Sport

Gianluigi Ugolini, ex alunno del Massimo, porta Luna Rossa alla Vittoria"

di

Gemma De Nichilo

La squadra Luna Rossa Prada Pirelli è composta da talentuosi velisti italiani e internazionali che condividono la passione per la vela. Fondata nel 1997 da Patrizio Bertelli, la squadra ha partecipato a numerose edizioni della Coppa America. Luna Rossa è conosciuta per il suo spirito competitivo, l'innovazione tecnologica e il design avanzato delle sue barche. Gli atleti hanno ottenuto molti successi nel corso degli anni, dimostrando grande determinazione e abilità.  Quest'anno ha ottenuto due vittorie significative: la squadra femminile di Luna Rossa ha vinto la prima edizione della Women's America's Cup battendo il team britannico. Anche il team giovanile di Luna Rossa ha trionfato durante la  Youth America's Cup, dimostrando il talento e il potenziale delle nuove generazioni di velisti italiani. Quest'anno alla Youth America's Cup, Gianluigi Ugolini, ex alunno dell’Istituto Massimo ha guidato Luna Rossa Prada Pirelli alla vittoria. Ugolini è uno dei timonieri più talentuosi del team. Nato nel 1998, ha già vinto numerosi titoli mondiali e europei, consolidando la sua reputazione nel mondo della vela. Un vero talento della vela italiana. 

Jannik Sinner

Il giovane campione italiano 

di 

Edoardo Arnò e Michele Pastore

Jannik Sinner è nato 16 agosto 2001 a San Candido un comune italiano situato in Trentino- Alto Adige ed è alto 1,88 m.

Questo giovane atleta, di solo 22 anni, è un tennista che sta cominciando ad emergere in questo periodo.

Però ora facciamo un passo indietro: il suo percorso da professionista comincia il 12 settembre del 2015 solamente all’ età di 14 anni disputando, senza però successo, nelle qualificazioni del Futuers Croatia F16, si rifà nelle qualificazioni del Futuers Croatia F4 battendo in due set il croato Leo  Kovacic.


IL PRIMO TORNEO VINTO

Jannik Sinner ha vinto il suo primo titolo nel circuito maggiore di tennis a Sofia cioè il “Sofia Open” un torneo ATP 250.

Il giovane campione ha vinto la partita 6-4 3-6 7-6 contro il canadese Vasek Pospisil.

  

L'ATTUALE STAFF DI JANNIK SINNER

-Darren Cahill (supercoach)

-Umberto Ferrara, Giacomo Naldi, Andrea Cipolla  (preparatori atletici)

-Riccardo Ceccarelli (mental coach)

-Alex Vittur, Lawrence Frankopan (manager)

-Simone Vagnozzi (coach)

Il coach è nato ad Ascoli nel 1983, da giocatore lui non ha superato la 161° posizione della classifica ATP e finì la sua carriera anche come 74° al mondo nel doppio.

Quest’ ultimo quando cominciò ad allenare Jannik Sinner disse: “Conobbi Jannik quando giocò contro un mio junior, aveva 14 anni.Allenarlo è facile: vuole sempre migliorare e ha un bel carattere, costantemente col sorriso”.


MIGLIORI TORNEI VINTI DA SINNER

Jannik Sinner negli ultimi anni sta migliorando sempre di più e sta vincendo molti tornei tra cui i più prestigiosi del circuito professionistico di tennis:

-ATP 1000 (Toronto 2023, Miami 2024)

-ATP 500 (Washington 2021, Pechino 2023, Vienna 2023, Rotterdam 2024)

-ATP 250 (Sofia 2020-2021, Melbourne 2021, Anversa 2021, Umago 2022, Montpellier 2023)

-Slam: Australian Open 2024

-Coppa Davis 2023


COME SI SPOSTA IL CAMPIONE ITALIANO

L’auto di Sinner è un’Alfa Romeo Q4 Veloce di color grigio metallizzato che il tennista italiano ama curare come fa anche vedere nei suoi profili social e che guida volentieri quando ne ha la possibilità.


