Traffico illecito di beni culturali

Colangelo

DUE MINACCE PER I BENI CULTURALI

Il patrimonio culturale di ogni popolo rappresenta l'essenza stessa del popolo che l'ha prodotto, si capisce perché forme di pulizia etnica estrema non colpiscono solo le comunità umane ma anche i loro beni culturali

I BUDDHA AFGANI

Nel marzo 2001, i Talebani, musulmani iconoclasti, ordinarono la distruzione delle due statue, denunciando come idolatre quelle sculture. Le statue per il Buddismo rappresentavano in realtà esseri umani e non dei. Da questo punto di vista i talebani hanno distrutto raffigurazioni umane e non divine, riuscendo a colpire in modo offensivo la sensibilità dell'Occidente da essi tanto odiato.

PALMIRA

Nel 2015 e nel 2016 durante l'occupazione dell'antica città di Palmira in Siria , le truppe dell'Isis hanno distrutto importantissimi reperti come le colonne della valle dei Templi, il Tempio di Baalshamin, il Portico del Tempio del tempio di Bel e l'Arco di Trionfo, dichiarato patrimonio dell'Unesco .

I SACCHEGGIATORI

I furti vengono compiuti o commissionati anche per il profitto. I saccheggiatori, sotto la spinta del guadagno, strappano dai siti beni di ogni genere e li immettono sul mercato. In questo modo, sia vengono compromesse preziose informazioni scientifiche, sia i beni rimangono decontestualizzati.

Anche l'Italia è soggetta da tempo a questo fenomeno, famoso è il caso dei "tombaroli", termine che si riferisce ai predatori di antiche tombe etrusche. Oggi vengono chiamati così tutti coloro che si dedicano allo scavo e alla ricerca illegale di reperti.

Grazie alla collaborazione con altri Stati, l'Italia è riuscita a recuperare alcune opere.

UN CASO ITALIANO

Tra i beni archeologici scavati illecitamente in Italia vi è il celeberrimo Vaso di Eufronio. Si tratta di un vaso usato per mescolare acqua e vino risalente al V secolo a.C. e che fu esposto al pubblico per la prima volta nel 1972 al Metropolitan Museum di New York. Dietro la storia di questo vaso vi è una complicata ricostruzione di un trafficante di antiquari italiani. Il vaso era stato scavato clandestinamente nel 1971 a Cerveteri ed esportato dall’Italia alla Svizzera illegalmente e infine dalla Svizzera agli Stati Uniti.

A livello nazionale, il Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio artistico italiano (nato nel 1969 per tutelare il patrimonio artistico italiano e recuperare i beni eventualmente trafugati) dispone di una banca dati: si tratta di un polo di informazioni e analisi dei reati perpetrati in danno del patrimonio culturale italiano.




Sempre riguardante l'arma dei Carabinieri bisogna ricordare che c'è una sezione specializzata addetta alla tutela del Patrimonio culturale, TPC, ed è un eccellenza mondiale.

Il 2020 si è concluso con il ritrovo di un orologio storico ,che era nel Palazzo del Quirinale dal 1854,lo aveva voluto Pio IX ,lo hanno recuperato con un'indagine sotto copertura il 20 dicembre in Toscana e la Vigilia di Natale era sotto l'albero del Presidente della Repubblica Mattarella .