di
Benedetta Di Somma
Vi è mai capitato di essere gentili? spero di si, sembra una cosa scontata ma non lo è, ad oggi non tutti sono gentili.
Per questo nel 1997, a Tokyo, c’ è stata una conferenza dove è stata proposta l’ idea di una giornata dedicata alla gentilezza. Nel 1998 è stata introdotta da un’ associazione chiamata “ The world kindness movement”.
Questa giornata viene festeggiata il 13 novembre in 28 paesi.
L’ undicesima assemblea fu a Palermo.
Per festeggiare questa festa ci sono diversi modi:
Invia un biglietto con parole gentili
Parla usando parole gentili
Fai i complimenti a qualcuno
Aiuta gli altri
Sorridi a tutti
Questa giornata viene festeggiata perchè essere gentili rende più felice l’ essere umano e per far diminuire le distinzioni per genere e per la politica.
Detto questo posso salutarvi,
Benedetta Di Somma.
di Francesco La Bella
Il 20 novembre si festeggia in tutto il mondo la Giornata internazionale dei diritti dei minori.Secondo un nuovo sondaggio internazionale dell'UNICEF e di Gallup, i bambini e i giovani sono quasi il 50% più inclini rispetto alle generazioni più anziane a pensare che il mondo stia diventando un posto migliore. Il sondaggio, “The Changing Childhood Project”, è il primo del suo genere a chiedere a diverse generazioni il proprio sguardo sul mondo e com'è essere un bambino oggi. Sono stati intervistati più di 21.000 persone in due fasce di età (15-24 anni e 40 anni e oltre) in 21 paesi
I DIECI DIRITTI FONDAMENTALI DEI BAMBINI SONO:
Diritto a giocare.
Diritto al cibo.
Diritto di avere una casa.
Diritto all’ istruzione.
Diritto all'educazione.
Il diritto alla vita e di avere una famiglia.
Diritto di avere una nazionalità .
Diritto all'uguaglianza.
La Convenzione sui diritti dell’Infanzia è stata approvata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989 a New York ed è entrata in vigore il 2 settembre 1990.
Nonostante siano trascorsi 30 anni,la condizione di milioni di minorenni è ancora oggi inaccettabile. Diritti fondamentali come quello alla vita, alla famiglia, alla salute, alla protezione da abusi e sfruttamento sono continuamente violati.
La Giornata Mondiale dell’infanzia è un’occasione importante per riflettere su come garantire l’applicazione della Convenzione ONU nella vita di tutti i bambini.
Viene messa in evidenza a necessità di prendere in considerazione sempre l’opinione e il punto di vista dei bambini quando si prendono decisioni che li riguardano.
Per ora si sono uniti alla convenzione 196 Paesi, diventando così il trattato internazionale più popolare al mondo
I DIRITTI UMANI
GIORNATA MONDIALE
10 DICEMBRE
di
Sofia Beccia
Benedetta Morea
Camilla Spada
Al giorno d’oggi, soprattutto per noi ragazzi, è molto frequente sentir parlare di rispetto e violazione dei diritti umani. Ma siamo sicuri di comprendere appieno cosa significhi?
Si tratta di diritti che spettano a ciascuno di noi, senza alcuna distinzione, in quanto esseri umani. Come sarebbe la nostra esistenza senza il diritto alla vita, alla libertà di espressione e opinione, al lavoro e all’istruzione? In quanto uomini e donne, nessuno può privarci di tutto questo.
I principali diritti universali dell’uomo sono racchiusi negli articoli 1, 3 e 4 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Art.1
“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.
Art. 3
“Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona”.
Art. 4
“Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma”.
Malgrado ogni anno venga affermata l’importanza dei diritti dell’uomo, la violazione di essi è ancora abbastanza frequente. Pensiamo alla schiavitù che, nonostante sia stata proibita in tutti gli Stati, è tuttora frequente in più di 100 Paesi. Nel mondo ci sono ancora più di 40 milioni di schiavi. La fetta della popolazione più soggetta a queste condizioni è quella dei bambini. Molti di loro, infatti, vengono rapiti e venduti a ricchi mercanti come forma di riscatto per debiti insaldabili da parte delle loro famiglie.
Uno dei diritti fondamentali dell'uomo è senza dubbio il diritto alla vita contenuto nell'articolo 3 della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo, che assieme al diritto alla libertà e a quello alla sicurezza forma la “triade vitale” e come tale indiscutibile.
