chiedi
da quali trombe scosse
scrollate le mura
per quali brecce potremo vedere
- fresca -
come un sogno appena sbucciato
la terra che calpesteremo, allegri.
S.T.
Se essermi è un carcere
è in questo carcere che sono libero
se qui sono libero
non fuggirmi adesso che ti avvicini
ma liberami piuttosto,
perché io non ti vedo.
DAL MOVIMENTO DELLA MENTE... A QUELLO DEL CORPO
Video realizzato da Giulia Carrubba
Esibizione di Giulia Bruno
Voce di Mariano Pocorobba
STASI E MOVIMENTO NELL'ARTE: IL FUTURISMO
Il futurismo è un movimento artistico e culturale, sorto in Italia nei primi decenni del Novecento (1909-1944 circa). Pittura, scultura, letteratura, poesia, architettura, cinema, fotografia: questa avanguardia artistica si rivolge a tutte le arti, proponendo una visione nuova del mondo culturale, caratterizzata da uno stacco netto e violento con il passato. l futurismo ha anche una data di nascita: il 20 febbraio 1909, quando il poeta Filippo Tommaso Marinetti pubblica “Il manifesto Futurista” sul quotidiano francese “Le Figaro”.
Uno dei punti chiave del movimento futurista è l’esaltazione del moderno, con le sue automobili, le industrie e gli aeroplani, unito alla glorificazione del patriottismo, del militarismo e della guerra. Uno dei punti chiave del movimento futurista è l’esaltazione del moderno, con le sue automobili, le industrie e gli aeroplani, unito alla glorificazione del patriottismo, del militarismo e della guerra. I soggetti prediletti dagli artisti futuristi sono le automobili, le industrie, le folle agitate o gli aeroplani, simbolo di una società in rapida evoluzione. Gli artisti futuristi, per rendere l’idea del dinamismo e del movimento, tendono a deformare le immagini, come se fuggissero via nel momento in cui lo spettatore presta loro attenzione. È Umberto Boccioni il principale esponente futurista nelle arti figurative. Altri artisti di spicco del movimento sono: Giacomo Balla, Gino Severini, Fortunato Depero. I futuristi inoltre rifiutano di fare uso della prospettiva canonica, da un unico punto di vista, decidendo invece di adottare una prospettiva con molteplici punti di vista, per porre lo spettatore al centro della chiave interpretativa e accentuare il dinamismo delle forme.
Treno partorito dal sole, Fortunato Depero, 1924, olio su tela
Bambina che corre sul balcone, Giacomo Balla, 1912, olio su tela, 125x125cm
Dinamismo di un cane al guinzaglio, giacomo balla, 1912, olio su tela, 91x110cm