LA Vecchia

Luoghi confiscati alla mafia e destinati alla cultura



La mafia ha origini e tradizioni secolari e ha avuto un ruolo importante nella storia, prima, durante e dopo l'unità d'Italia.


La nascita della Mafia è tuttora ritenuta incerta: infatti le organizzazioni di tradizione secolare sono la 'ndrangheta, Cosa nostra, e la camorra






I beni confiscati alle mafie sono una delle forme di lotta alla criminalità organizzata più efficace e anche ricca di significato.

Fra il 2010 e il 2018 sono stati sequestrati o confiscati dalle forze dell’ordine ai potenti gruppi criminali oltre 65mila beni mobili, immobili, aziende e conti correnti.


Le ricchezze accumulate illecitamente dai mafiosi, ad esempio coi soldi del traffico di droga o delle estorsioni, possono essere espropriate per diventare proprietà dello Stato.


Lo prevedono alcune leggi statali. La prima, alla base di tutto, è la legge Rognoni-La Torre che ha introdotto il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso e la confisca “delle cose che ne sono il prezzo, il prodotto, il profitto o che ne costituiscono l’impiego”.




CALABRIA

  • Museo Archeologico e Polo Culturale di Cirò

Un edificio di 140 mq nel quale la criminalità organizzata aveva insediato un ristorante, confiscato il 22 marzo 2001, è divenuto dal 5 dicembre 2008 la sede di un polo museale e culturale nella cittadina di Cirò.

Il Museo nasce per donare al paese un Polo culturale mirato alla promozione di attività che valorizzino le risorse locali. I reperti custoditi risalgono all’età del ferro fino l’epoca della romanizzazione. Si tratta di referti archeologici di età protostorica e greco arcaica, e di collezioni di reperti italici datati dal IV al III secolo a.C.


CAMPANIA

  • Centro sociale polivalente “Paolo Borsellino e Rita Atria”

Un ex supermercato confiscato alla camorra il 5 febbraio 1990 nel centro di Pomigliano d’Arco (NA) è diventato un centro sociale polivalente, intitolato alla memoria di Paolo Borsellino e di Rita Atria, giovane testimone di giustizia che con il sostegno del giudice siciliano trovò la forza di denunciare la realtà mafiosa di cui la sua stessa famiglia faceva parte.

Il bene, composto da tre stanze, un ampio salone più i servizi, oltre a mostre, spettacoli e rappresentazioni teatrali, ospita uffici comunali, il centro anziani e la sede locale di DonnEuropee Federcasalinghe.

DonnEuropee Federcasalinghe è un’associazione che nasce nel 1982 da un’iniziativa femminile , con l’obiettivo di garantire un riconoscimento culturale, giuridico, economico del lavoro domestico, attraverso la tutela delle persone, per lo più donne, che si dedicano a tempo pieno o parziale, con generosità e professionalità, alla cura del loro nucleo familiare.

  • Parco “Carlo Alberto Dalla Chiesa”

Nel territorio di Marano l’area, sottoposta a sequestro il 19 maggio 1995 e confiscata definitivamente il 21 maggio 2001,è stata intitolata alla memoria del Generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, trucidato assieme alla moglie Emanuela Setti Carraro ed all’agente di scorta Domenico Russo in un agguato mafioso il 3 settembre 1982 a Palermo.

Parte del terreno è stato trasformato in un parco giochi attrezzato, mentre gli spazi rimanenti hanno consentito la realizzazione di un parcheggio.

  • Villa Siani

Una splendida villa di circa 700 metri quadrati confiscata ad un boss camorrista immersa nel verde della periferia di Pomigliano d’Arco, in Contrada Guadagni, è stata trasformata nella sede del Comando dei Vigili Urbani del Comune.

Il bene, è stato intitolato a Giancarlo Siani, che nel 1985 pagò con la vita il lavoro di denuncia effettuato dalle colonne del quotidiano partenopeo Il Mattino, per il quale il giovane giornalista “precario” scriveva.


LAZIO

  • Collina della Pace

La “Collina della Pace” è un parco realizzato in un’area di 13.000 mq sequestrata il 14 novembre 1996 alla Banda della Magliana, nel cuore della borgata Finocchio a Roma

SICILIA

  • Giardino della Memoria di Favara

Dal marzo del 2008 anche il Comune di Favara (AG) ha un suo Giardino della Memoria, uno spazio di verde pubblico di 300 mq realizzato su un terreno confiscato ad una famiglia del luogo, nel quale ha trovato dimora una targa per ricordare tutte le vittime innocenti di mafia cadute nella provincia di Agrigento

VENETO

  • Villa Donà

Una villa con giardino, confiscata il 12 marzo 1996 nel territorio di Campolongo Maggiore (VE), è stata destinata per volontà dell’Amministrazione comunale all’area dei servizi sociali, al fine di sfruttare le potenzialità offerte da questi spazi per avviare progetti mirati.

Si tratta di un’iniziativa attiva da diversi anni e rivolta a rispondere ai bisogni di persone a rischio di esclusione sociale,