Il diritto alla vita rappresenta uno dei diritti inalienabili che ogni essere umano possiede.
La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo risale al 10 dicembre del 1948. Dopo anni di schiavitù l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite si è schierata dalla parte di chi soffre ogni giorno condannando tutte le discriminazioni e ricordando che i diritti umani devono essere rispettati incondizionatamente da tutti.
La data del 10 dicembre ricorre come simbolo di pace: in questa data vengono assegnati importanti riconoscimenti a chi si è distinto durante l’anno, come il premio quinquennale delle Nazioni Unite (sede a New York) e il Premio Nobel per la Pace (sede a Oslo).
"Il Quarto Stato" di Giuseppe Pelizza da Volpedo
(1898-1901)
di Mariagiulia Ursino
Il 1° Maggio è la Festa del lavoro, nata per ricordare le battaglie e l’impegno dei lavoratori e delle lavoratrici per vedere riconosciuti i propri diritti dopo lunghe battaglie.
Ma perchè questa festa si festeggia proprio il primo di maggio e non in un altro giorno dell'anno?
Il 5 settembre 1882, nella città di New York, fu organizzata una protesta, mentre nel 1884, in una manifestazione americana, gli Knights of Labor (il Nobile e Sacro Ordine dei Cavalieri del Lavoro) approvarono una risoluzione affinché l'evento di protesta avesse una ricorrenza annuale, senza però proporre ancora una data ufficiale nell'Illinois.
La scelta della giornata del 1° maggio è per voler ricordare la rivolta di Haymarket, avvenuta nel 1886, a Chicago. Infatti,il 1 di maggio di quell'anno si erano susseguite proteste e scioperi dei lavoratori, che avevano come obiettivo quello di portare l'orario di lavoro a 8 ore al giorno, dato che al tempo si arrivava anche alle 12/16 ore lavorative.
Il 1 maggio i manifestanti, riuniti davanti alla fabbrica McCormick, vennero attaccati dalla polizia senza motivo. L’attacco provocò 2 morti e diversi feriti.
L'evento causò l'indignazione dell'opinione pubblica e il giorno seguente altri lavoratori si aggiunsero alle proteste. I cittadini organizzarono una manifestazione che si tenne nell'Haymarket Square. Il vero disordine iniziò il 4 maggio, quando da una traversa fu lanciata una bomba che provocò la morte di sei poliziotti e il ferimento di una cinquantina. A quel punto la polizia sparò sui manifestanti. Nessuno ha mai saputo né il numero delle vittime né chi sia stato a lanciare la bomba. Fu il primo attentato alla dinamite nella storia degli Stati Uniti.
Il 20 agosto 1887 fu emessa la sentenza del tribunale: August Spies, Michael Schwab, Samuel Fielden, Albert R. Parsons, Adolph Fischer, George Engel e Louis Lingg furono condannati a morte per l'attentato avvenuto l'anno prima.
Gli atti successi a Chicago si diffusero velocemente prima in tutta l’America e poi in Europa, ma la data del 1º maggio in alcuni paesi fu adottata molto più tardi.
Al Congresso Internazionale di Parigi del 1889, che diede il via alla Seconda Internazionale, il giorno 1º maggio fu dichiarato ufficialmente come la Festa Internazionale dei Lavoratori, e fu adottata da molti paesi nel mondo. In Italia fu ratificata soltanto due anni dopo.
Questa è la storia del 1 maggio, complicata e lunga.
Una festa che ha un retroscena particolare e travagliato, per tutte le vittime che sono state uccise per arrivare a questo fine. In questa giornata si svolgono cortei di lavoratori e lavoratrici. In Italia oggi la festa culmina con un grande concerto a Roma organizzato dai Sindacati che ospita famosi e popolari cantanti, artisti e musicisti.
di Nicoletta Sophia Moschetti
L’Earth Day è la più grande manifestazione ambientale del pianeta: tutti i cittadini del mondo si uniscono per promuovere la salvaguardia della Terra. Si festeggia Il 22 aprile
Quest’anno il Villaggio per la Terra sarà a Villa Borghese (Roma) dal 21 al 25 aprile. Il concerto per la terra si svolgerà il 22 aprile alla Nuvola di Fuksas (Roma) e la giornata diventerà una maratona live, come gli scorsi anni.