CLASSIFICA ATP


 1. Novak Djokovic 9725  

 2. Jannik Sinner 8710 #

 3. Carlos alcaraz 8645

 4. Daniil Medvedev 7165 

 5. Alexander Zverev 5415

 6. Andrey Rublev 4890

 7. Holger Rune 3795

 8. Hubert Hurkacz 3665  

 9. Grigor Dimitrov 3540

 10. Casper Ruud 3465


Questa classifica vede Sinner in 2° posizione che, con l’ultima vittoria del torneo di Miami, ha superato il giovane tennista spagnolo Carlos Alcaraz divenendo così il primo giocatore di tennis professionistico italiano a raggiungere questa posizione.


la storia degli sport secondari

di Ludovica Salvatores

La maggior parte delle persone tifa per un calciatore, per un campione di Formula 1 o per un tennista. Eppure sono tanti gli sport che si possono praticare e certamente non meno divertenti. Ecco una breve carrellata di altre possibili attività da svolgere.


Alpinismo

Nell’Alpinismo si scalano ripidi pendii rocciosi aiutandosi con le mani, ma è necessaria la protezione di chiodi, corde e moschettoni. Questo sport è nato nel 1786 con la prima scalata sul Monte Bianco da parte di Balmat e Paccard.


Kayak-canoa

Questo sport è nato da John MacGregor che, usandone una di legno in vacanza, decise di trasformarlo in uno sport vero e proprio, facendo nascere anche le olimpiadi. L’attuale vice campione del mondo è Pierpaolo Tofani, mentre il campione assoluto è Joe Clark.


Danza sportiva

Viene fatta generalmente in coppia, ma anche se viene considerato uno sport secondario, ha le proprie regole e le proprie competizioni, agonistiche. Questo sport ha delle caratteristiche molto speciali, infatti, chi la pratica, deve fare un continuo allenamento e un infinito numero di esercizi.


Flag football

Questa attività nasce dal tradizionale calcio, ma rispetta alla versione originale, non ha contatto fisico. 

I giocatori non indossano elmetti o protezioni quali ginocchiere o gomitiere, ma solo una fascia dove sono attaccate delle bandiere. Lo scopo è quello di portare la palla dall’altra parte del campo, ma i difensori non possono bloccare il portatore di palla, ma lo possono fermare rubandogli le bandiere che ha legate alla cintura. 


 Golf

Molte persone pensano che il golf sia nato in Scozia nel tardo Medioevo, quando per la prima volta, per passarsi i sassi durante il lavoro, due contadini pensarono fosse più agile farlo con due bastoni. Il golf ha fatto parte dei Giochi Olimpici estivi in quattro edizioni: Parigi 1900, St. Louis 1904 e di nuovo a partire dai Giochi di Rio de Janeiro 2016.


Hornuss

Viene considerato uno dei tre sport nazionali svizzeri. Nella versione moderna l’Hornuss (un disco di plastica) viene colpito con un bastone elastico, lanciandolo in direzione del campo avversario dove ci si prepara a riceverlo in aria o comunque a non farlo toccare a terra per poi procedere alla stessa operazione. 


Inter-crosse

Questo sport ha origine da un antico gioco degli indiani d’America usato soprattutto per prepararsi alla guerra e per scopi spirituali. Le partite potevano durare giornate intere in cui venivano coinvolti migliaia di giocatori. In questa attività non è consentito il contatto fisico visto che il giocatore deve rimanere fermo, ma si deve liberare della palla che ha nel cesto, lanciandola ai suoi compagni. E’ una specie di calcio, ma ha altri comportamenti, ovvero regole, abbigliamento e sviluppo.


Judo

Questa attività è basata sulla giustizia, la cortesia, la modestia e la sicurezza. Non si possono tirare calci o pugni, non si possono causare infortuni in nessun modo, anche se si può colpire l’avversario in qualunque punto del corpo tranne il viso. L'obiettivo è di immobilizzare l’avversario. Un trucco potrebbe essere quello di non respingere gli attacchi, ma di subire senza cadere, poi appena si percepisce un momento di stanchezza, attaccare subito.


