Acqua


INTRODUZIONE

Nel libro "Questa libertà" e nella sua produzione poetica Pierluigi Cappello ha voluto mostrare come le cose semplici possano essere piene di significati nascosti, come la pioggia e la neve, che possono sembrare elementi descrittivi, la scenografia del messaggio poetico, ma per Pierluigi assumono una rete di significati diversi e molto importanti.

LA PIOGGIA E LA NEVE NELLE POESIE DI PIERLUIGI


Nelle poesie di Cappello l'acqua, che si manifesta prevalentemente sotto forma di pioggia e di neve, assume accezioni positive e negative.


La pioggia, costituita da gocce, batte sulle foglie e ogni goccia ha un proprio timbro, a seconda di com’è disposta la foglia che colpisce. La pioggia, quindi, a volte è musica, ma altre volte diventa il pianto del cielo che si riversa sul mondo.

La pioggia porta anche gioia, soprattutto ai bambini, perché ogni goccia che cade sembra danzare quando si appoggia sui vetri, infatti “ogni goccia balla il tango”.

La neve, costituita da fiocchi, scende velocemente e si scioglie subito sulla strada. Il cielo, stanco per il peso, si appoggia sui tetti delle case e si trasforma in pioggia.

La neve rimanda a un'altra immagine importante per Pierluigi: i fogli sui cui scrive le sue poesie, i silenzi degli spazi bianchi delle stesse.

Nella poesia "La pioggia" i bambini, vedendo la pioggia cadere fuori dalle proprie case, immaginano che ogni goccia abbia un proprio suono e che diventi una melodia.

Nella poesia "La noia" Pierluigi affida alla pioggia il compito di far lavorare l'immaginazione dei bambini, costretti a stare chiusi in casa e a usare la fantasia per abbattere le pareti domestiche.

Nella poesia "Piove" la pioggia è descritta come una sensazione delicata che scorre lungo il corpo, dalla testa in giù, e fa sì che due innamorati si avvicinino l’uno all’altro dentro un’atmosfera d’amore che li rende “intangibili e sottili come un sentiero di matita”. La pioggia diventa un elemento fondamentale per l'unione di due anime in un corpo. L'atmosfera di simbiosi tra innamorati e natura è così intensa che capovolge il normale ordine nel mondo: "l'albero è capovolto, la radice è nell'aria". Ancora una volta si evince l'appartenenza del poeta al cielo attraverso le nuvole, attraverso l'azzurro, attraverso la pioggia e la neve.

POESIE

La pioggia

Questa pioggia è da ascoltare,

è il concerto delle gocce:

fatto in battere o in levare

suona note dolci o chiocce.

Fruscian gocce sopra il prato,

tamburellano le foglie

ridon tutte sul selciato

piange il vetro che le accoglie.

Sembra quasi dire il cielo

sono triste e allora piango,

ma in compenso, in parallelo,

ogni goccia balla il tango,

molte scendon le grondaie

tristi alcune, alcune gaie.

Ph: Vincenzo Scudero

La noia

Una volta ogni bambino

con la pioggia si annoiava

ed il tempo malandrino

rallentava e si fermava;

i secondi andavan lenti

come in groppa a un lumacone,

i minuti eran prudenti

quanto un vecchio col bastone,

come stanche tartarughe

camminavano le ore

e crescevano le rughe

sulla faccia del torpore.

Stare a casa mentre piove

non è a fare di bambini:

l’aspra noia non si smuove,

è un macigno con gli uncini.

Ma poi ecco all’improvviso

che quel giorno spento e stinto

dava vita ad ogni viso

e la gioia aveva vinto.

Una scatola di scarpe

diventava un bel fortino,

un gomitolo di sciarpe

un turbante levantino,

un cuscino come scudo

ed un mestolo per spada

e il bambino seminudo

era un capo di masnada.