La giornata che ad oggi coinvolge fino a 193 paesi e un miliardo di persone fu celebrata per la prima volta nel 1970 in America dopo da l’incidente che coinvolse una piattaforma petrolifera a Santa Barbara in California.Questo incidente causò la fuoriuscita di 10 milioni di litri di petrolio nel mare per 11 giorni.Il senatore Gaylord Nelson e il presidente John Fitzgerald Kennedy che già dagli anni 60 si imponeva per un mother earth day (una giornata della madre terra)
L’impatto delle iniziative organizzate dell’Earth Day Italia ha registrato in questi anni una grande crescita, raggiungendo una partecipazione agli eventi superiori alle 200.000 presenze, e di visibilità superiori ai 200 milioni, solo in ambito nazionale.
A questa giornata è dedicata una canzone intitolata “Earth Anthem”, composta da Benjamin Britten nel 1965 per il 20mo anniversario della fondazione delle Nazioni Unite. I testi fanno riferimento alle “Bucoliche” di Virgilio (autore latino del I sec. AC). “Bucolica” è una parola che deriva dal greco e vuol dire “canti relativi ai bovari” (pastori) la cui vita viene descritta in modo idealizzato: sono figure delicate con sullo sfondo una natura idilliaca e malinconica.
L’amore per la Natura è esistita dall’origine dei tempi, però è arrivato il momento di aiutarla e difenderla.
GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA
22 APRILE
di
Marta Botti
Maddalena Paglia
Cos’è?
La Giornata Mondiale della Terra quest’anno si festeggia il 22 Aprile in tutto il mondo. È la più grande manifestazione ambientale, nella quale la maggior parte dei cittadini si riunisce per proteggere il pianeta e promuoverlo. Solitamente si festeggia un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera e questa festa è stata istituita nel 1970 per far capire alle persone l’importanza essenziale delle risorse naturali. L’evento coinvolge più di 193 paesi ed è stata proposta da John McConnell e approvata dall’Unesco in una conferenza a San Francisco ed introdotta in seguito alla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oil, in California, nel 1969.
Considerato che è una giornata GREEN nella quale non bisognerebbe inquinare, le attività che consigliamo di praticare sono:
Andare a fare delle camminate
Spostarsi con dei mezzi sostenibili
Creare delle abitudini affinché questa giornata sia utile nella vita quotidiana
Coltivare delle piante o curarle maggiormente
Svolgere delle attività di riciclaggio con i più piccoli
Cercare di far capire a tutti l’importanza di questa giornata
Cercare di divertirsi
Fare un pic-nic all’aperto mangiando cibo con involucri compostabili
Spesso ci sono delle manifestazioni in tutto il mondo proprio per ricordare l’importanza della cura della Terra e le problematiche che la affliggono, come:
Il riscaldamento globale, causato dalla concentrazione di anidride carbonica nell’aria
L’inquinamento dei mari e degli oceani, dovuto all’accumulamento dei rifiuti dell’uomo
Deforestazione, praticata dagli uomini per scopi di lucro
Inquinamento dell’aria, causato dal continuo rilascio di sostanze nocive nell’atmosfera
Inquinamento sonoro, dovuto ai continui spostamenti dell’uomo
Le soluzioni, praticate nel nostro piccolo ma quotidianamente, per questi problemi potrebbero essere:
Risparmiare l’energia elettrica e evitare di usare troppo i riscaldamenti
Fare la raccolta differenziata e non buttare rifiuti nell’acqua
Piantare delle piantine nel proprio giardino o nel proprio balcone
Usare mezzi ecologici o la bicicletta e fare lunghe passeggiate
Dedicarsi a momenti di meditazione e ad attività più calme e silenziose
Bisogna sempre ricordare che la Terra è un bene comune e bisogna salvaguardarla per le generazioni future!
WORLD WATER DAY 2022
by Benedetta Morea
March 22nd
Have you ever asked yourself why it is so important to learn languages? If so, then this article is perfect for you! Continue reading, you will thank me later!
First, you need languages to study very important subjects -especially at university- such as chemistry and engineering, because textbooks are mainly in English. Subsequently, you will be able to find a job abroad and possibly to get a promotion too. In fact, the salary of those ones who use languages in their job increases of 8%. That’s incredible, isn’t it? Then, if you're keen on discovering new cultures, wouldn't it be great to learn the native idiom spoken there?
Furthermore, it has been studied that languages open your mind to reasoning and that it is easier for bilingual people to learn another idiom, especially in the early stages. Moreover, could you actually believe that those who are keen on music have a better pronunciation of foreign languages? This is because idioms, like music, are sounds that we can play, such as songs.
