I vincitori

E se invece.mp4

1° POSTO

E SE INVECE 

di Cecilia Alvarez, Allegra Mafrica e Silvia Panizza 2^E

Motivazione

Per il suo semplice e potente messaggio trasmesso attraverso una serie di immagini montate: Mani che fanno scomparire o apparire (riapparire) oggetti. Il brano "No Surprises" di Radiohead con il suo testo significativo accompagna il movimento delle mani, le parti del corpo che più di altre simboleggiano ed esprimono la relazione o la mancanza di relazione con gli altri. Le immagini trasmettono un gioco malefico o magico, a seconda dell'intenzione: togliere all'altro o condividere con l'altro. Il messaggio  arriva direttamente alla coscienza di ciascun individuo, messaggio che si può  estendere a una realtà globale in cui un gruppo privilegiato beneficia egoisticamente monopolizzando le risorse della terra escludendo la maggior parte dell'umanità per entrare in una nuova dimensione necessaria di condivisione e convivenza pacifica. Sarebbe in atto così un dignitoso cambio di rotta verso l'obiettivo di sradicare la povertà estrema materiale e soprattutto spirituale. 

Poverty is....mp4

2° POSTO

POVERTY IS

di Aurora Peli Alice Rebosio Anna Cipriani e Stefano Monticelli 3^H

Motivazione

In pochi minuti le immagini mostrano le azioni quotidiane di una persona "normale" della nostra società, fatte senza un minimo di consapevolezza, prodotti di marche riconosciute  sparsi sul tavolo trasmettono un condizionamento nelle scelte. Attraverso la TV, accesa in maniera meccanica dalla protagonista, scopriamo  un mondo di ingiustizie che sostengono un modo di vivere tante volte superficiale per non dire del tutto vuoto. Il senso di solitudine che accompagna la protagonista nelle sue azioni di ogni giorno  cela un catastrofico dramma universale: di uomini, donne e bambini che vivono in povertà estrema senza dignità in un sistema di produzione massivo basato sullo sfruttamento del lavoro, delle risorse ambientali e sulla sofferenza estrema degli esseri viventi.  Nelle immagini finali i suoni della vita quotidiana vengono pian piano sostituiti dalle note di una musica apocalittica in crescendo (Music of tears crying - Emotional Sound) che fa rabbrividire lo spettatore mentre si identifica con l'assurda esistenza rappresentata, chiedendosi chi è il più povero e cosa si può fare: "You can stop violence. Be conscious and responsible"

Poverty in in the hearts.mp4

3° POSTO

POVERTY IS IN THE HEART

di Desiree Palmisano, Giulia Boschi, Alessandra Matteucci 3^H

Motivazione

In poco più di due minuti parole potenti e crudeli (crisi, guerra, fame, razzismo, indifferenza, sfruttamento, corruzione, pandemia, ecc.) cadono come macigni e seppelliscono  un cuore disegnato. La povertà più grande è avere un cuore in inverno, sotto le macerie. Il messaggio è potente: l'obiettivo da raggiungere è creare qualcosa di nuovo, di solido basato su vere strategie di sviluppo fondate sui valori che combattono azioni e pregiudizi distruttivi a favore di un nuovo mondo più giusto.