Kin-Ball

il Kin-Ball si gioca con una palla enorme di 1.22 metri di diametro. L'obiettivo è di lanciare il pallone alla squadra avversaria, facendo sì che non riesca a prenderlo per fare punto. Per la rimessa in campo tutti i componenti della squadra devono toccare contemporaneamente il pallone.


Lotta Svizzera

Come si può comprendere dal nome questo sport ha origini svizzere, non si sa con certezza in quale periodo sia nata, alcune persone pensano nel 400 altre invece pensavo più avanti per non ragioni chiare. Lo scontro si svolge su un'area circolare di diametro compreso tra i 7 e 14 metri, mentre viene caratterizzato da vestiti abituali, come pantaloncini corti e juta. L’incontro viene arbitrato da 3 persone, una delle quali si trova proprio nel campo per controllare la correttezza nello svolgimento. Le altre due valutano esternamente attribuendo punti, alla fine quella con più punti attribuiti per tecnica e correttezza vince.


Minigolf

Il minigolf è un gioco che richiede competenze simili a quelle del golf, anche se leggermente diverse. L'obiettivo è quello di far entrare la pallina in buca con meno colpi possibili attraverso una serie di ostacoli. L’attrezzatura è praticamente uguale a quella del golf, una mazza (che può variare a seconda della potenza con cui si vuole tirare la pallina) e la palla di 43 mm da far entrare in buca. La palla per essere regolamentare non deve pesare più di 45.93g e il diametro deve essere almeno di 42.67 mm. 


Nuoto di salvataggio

Il nuoto di salvamento è uno sport che richiede molta preparazione e spirito di sopportazione visto che alcune gare si fanno in piscina, altre in spiaggia e altre addirittura nei laghi. Le gare si possono sviluppare in due modi, ovvero: 1) si fanno prove singolari\ 2) prove collettive, chiamate più comunemente staffette. Una particolarità, in Europa, ma principalmente in Italia, questa attività viene prediletta prevalentemente in piscine, ma gli australiani e gli svizzeri lo svolgono maggiormente nei mari, anche l’Italia sta cercando di adattarsi pian piano a questa versione.


Pattinaggio

Sulle origini del pattinaggio siamo certi, è stato inventato intorno al 3000 a.C. con lame di osso di bue; poi successivamente gli olandesi lo modificarono, intorno al 14° secolo. Le loro capacità di pattinare li aiutò persino nella cosiddetta battaglia del fiume svoltasi nell’inverno 1572 sulla Mosa gelata, contro l’esercito spagnolo non abituato al ghiaccio per le sue condizioni metereologiche abituali.  


Salto con gli sci

Ricordiamo principalmente questa sport grazie al film "Eddie The Eagle”, ispirato a una storia vera, ovvero la storia di un ragazzo con problemi fisici che voleva andare alle Olimpiadi a tutti i costi, ma nel tempo cambiò idea e si iniziò a dedicare al salto con gli sci, nel quale dopo duri allenamenti ebbe i suoi frutti.


Slackline

Molto difficile e di equilibrio questo sport dove si deve camminare restando in equilibrio su una corda di 2.5 cm. E’ molto utile per acquistare maggior equilibrio e uno spirito di controllo del corpo, aumenta la consapevolezza e la percezione di se stessi. Nasce negli anni 80, quando gli arrampicatori del Yosemite National Park iniziarono a camminare su una fettuccia (corda) elastica.  Adam Grosowsky e Jeff Ellington furono i primi ad utilizzare i loro materiali di arrampicata com esercizio di slackline.


PELE'

di Francesco La Bella

Edison Arantes do Nascimento (nome originario di Pelè), è considerato insieme a Maradona il più grande calciatore di tutti i tempi. Pelè è nato  il 23 ottobre del 1940 a Tres Coracoes in Brasile, ha segnato in carriera più di 1200 reti, stabilendo un record difficilmente attaccabile (in pratica, è quasi la media di un gol a partita). Inoltre, è l'unico giocatore ad aver vinto tre campionati del mondo (ne ha disputati in totale quattro) e precisamente: nel 1958, nel 1962 e nel 1970.