Personally, I believe that you cannot go anywhere without languages, because this is the era of intercultural exchanges and in 20 years these will be increasing more and more. For instance, learning English as a second language is fundamental, because nowadays this is the idiom spoken worldwide in every situation.
So, are there still some of you thinking that languages are boring? Well, remember about all these advantages before you say this!
GIORNATA MONDIALE DELLA LIBERTA' DI STAMPA
3 MAGGIO
di
Giulia Tardella
Ogni 3 maggio dal 1993 si festeggia la Giornata Mondiale della Libertà di Stampa. E’ stata proclamata dalle Nazioni Unite per l’anniversario della Dichiarazione di Windhoek del 1991, quando si concluse il seminario dell’UNESCO per promuovere un giornalismo aperto e pluralistico in Namibia, uno Stato collocato nella parte Sud-occidentale dell’Africa.
Come afferma la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo: “Ogni individuo ha diritto alla libertà d’espressione, tale diritto include la libertà di opinione senza frontiere [...]”. Questo significa che ognuno di noi è libero di esprimere la propria opinione o riferire un qualsiasi fatto mediante ogni mezzo a disposizione e senza punizioni, quali per esempio incarceramento o addirittura condanna a morte.
Ed è proprio al fine di promuovere la libertà d’espressione e stampa che ogni anno l’UNESCO assegna un premio alle persone o associazioni che durante l’anno hanno contribuito di più al conseguimento di questo obiettivo. Questo premio è chiamato Guglielmo Cano Isaza proprio in onore dell’omonimo giornalista che fu assassinato davanti al giornale di El Espectador per cui lavorava.
E questo è tutto sulla Giornata Mondiale della Libertà di Stampa. Continuate a seguirci, stiamo lavorando a tanti altri articoli per parlare delle curiosità sul mondo!
GIORNATA MONDIALE DELLA MUSICA JAZZ
30 APRILE
di
Martina Cocola
A molte persone piace ascoltare la musica, c’è a chi piace quella classica, pop, rock…Esiste anche un altro genere che è apprezzato tanto, ma a differenza degli altri, è poco ascoltato: sto parlando del jazz! Se volete scoprire qualcosa in più su questo tipo di musica, continuate a leggere e alla fine vi verrà voglia di sentire qualche brano di questo genere!
Il 30 aprile si celebra la giornata internazionale della musica jazz, International Jazz Day, istituita dall’Unesco nel 2011.
La ricorrenza nacque dall’idea di un compositore americano Herbie Hancock. Questa giornata vuole valorizzare il potere interculturale che caratterizza questo genere, il quale subisce svariate influenze.
La citazione del musicista Winton Marsalys: “C’è una musica, il jazz in particolare, che ha il potenziale di renderti un cittadino migliore del mondo”, ci fa capire che questo genere apre la mente, aiuta a migliorare la propria informazione culturale, la sua improvvisazione risulta utile nel conoscere sé stessi e insegna a collaborare con gli altri.
Il jazz nasce come un semplice canto corale, che scandiva il lavoro nei campi ritmando i movimenti. Le melodie univano le tradizioni africane e occidentali.
Si suonava utilizzando spartani strumenti musicali e con il passare del tempo, divenne un genere suonato da vere e proprie orchestre e band.
Il jazz può essere un vero e proprio elemento per sviluppare la creatività di giovani e adulti.
Degli studi americani hanno analizzato cosa accade all’interno di un cervello di un musicista jazz, egli mentre suona sembra abbandonare ogni timore per entrare in una condizione sperimentare libera.
Non c’è bisogno di preoccuparsi se non si suonano strumenti tipici di questo genere, perché si può ugualmente ascoltare le melodie che si producono, per coltivare la propria passione. Non ha effetti negativi sulle persone perchè rilassa le menti e aiuta a concentrarsi di più su l'attività che si sta svolgendo.
Chissà se un giorno, il jazz verrà apprezzato da più ascoltatori e diventerà il fulcro anche della musica italiana.
UNA GIORNATA PER FESTEGGIARE LE DONNE
8 MARZO
di
Giulia Tardella
L’8 marzo di ogni anno nel mondo si celebra la Festa della Donna, anche chiamata Giornata Internazionale dei Diritti della Donna. Ma cosa si festeggia in questa importante ricorrenza? E quali sono le sue origini? Oggi risponderemo a tutte queste domande, così da poter conoscere meglio questa giornata.