Piove

Piove, e se piovesse per sempre

sarebbe questa tua carezza lunga

che si ferma sul petto, le tempie;

eccoci, luccicante sorella,

nel cerchio del tempo buono, nell’ora indovinata

stiamo noi, due sguardi versati in un corpo,

uno stare senza dimora

che ci fa intangibili, sottili come un sentiero di matita

da me a te né dopo né dove, amore, nello scorrere

quando mi dici guardami bene, guarda:

l’albero è capovolto, la radice è nell’aria.

DALLE POESIE ALLE SCIENZE NATURALI

Nella sua autobiografia in forma di romanzo Pierluigi scrive: "le parole sono pesanti e ognuna di esse ha una storia [...]. Le scienze fanno questo: aprono, indagano, verificano e constatano [...]. Certo, le parole bisogna conoscerle, le parole sono pesanti, bisogna studiarne l'origine, di questo ero convinto, ma mi pareva lo facessero anche i grandi scrittori, e che lo facessero bene, per giunta". La poesia e le scienze condividono la precisione nella scelta delle parole e la consapevolezza della bellezza.

Ph: Vincenzo Scudero

COS'È L'ACQUA DA UN PUNTO DI VISTA SCIENTIFICO?

L’acqua è il composto chimico più abbondante sulla terra, si trova in tutti gli ambienti ed è parte integrante di tutti gli organismi viventi.

Rappresenta circa il 70% del peso corporeo di un individuo.

È presente soprattutto in un tipo di tessuto connettivo, chiamato sangue, e nella componente liquida denominata plasma.

È formata da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno (H2O) ed è l’unica sostanza che si trova in natura nei tre stati di aggregazione: solido, liquido e gassoso.

La sua versatilità permette inoltre molte reazioni chimiche, che sono indispensabili per la vita sul nostro pianeta, e inoltre rappresenta il veicolo di trasporto di tutti i metaboliti all'interno del nostro corpo.

I suoi benefici sono:

  • aiutare a perdere peso, contribuendo al buon ritmo del metabolismo;

  • mantenere la salute dei reni;

  • fare bene al cervello, aiutando a pensare meglio;

  • migliorare la digestione e combattere la stitichezza;

  • rendere la pelle sana e luminosa, idratandola la pelle e favorendo la disintossicazione e purificazione del sangue;

  • regolare la temperatura corporea.

Ph: Vincenzo Scudero

LA PIOGGIA

La pioggia è la più comune precipitazione atmosferica e si forma quando gocce separate di acqua cadono al suolo dalle nuvole.

La pioggia ha un ruolo fondamentale nel ciclo dell'acqua, nel quale il liquido, che evapora dagli oceani sotto forma di vapore, si condensa nelle nuvole e cade di nuovo a terra, ritornando negli oceani attraverso il ruscellamento, i laghi, i fiumi e le falde sotterranee, per ripetere nuovamente il ciclo. In tal modo si rende disponibile alla biosfera, permettendo lo sviluppo della flora e della fauna e l'abitabilità agli esseri umani.

LA NEVE

La neve, in meteorologia, è un tipo di precipitazione atmosferica nella forma di acqua ghiacciata cristallina, formata da una moltitudine di minuscoli cristalli di ghiaccio, tutti aventi di base una simmetria esagonale, ma ognuno di tipo diverso e spesso aggregati tra loro in maniera casuale a formare fiocchi di neve.

Essa si forma per il passaggio diretto dallo stato di vapore allo stato solido (sublimazione) del vapore acqueo presente nell’atmosfera, quando la temperatura è inferiore a zero gradi centigradi. Si tratta, quindi, di piccoli cristalli di ghiaccio che, in mancanza di turbolenza nella nube restano sospesi, se, invece, nella nube si creano sali e scendi di correnti, segno di instabilità, i cristalli di ghiaccio si aggregano tra di loro, ingrossandosi. Quando il loro peso è tale da non essere più in grado di essere tenuti sospesi dalla forza della turbolenza, precipitano verso il basso sotto forma di neve.

Ph: Vincenzo Scudero

Ph: Vincenzo Scudero