La vittoria in Svezia nel 1958 rivelò al mondo intero la grandiosità del gioco di Pelé e da lì cominciarono i trionfi. Egli condusse per altre due volte il Brasile alla vittoria della Coppa del Mondo, rispettivamente nel 1962 contro la Cecoslovacchia e nel 1970 contro l'Italia. Nella sua carriera, Pelé ha segnato complessivamente 97 goal per il Brasile durante competizioni internazionali e ben 1088 nella squadra del Santos, che grazie a lui vinse nove campionati.

Giunse al campionato del mondo del Cile nel 1962, ma nella seconda partita, contro la Cecoslovacchia, ebbe un infortunio e dovette abbandonare il torneo.Dopo diciotto anni trascorsi nel Santos, Pelé nel 1975 passò alla squadra New York Cosmos. Durante i suoi tre anni a New York, Pelé portò il Cosmos alla vittoria del titolo North American Soccer League nel 1977. La sua presenza in una squadra americana ha fortemente contribuito alla diffusione e alla popolarità del calcio negli Stati Uniti. 

Pelé ha dato l'addio al calcio in un'emozionante partita il 1 ottobre 1977, di fronte a 75.646 tifosi allo Giants Stadium, giocando il primo tempo tra le fila del Cosmos e il secondo tempo tra le fila della sua storica squadra, il Santos.

Il 1° gennaio 1995 Pelé è stato nominato ministro straordinario per lo Sport in Brasile, mettendo a disposizione del governo la propria professionalità e competenza per lo sviluppo del calcio. Si è dimesso dall'incarico nell'aprile 1998.

Dopo il suo ritiro dall'attività agonistica, ha continuato a dare il suo contributo al mondo del pallone. Sono stati realizzati ben cinque film sulla sua storia ed egli ha preso parte ad altri sei film. Pelé è anche l'autore di cinque libri, di cui uno è stato trasformato in film.

Francesco Totti

di Andrea Scarpa

Tutti gli appassionati di sport e non solo conosceranno il nome di Francesco Totti.

Nato  a Roma il 27/09/1976 il campione italiano ha segnato un pezzo di storia sia nel calcio italiano sia nel calcio europeo.

Inizialmente il fratello (Riccardo Totti) era il predestinato a diventare un campione, ma le cose non andarono proprio così.

Dopo anni i genitori (Fiorella Totti e Enzo Totti) si accorsero che il favorito a diventare un fuoriclasse era Francesco.

La sua prima squadra fu la Fortitudo, nella quale iniziò a giocare a 7 anni.

A 12 anni, la Lodigiani riuscì a raggiungere un accordo con la Lazio, ma un blitz a casa del calciatore di Gildo Giannini che all’epoca era direttore giovanile della Roma convinse i genitori a farlo trasferire alla Roma e da qui nasce una storia commovente.

Nel 1991 a 15 anni, ottenne il suo primo trofeo al torneo internazionale di Sanremo.Poi nel 1993 vinse il campionato allievi. Dopo tre anni di giovanili alla Roma finalmente entrò in prima squadra dove ad allenare c’era Vujadin Boskov che lo prese perché amava le qualità tecniche di Francesco. La sua prima apparizione tra i professionisti fu il 28 marzo 1993 in Brescia Roma 0-2. Nella stagione 1994-1995 fece la sua prima rete in Serie A il 4 settembre e lo fece contro il Foggia. In quella stagione però segnò in più 4 goal  in campionato e 3 in coppa Italia distribuiti in 21 presenze total .

L’arrivo in panchina di Zeman costituì un grande momento per lui sia fisicamente  sia tecnico e tattico dove fece 13 goal in 30 presenze. Nella stagione 1999-2000 si infortunò e, guarda caso, la Roma non andò bene: appena un sesto posto.