Come ci suggerisce il nome, questo evento ha lo scopo di festeggiare tutte le donne del mondo e i loro diritti, diritti che per centinaia e centinaia anni furono loro stati negati. Vuole inoltre commemorare tutte le ragazze che combatterono per l’uguaglianza, andando contro le discriminazioni di genere, considerate normali fino a pochi anni fa.
Ed ora, dopo aver parlato del suo significato, è arrivato il momento di parlare della sua nascita.
Innanzitutto,partiamo col dire che ci sono vari racconti che ne parlano, tutti molto diversi tra loro. Per esempio, anni fa si diffuse la notizia che quella festa fosse nata a causa di un incendio in una fabbrica, nel quale erano morte 129 donne, avvenuto l’ 8 marzo del 1908. In realtà questa “news” non era completamente vera. Infatti questo incidente accadde veramente, anche se risale al 25 marzo 1912, giorno in cui morirono 146 persone nella fabbrica Triangle di New York. Un’altra storia invece è quella che dice che questa ricorrenza voglia commemorare il giorno in cui le donne, in Russia, scesero in piazza insieme agli uomini per ribellarsi alla monarchia dei Romanov. Tuttavia, l’ipotesi più probabile racconta che risalga al giorno in cui Corinne Brown presiedette un convegno del Partito Socialista Americano, giornata che fu appunto soprannominata “Woman’s Day”.
Nel mondo, la prima festa della donna si svolse in America il 23 febbraio del 1909. Per arrivare ad una giornata condivisa da tutti nel mondo, però, si dovette arrivare al 1977, quando le Nazioni Unite proposero di mettersi d’accordo su un giorno che sarebbe poi diventato festa per tutto il mondo.
In Italia invece la prima festa della donna fu organizzata dal partito Comunista il 12 marzo del 1922. Durante gli anni del fascismo, però, essa assunse più una valenza politica, invece di essere una ricorrenza che afferma che le donne non devono essere considerate inferiori agli uomini ma anzi devono avere pari diritti. Ma successivamente, finiti questi anni bui, questa giornata finalmente assunse di nuovo il suo significato originale, e fu festeggiata per la prima volta nell’Italia libera nel 1945, anno in cui le donne ricevettero anche il diritto di voto in Italia.
Probabilmente a tutti almeno una volta è capitato di ricevere o regalare un mazzo di fiori di mimosa l’8 marzo, perché questa pianta è proprio il simbolo di questa giornata. Ma perché è stata scelta proprio la mimosa e non un qualsiasi altro fiore?
Tra il 1944 ed il 1945 l’Unione Donne Italiane (detta anche UDI) scelse questo “emblema” perché era molto economico e perché il suo pistillo, per la sua forma, sta a rappresentare l’unità delle donne.
Questo è tutto ciò che c’è da sapere riguardo questa festa celebrata in tutto il mondo, simbolo di libertà e uguaglianza.
8 FEBBRAIO
GIORNATA MONDIALE DELLA
SICUREZZA IN RETE
di
Benedetta Morea
e
Giulia Tardella
Pensate davvero che Internet sia soltanto apprendimento, ricerche e creatività? Bene, per la maggior parte dei casi lo è, ma bisogna sempre tener conto che Internet è una rete vasta e internazionale e quindi accessibile a chiunque. Per questo, non si sa mai cosa possa succedere, sia nel bene sia nel male. Non fraintendeteci, Internet di per sè non è un male, ma dipende da chi e in che modo viene utilizzato, perché oltre alle ricerche e agli articoli, abbiamo purtroppo anche vicende spiacevoli legate all’utilizzo di Internet e soprattutto dei social. Ed è proprio per questo che esiste questa ricorrenza, la Giornata Mondiale della Sicurezza in Rete.
Innanzitutto, partiamo dalle basi. Quando si festeggia questa ricorrenza? In realtà non esiste un vero e proprio giorno, ma sappiamo che cade sempre nel secondo martedì di febbraio, che quest’anno è l’8. Sappiamo anche che è una ricorrenza annuale dal 2004 e che si celebra in altri 140 paesi oltre all’Italia.
Ma qual è il motivo della nascita di questa Giornata conosciuta ormai in tutto il mondo? Qual è il suo scopo? Si può dire che sia nata “insieme al web”. Infatti, con il passare degli anni, si è progressivamente arrivati a generazioni (come la Z di cui tutti noi del corso di Giornalismo facciamo parte) sempre più legate a Internet ed in particolar modo ai social network.
E con sempre più persone connesse, aumenta la probabilità di trovarne di malintenzionate. Quindi, in poche parole, la Giornata Mondiale della Sicurezza in Rete nasce proprio per proteggere bambini e ragazzi da questi soggetti che, attraverso un profilo Internet si fingono brave persone mentre in realtà non lo sono affatto. Ma non solo… uno dei problemi principali nati nell’ultimo periodo è quello del Cyberbullismo.
Al giorno d’oggi, gran parte dell’esperienza in rete degli adolescenti è costituita dai social media. Il loro sviluppo ha sicuramente garantito un notevole miglioramento nel campo della comunicazione immediata, ma d’altro canto ha anche portato alla diffusione del cyberbullismo. Al contrario del bullismo, le cui azioni rimangono limitate ad ambienti ristretti, il cyberbullismo ha una portata ben più ampia diffondendosi in modo virale attraverso la Rete. Questo fenomeno sfrutta l’uso errato dei social media da parte delle vittime che, ignare delle conseguenze, condividono foto, video e informazioni personali compromettenti.
Ed è per questo che l’8 febbraio si partirà con il riflettere sui dati raccolti da “Generazioni Connesse”, (progetto coordinato dal Ministero dell’Istruzione e finanziato in parte dalla Commissione Europea) che riguardano la quantità e soprattutto la qualità delle ore che i ragazzi trascorrono in Rete. Secondo le statistiche, il 42% degli intervistati è di solito collegato ad Internet tra le 5 e le 10 ore al giorno mentre il 12% è sempre collegato.
SOTTO LO STESSO CIELO
4 FEBBRAIO 2022
di
Lucrezia Paglia
Il 4 febbraio è la Giornata Internazionale della Fratellanza Umana stabilita dall’’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 21 dicembre 2020, ha scelto il 4 febbraio come Giornata Internazionale della Fratellanza Umana.
Questo giorno è stato scelto, perché il 4 febbraio 2019 ad Abu Dhabi, Papa Francesco e il Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad al-Tayyeb, firmarono un Documento sulla Fratellanza Umana che costituisce le fondamenta, non solo nei rapporti che riguardano il Cristianesimo e l’Islam, ma anche quelli di diverse religioni nel mondo.
Il Documento scritto è presente all’interno della terza Enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti” che riguarda la fraternità e l’amicizia sociale.
Questo giorno ha l’obiettivo di promuovere il confronto interreligioso e interculturale in tutto il mondo, creando così un contesto in cui si parla del fenomeno della discriminazione per:
la casta
le credenze religiose
le disabilità; l’età
la lingua
la nazionalità
l’occupazione e il rapporto con il lavoro
l’orientamento sessuale
che sta crescendo anche durante la pandemia causata dal Covid-19.
L’iniziativa è stata promossa dall’Alto Comitato, composto da alcuni membri musulmani, cristiani, ebrei e un ex Segretario generale dell’UNESCO. Il Comitato è nato dall’entrata in vigore del Documento sulla fratellanza umana per la pace nel mondo e la convivenza.
Anche l’Unione Europea, che veniva rappresentata dalla Germania, ha supportato questa iniziativa, sottolineando però anche il fatto che ci sono troppe giornate internazionali e che a forza di istituirle si perde la loro importanza.
Inoltre il periodo che comprende 2013-2022 è stato nominato “Decennio internazionale per il riavvicinamento delle culture“, fino a raggiungere una sorta di “religione della tolleranza“.
Le persone sono molto preoccupate per gli atti di odio religioso che vanno a scalfire lo spirito di tolleranza e il rispetto per la diversità, soprattutto in un momento in cui il mondo affronta la crisi causata dalla malattia del Covid.
Si tratta di un problema che richiede piuttosto “una risposta globale basata sull’unità, la solidarietà e una rinnovata cooperazione multilaterale”.
Per il 2022 il tema scelto per la Giornata è ” Sotto lo stesso cielo”, momento di richiamo alla responsabilità che hanno tutti perché siano messe a punto alcune azioni concrete di fratellanza. L’importante è ricordare che non si può sempre fare tutto, ma “ciascuno può fare qualcosa”
Nel 2022 Papa Francesco, ha ribadito che la fratellanza significa avvicinarsi agli altri, rispettarli e ascoltarli con cuore aperto; ha detto questo augurando che si compiano passi concreti, con anche la partecipazione dei credenti di altre religioni e alle persone di buona volontà.Ha affermato anche che è tempo di fraternità e va evitato di alimentare scontri, divisioni e chiusure.