Poi ci fu l’anno 2000-2001 e qui ci fu la magia. La Roma acquistò Gabriel Batistuta che, insieme a Montella e a Totti, formò quello che  era chiamato “il trio delle meraviglie”. La Roma e Totti fecero una stagione straordinaria: dopo esser stati campioni d’inverno, nella stagione di ritorno alla penultima giornata di campionato la Roma è a due punti sopra la Juventus. All’ultima giornata c’è Roma-Parma : il primo gol al primo tempo grazie a Totti,,un tiro di esterno dritto nel sette,si toglie la maglietta ed è 1-0 Roma. Il 2-0 lo sigla Montella dopo una respinta del portiere sul tiro di Batistuta.Nel secondo tempo Batistuta fa la Ronaldo chop e la incrocia è 3-1.Nei minuti di recupero l’arbitro fischia e la Roma è campione d’Italia.

Si può affermare che Totti è stato un grande calciatore ed è stato accompagnato da un grande palmares:giocatore italiano dell’anno per due volte(2000-2003),scarpa d’oro 26 reti(2007),campione del mondo per 1 volta (2006),campione d’Italia(2001),vincitore coppa Italia  per 2 volte(2007 e 2008) e infine vincitore supercoppa Italia per 2 volte (2002-2008).

Ha terminato  la carriera il 1/7/2017 in una partita contro il Genoa finita 3-1.

E così finisce la carriera di uno dei migliori calciatori nella storia.


IL TENNIS

di Carol Mauro

Il tennis è stato inventato nel 1874. Sembra  uno sport apparentemente facile ma fidatevi, non lo è affatto. Guardando i professionisti l’impressione è che non facciano nessuna fatica,  ma ci vogliono molti anni per arrivare ad alti risultati.

Per giocare a tennis servono strumenti appositi ovvero la racchetta e la pallina. Nonostante questo, non si può utilizzare la prima racchetta che si trova ma ne serve una adatta a te. Quindi ce ne sono di varie grandezze in base alla propria età e altezza.

Ora parliamo del tennis come uno sport completo e armonico. Per saper giocare si devono avere ottime capacità fisiche e mentali. Possono giocare maschi e femmine e 2 o 4 giocatori divisi da una rete più bassa al centro e più alta ai lati perchè appesa. Si può giocare all’aperto o anche al chiuso, ma in luoghi appositi in cui non c’è nulla che si possa rompere! I campi sono numerati e a volte tra due di essi se ne può trovare uno più piccolo, la transenna che non viene utilizzata per partite.

Le regole del tennis non sono molto semplici perchè ogni partita è divisa in parti: i set. Possono essere da 3 a 5 in base alla partita o al torneo in corso. Ogni set è diviso in 6 game (giochi) che a loro volta sono fatti da un massimo di 4 punti. I punti di ogni game partono da 0, al primo colpo riuscito si va a 15, poi a 30 e infine a 40. 

Il tennis è divertentissimo!

eL PIBE DE ORO

di Simone Dante 

 Nicolò De Francesco

Diego Armando Maradona nasce a Lanus il 30 ottobre 1960 da Diego Maradona senior e da Dalma Salvadora Franco. Si dice che Diego abbia origini italiane e croate.

Il quartiere dove vive non è un quartiere molto bello, probabilmente però è proprio lì tra le strade del suo quartiere dove lui diventa la leggenda e il campione che noi conosciamo.

Sboccia in prima squadra dell’Argentinos Juniors nel 1976, dopo 5 anni arriva una grande chiamata: il Boca Juniors, una squadra importantissima in Argentina.  Quest’ultima infatti da anni si contende con il River Plate la coppa Libertadores, la più importante in Brasile e in Argentina.

Negli Xeneizes, il soprannome dei Boca Juniors,  migliora ulteriormente.

Il Boca si chiama anche Xeneizes perché nel quartiere de La Boca ci sono tanti immigrati genovesi che hanno portato il loro dialetto e il loro modo di parlare. ”Zena“ infatti significa Genova in dialetto genovese, quindi “zeneixe” significa genovese e “zeneixi” genovesi e la “z” si è trasformata in “x”.

Diego comunque, subito dopo un anno, si trasferisce al Barcellona Football Club: una delle migliori squadre del mondo di oggi e dell’ epoca.