Negli Emirati Arabi il 2 febbraio 2022 è iniziato il Festival della Giornata della Fratellanza Umana che prosegue fino al 5 febbraio 2022.
All’Expo 2020 di Dubai, dal titolo“Connecting Minds, Creating the Future”, il 4 febbraio al Padiglione della Città del Vaticano, che è l’unico padiglione non commerciale dell’Expo, si sono affrontati i temi del dialogo interculturale, della mobilità umana e della sostenibilità ecologica.
Si è anche svolto l’evento celebrativo principale con la presenza di tutte le componenti che hanno firmato il Documento della fratellanza umana.
LA MAGNA CHARTA DELL'UMANITA'
di
Camilla Spada
Uno degli eventi più importanti nel calendario del quartier generale delle Nazioni Unite di New York è la Giornata Mondiale dei diritti umani, decisa il 10 dicembre del 1948 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Molte persone festeggiano questo giorno, ma solo una piccola parte di loro conosce il vero significato di questa giornata...
Guerra e povertà: i nemici di bambini e adolescenti
di
Marta Botti e Ginevra Mannucchi
La guerra è nemica giurata dell'infanzia, ricorda l'Unicef. La guerra si accompagna alla povertà, altra condizione che impedisce ai bambini di vivere serenamente il loro tempo. In tutto il mondo sono 385 milioni i minori che vivono in condizioni di estrema povertà per colpa di queste continue guerre. Dei paesi molto colpiti da questo problema sono: la Serbia, l’Afghanistan, il Pakistan…
A proposito del Pakistan, qualche anno fa fu invasa dai Talebani che distrussero tutte le scuole impedendo ai bambini il diritto allo studio. A questa situazione si ribellò una ragazzina di 13 anni, che oggi è un’attivista molto famosa: Malala Yousafzai. Ella lotta sul diritto all’educazione dei bambini e si rivolge a tutto il mondo. Ancora oggi, a 24 anni, continua a lottare per questo. Addirittura, a 17 anni, ricevette un premio Nobel, diventando la persone più giovane a ricevere questo premio internazionale.
Questo ci dimostra, che lottando le cosa si possono ottenere, e questo deve spingerci a lottare per questi diritti sui bambini, che sono importanti, non solo per noi stessi, ma anche per il futuro del mondo perché gli stessi bambini di oggi, un domani saranno la prossima generazione.
LIBERTÀ È DEMOCRAZIA
di
Sofia Beccia
“La parola libertà indica nella sua radice l’appartenenza a un popolo. Una caratteristica della democrazia è il senso di appartenenza alla comunità.
Libertà implica appartenenza perché, in mancanza di appartenenza alla comunità, ci si trova in stato di isolamento.
Libertà indica appartenenza e appartenenza può essere definita come legame: l’appartenenza diventa un legame positivo che, anziché limitare la libertà, la rende possibile.
Si è liberi in quanto si appartiene a una comunità, si fa parte del tessuto sociale costituito da identità di interesse idee e sentimenti. La libertà individuale non è contro gli altri ma con gli altri.”
Gherardo Colombo
La riflessione sul senso di libertà e comunità scritta dall’ex magistrato Gherardo Colombo fa riferimento alla vita di tutti giorni. Per capirlo basta soffermarsi sull’ultimo periodo della sua citazione: quando apparteniamo a una comunità è necessario accettarne le leggi che la regolano perché la libertà di cui gode ciascuno di noi non può essere vista in contrasto con quella degli altri altrimenti non potrà mai essere intesa come libertà, ma come sopraffazione delle idee e dei sentimenti altrui.
Nelle sue parole Gherardo Colombo fa leva sui concetti di libertà e appartenenza, difesi dalla democrazia: un insieme d’idea e fatto che si basa sulla difesa dei principi sacri di libertà, uguaglianza e diritti.
Il tema della democrazia è inteso sia come idea profonda del vivere insieme sia come strumento di governo degli Stati nel mondo. Ed è qui che torna alla mente la parola “comunità”: si è liberi se si appartiene a una comunità perché si ha la possibilità di relazionarsi con gli altri, raccogliendo idee e pensieri diversi. Essere liberi significa poter stare in gruppo senza il bisogno di omologarsi agli altri, significa poter fare affidamento sui propri diritti e sullo spirito della democrazia, ovvero l’uguaglianza.