Purtroppo nella finale di coppa del Rey del 1984 Diego Armando cade a terra per un bruttissimo fallo da parte di Andoni Goikoetxea che dopo questo fatto sarà soprannominato “Il Macellaio di Bilbao”.

Diagnosi: Frattura del malleolo alla caviglia sinistra, lesione del legamento collaterale interno.

Questo fallo è considerato uno dei più brutti sulla faccia della terra.

Proprio quell’anno nel 1984 Maradona si trasferisce al Napoli dove diventerà una bandiera della squadra e dell’omonima città.

Lì segnerà 81 gol in 188 partite, diciamo un numero impressionante per un trequartista, cioè un centrocampista avanzato.

Quelli furono i suoi anni d’oro, lì infatti, dopo un primo anno non spettacolare, vince nel 1986 il primo scudetto della storia del Napoli e vince il derby contro la Juventus, che i tifosi aspettavano ormai da 32 anni ed infine conquista 13 vittorie su 13 in Coppa Italia.

La stagione dopo porta il Napoli per la prima volta nella Coppa dei Campioni, lì verranno eliminati dal Real Madrid.

Nelle stagioni seguenti arriverà un altro scudetto, due secondi posti in campionato, il titolo di capocannoniere, una Coppa UEFA e una Coppa Italia.

A Napoli però Diego entra anche nel tunnel della droga.  

Nell’estate del 1991 andrà al Siviglia per un stagione, poi volerà a Rosario, città nativa di un altro “alieno” argentino: Lionel Messi.

Anche lì, però, Diego gioca per  un solo un anno per poi concludere la sua carriera a casa sua: al Boca Juniors.

 

NAZIONALE

 

Con la Nazionale Argentina ha partecipato a 4 mondiali: nel 1979, 1982,1986,1990.

Nel mondiale del 1986 Diego gioca in maniera meravigliosa, è da tutte le parti del campo, agli ottavi di finale di quel mondiale Diego segna un goal bellissimo partendo da centrocampo e smarcando quasi tutti gli avversari e concludendo in maniera stupenda la sua azione.

Poco prima aveva segnato un goal con la mano, che verrà  poi chiamato “la mano de dios.”

Quell’anno poi Diego vinse il mondiale da protagonista.

Nell’estate del 1990 giocherà un altro mondiale, in quest’ultimo l’Argentina arriverà seconda perdendo in finale contro la Germania Ovest.

Poi nell’estate del 1991 Diego verrà sospeso dal calcio per l’utilizzo di cocaina, poi lo si ritroverà nel mondiale di USA ’94, ma verrà sospeso un’altra volta per uso di sostanze dopanti. A quel punto la sua carriera con le nazionali finirà.

 

ALLENATORE

 

Dopo la sua carriera da calciatore Diego ne avrà una anche da allenatore.

Egli allenerà molte squadre tra cui c’è anche l’Argentina, guidata dal campione Lionel Messi.

Per il resto, allenerà tutte squadre di basso rango, l’ultima delle quali il Gimnasia de La Plata.

 

MORTE

 

Dopo di questo Diego Armando morirà a soli 60 anni per un attacco di cuore.

Dopo la sua morte gli verrà intestato lo stadio del SS NAPOLI.

Nel 2021 si è giocata la Copa Maradona dedicata al campione argentino.

Purtroppo il Napoli non ha preso parte a questa coppa.


Il nuoto sincronizzato

di Lucrezia Paglia

Quando nasce?

Le performance di balletti nell'acqua sono state realizzate da sempre, ma la nascita vera e propria del nuoto sincronizzato come sport  di tipo agonistico e competitivo viene deciso solamente agli inizi del XX secolo ed è stato aggiunto alle olimpiadi del 1984 che si sono svolte a Los Angeles.


Che cos’è?

Il nuoto sincronizzato o nuoto artistico è uno sport non molto conosciuto, ma bellissimo. 

Non se ne parla molto di quest’ultimo periodo, ma nonostante questo possiamo vedere che ha acquisito popolarità durante le ultime Olimpiadi, infatti la squadra Italiana si è posizionata molto bene in classifica e ha raggiunto obiettivi che nessuno si immaginava.