Tuttavia la democrazia è sempre più a rischio e in crisi per tre motivi: la disuguaglianza sociale tra i Paesi e all’interno di uno stesso Paese, l’impotenza dei governi difronte all’emergere dell’economia globale e la difficoltà nel rendere attivo ed efficace un governo democratico; è necessario promuovere e difendere con ogni mezzo la democrazia. Come diceva spesso Kofi Annan: “Non si è mai troppo giovani o troppo vecchi per agire”. Ognuno di noi è una guida potenziale che può contribuire ad affermare il principio della libertà nel mondo: basta solo crederci e provarci e non è detto che un giorno non saremo proprio noi a “canalizzare” la democrazia, l’uguaglianza e la libertà, la nostra e quella degli altri.
Diversi sono gli studi che si sono susseguiti nel tempo per sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi. Tra questi va menzionata l’attività di Freedom House, un’organizzazione internazionale non governativa che ogni anno monitora la democrazia negli Stati, analizza i sistemi economici e di governo per offrire un quadro globale sulla situazione delle libertà fra i popoli. Attualmente, appena il 45% dei Paesi del mondo sono classificati come “liberi”, mentre la maggioranza è classificata come “parzialmente liberi” e “non liberi”.
Ritornando alla citazione di Gherardo Colombo, ritengo che lui veda il concetto di libertà nell’essere parte di una comunità. “Limitare la libertà ci rende liberi” sembra quasi una contraddizione ma non lo è perché - se ci pensiamo bene - far parte di una comunità ci obbliga a rispettare le sue leggi grazie alle quali possiamo poi sviluppare un pensiero autonomo ed è proprio questo a renderci liberi. Appartenere a una comunità è una condizione di base che permette lo sviluppo dell’identità e ci aiuta a riscoprire la nostra esistenza.
Lo stesso Aristotele diceva che “l’uomo, per natura, è destinato a vivere in comunità”. Secondo il suo principio fare comunità vuol dire creare un ambiente dove ciascun membro possa mettere il bene comune prima dei suoi bisogni, ma allo stesso tempo dove il gruppo sappia promuovere e valorizzare i pensieri e i desideri dell’individuo.
Chi è Anne Frank?
di
Ginevra Mannucchi
e
Maria Sole Camacci
Una ragazza che è rimasta nella memoria storica è Anne Frank, i cui pensieri sono arrivati a noi grazie al suo diario chiamato da lei stessa “Kitty”. Anne nacque a Francoforte nel 1929, da genitori di religione ebraica, Otto Heinrich Frank e Edith Hollander. Aveva anche una sorella maggiore di pochi anni: Margot. La sua era una famiglia abbastanza agiata perché il padre Otto era un imprenditore, ma la crisi finanziaria globale aveva messo in ginocchio l'intera Germania. Adolf Hitler prese il potere nel ‘33 e quasi immediatamente cominciarono le rappresaglie contro le famiglie ebraiche. Otto Frank aveva ottenuto un incarico di lavoro ad Amsterdam e si era fatto raggiungere dalla famiglia in Olanda. Nel 1933 quindi Anna lasciò la Germania, trovando una nuova vita in questa città.
Anne andava a scuola normalmente, aveva degli amici e le piaceva molto leggere e scrivere. Nel maggio del 1940 le truppe tedesche occuparono Amsterdam e i Frank si ritrovarono nuovamente a vivere in un Paese antisemita. Qualche anno più tardi si dovettero nascondere nel rifugio che il padre Otto aveva pian piano allestito, subdorando il pericolo, dietro la sua fabbrica, nella strada di Prinsengracht al numero 263 . Insieme a loro c’erano anche un’altra famiglia, i Van Pels, e il dentista Fritz Pfeffer che non era molto simpatico ad Anna. Vissero quasi due anni in quel posto segreto.
Per il suo tredicesimo compleanno la ragazza ricevette il suo diario, in cui scrisse tutti i suoi pensieri. Il 4 agosto 1944 un delatore rivelò ai nazisti il nascondiglio e tutti gli occupanti dell'appartamento vennero arrestati e immediatamente deportati.
Anna e Margot furono inviate a Bergen Belsen nel novembre 1944. Qui si ammalarono di tifo per le disperate condizioni di vita e morirono nel 1945. Solo Otto Frank sopravvisse alla guerra.