La Quarantena

Come tutti gli sport, durante la prima quarantena anche le atlete del nuoto sincronizzato si sono fermate, ma per loro è stato più difficile ricominciare, perché hanno dovuto riprendere confidenza con il loro elemento, ma nonostante questo, in un anno sono riuscite a portare alle Olimpiadi delle coreografie meravigliose.


Le Olimpiadi 

Le selezioni per partecipare alle gare si sono svolte il 15 e il 20 agosto al Centro Aquático Maria Lenk e sono stati disputati due eventi il duo e la squadra femminili.

Le atlete azzurre hanno presentato alle selezioni un elemento di squadra ispirato a delle guerriere, infatti la musica è molto forte e i costumi sono decorati in oro, nero e argento e hanno infine concluso ottenendo la medaglia d’oro.

Durante le gare ufficiali delle Olimpiadi le atlete, invece, hanno portato un balletto molto appassionante e il duo è stato fatto da due atlete bravissime: Linda Cerruti e Costanza Ferro che ballano su una musica lenta ma allo stesso tempo scattosa e indossano costumi di colore verde brillante.


Ma cos’è veramente il nuoto sincronizzato?

Il nuoto sincronizzato equivale a sincronismo, eleganza e portamento; esistono varie gare che sono: i balletti e gli obbligatori (o esercizi tecnici).

Nelle competizioni dei balletti ci possono essere: il singolo, il doppio (o duo), la squadra  (comprende otto atlete) e, in alcuni casi, c’è anche l'esercizio del combinato (comprende dieci atlete).

Le routine possono essere di due tipi: quelle libere che non richiedono precisi elementi e si punta molto sulla creatività e quelle tecniche, che invece prevedono cinque esercizi da svolgere in un ordine prestabilito dai giudici.

Inoltre questo sport richiede una grande forza fisica e si possono fare più ore di allenamento  al giorno.

Un’altra cosa molto importante è la resistenza e i salti, per questo motivo, si pratica anche: danza contemporanea, preparazione atletica, ritmica e acrobatica.


E come fanno a stare così alte nelle posizioni che eseguono?

Per restare a galla le ragazze usano una tecnica che prevede una gamba che gira in senso orario e l’altra che gira in senso antiorario. Questo dà stabilità alla nuotatrice e le permette di eseguire con maggiore semplicità gli elementi della routine.

Quando stanno a testa in giù, invece, le atlete si aiutano con le mani e le braccia; queste ultime le muovono avanti e indietro per permettere alle loro gambe di uscire dall’acqua.


Come si gestisce il respiro?

Le cosiddette sincronette devono avere la totale padronanza del loro respiro, infatti eseguono più della metà del balletto sott’acqua, infatti la lunga capacità di trattenere il fiato è importante, poiché talvolta stanno anche 3 minuti sott’acqua.


I salti e le posizioni

Nelle loro routine le nuotatrici eseguono delle tecniche per creare delle figure più avanzate, per esempio, l’ibis: una volta assunta la posizione della gamba di balletto a elle il corpo ruota all’indietro, la gamba orizzontale assume la posizione verticale e si esegue una verticale discendente in immersione.

In otto le atlete possono essere lanciate in aria fino a tre metri, mentre le altre compagne non possono toccare il fondo della piscina e se lo fanno viene contato come penalità.

Per fare questo le ragazze eseguono anche elementi ginnici e danza, per questo nel 2017 dalla FIN lo ha rinominato nuoto artistico.


Com’è il manuale del nuoto sincronizzato?

Il nuoto sincronizzato è uno sport di tipo acquatico, viene considerato come disciplina tecnico-combinata, infatti oltre ai balletti, ci sono anche degli esercizi individuali di tecnica che vengono comunemente chiamati obbligatori; a seconda di come vanno gli obbligatori, le allenatrici decidono se portare le atlete in nazionale, poiché i punteggi singoli vengono sommati a quelli dei balletti e più sono alti più è la possibilità di arrivare sul podio e quindi di vincere.


Il nuoto sincronizzato attira sempre più persone

Nato come sport tipicamente di origine femminile, con il passare degli anni, ha attirato anche alcuni uomini e loro sono riusciti dopo molto tempo a gareggiare anche a livello ufficiale.

Dopo questo nuovo avvenimento, è nato il duo misto, che a differenza di quello normale, è composto da un uomo e una donna.


LE OLIMPIADI

di Maddalena Paglia

Lucrezia Paglia

LE OLIMPIADI DELL'ANTICA GRECIA

Le Olimpiadi sono un argomento molto importante che si celebra ogni quattro anni. Questa è una tradizione molto antica della Grecia e la prima volta prese Luogo nel 776 a.C ad Olimpia, in Grecia. Questi giochi duravano inizialmente cinque giorni, durante i quali venivano sospese tutte le guerre, queste tregue venivano chiamate tregue olimpiche. Inoltre le Olimpiadi erano usate dai greci anche come metodo per contare gli anni. 


LE OLIMPIADI AI GIORNI D'OGGI

Le Olimpiadi si sarebbero dovute svolgere nel 2020, però a causa del COVID-19 si sono posticipate all’anno dopo. Infatti quest’ultime si sono svolte quest’anno, nel 2021, dal 23 luglio fino all’8 agosto. Hanno preso luogo a Tokyo e hanno partecipato 205 paesi e 11.363 atleti che si sono scontrati in 39 sport. 

A rappresentare l’Italia sono stati i ragazzi che appartengono alle fiamme gialle, i quali sono stati sponsorizzati da Emporio Armani.

Il podio di queste Olimpiadi prevede gli Stati Uniti al primo posto con 113 medaglie in totale, 39 d’oro, 41 d’argento e 33 di bronzo, mentre al secondo posto troviamo la Cina con 88 medaglie totali, 39 d’oro, 32 d’argento e 18 di bronzo e infine troviamo il Giappone con 58 medaglie totali, 27 d’oro, 14 d’argento e 17 di bronzo.

Mentre l’Italia si è classificata al decimo posto con un totale di 40 medaglie, 10 d'oro, 10 d'argento e 20 di bronzo.


Gli sport principali di queste Olimpiadi sono stati: l’atletica leggera, il badminton, beach volley, la ginnastica artistica e ritmica


LE EMOZIONI DELLE OLIMPIADI

di Maddalena Paglia

Ecco alcuni tra i momenti più emozionanti di queste Olimpiadi:


Una delle atlete più brave nella ginnastica artistica e degli interi Giochi di Tokyo 2020 era di certo lei: la ginnasta statunitense che ha registrato il maggior numero di medaglie ricevute. Simone però ha deciso di ritirarsi durante la finale a squadre, affermando di averlo fatto per evitare di mettere a repentaglio una medaglia per il team USA e infine ha deciso di non prendere parte a tre delle quattro finali di ginnastica artistica, perché aveva l'obiettivo di concentrarsi sulla propria salute mentale. Una decisione accettata e applaudita da tutti quanti i fan. La ragazza però poi ha deciso di partecipare alla finale della trave, vincendo il bronzo e portando il totale delle medaglie Olimpiche che possedeva a sette.


La Thompson-Herah è diventata la prima donna a centrare la doppietta 100-200 m in due edizioni consecutive dei Giochi Olimpici. "È incredibile essere riuscita a vincere nuovamente due ori. È stata una settimana difficile e dopo la vittoria nei 100 m non sono più riuscita a dormire," ha affermato la Thompson-Herah dopo l’inaspettata vittoria.


In un’emozionante conclusione della finale Olimpica del salto in alto, il qatariota Mutaz Barshim e l'italiano Gianmarco Tamberi hanno scelto di condividere la medaglia d'oro, invece di proseguire con il "jump-off" e decretare un unico vincitore. Entrambi gli atleti, così come il bielorusso Maksim Nedasekau, avevano superato i 2.37m, ma con l'asticella fissata all'altezza del record Olimpico di 2.39m, nessuno di loro è stato in grado di completare un salto valido.