Ho lavorato con Gaia. Nel percorso di progettazione abbiamo incontrato qualche difficoltà, ma nulla di grave: siamo riuscite a risolvere i problemi in poco tempo. Abbiamo cercato di personalizzare il lavoro il più possibile. Per creare il nostro animaletto abbiamo utilizzato materiali di riciclo, ma anche cartoncini colorati e altri materiali vari.
(Mia)
Ho lavorato con Matilde, io mi sono occupata principalmente della costruzione del corpo del robot animaletto e a volte Matilde mi ha aiutata.
Al posto del coniglietto, abbiamo deciso di realizzare un gattino di colore marrone e giallo pastello e, durante la programmazione, abbiamo provato a far riprodurre al robot il suono del verso del gatto.
Per il manufatto, abbiamo usato la colla stick, dei fogli colorati e il cartone della scatola dei Sofficini.
Questa attività ci ha permesso di valorizzare l’abilità elettronica di Matilde e la mia creatività pratica, per questo abbiamo ottenuto un lavoro ben fatto, carino di cui possiamo entrambe essere orgogliose e fiere.
(Caterina)
Io ho lavorato con Caterina e nel progetto che abbiamo costruito non abbiamo incontrato molte difficoltà, se non un piccolo intoppo nel programmare il micro:bit, perché non riuscivamo a capire che era necessario un blocco, cioè un certo elemento del codice di programmazione, essenziale per riuscire ad andare avanti con il lavoro.
(Matilde)
Ho lavorato con Mia. Abbiamo ritagliato i pezzi di carta necessari per dar corpo all’animaletto, ma non abbiamo personalizzato il progetto per paura che i nostri animaletti robot non avrebbero funzionato.
Abbiamo iniziato a programmare il micro:bit e a costruire dell’animale, ma ci sono voluti ben tre incontri di laboratorio per completare la realizzazione del progetto.
Il risultato mi ha soddisfatto in gran parte e, inoltre, abbiamo personalizzato il lavoro con dei colori di nostro gusto, per dare un tocco di unicità!
(Gaia)
VALUTAZIONE DELL'ESPERIENZA
All’inizio è sempre un pochino complicato capire il processo che bisogna seguire, ma dopo qualche spiegazione ripetuta da parte della prof, poi il lavoro si riesce a svolgere tranquillamente! Dell’attività di creazione degli animaletti robot, mi è piaciuto il fatto che ho imparato tante cose nuove e soprattutto mi sono divertita! Anche quando ho sbagliato qualche passaggio, c’è stata la prof pronta ad aiutarmi e motivarmi per andare avanti. Quando si prova a fare qualcosa di nuovo, sicuramente si incontrano delle difficoltà, è normale!
(Mia)
Non è sempre facile comprendere ciò che si deve fare (specialmente per me che sono una frana nella programmazione), ma, sebbene ogni tanto mi prenda un po’ di disperazione, con i consigli vari della prof. o dei miei compagni e con qualche “sbirciatina” sui lavori degli altri, alla fine sono riuscita a fare un buon lavoro.
Questo, per me, è stato il lavoro più complicato del laboratorio, è stato in assoluto quello in cui ho capito di meno: non riuscivo a capire come si doveva montare il robot, quali parti dovessero combaciare o allontanarsi e cosa dovessi utilizzare per tenerle insieme! La soddisfazione si è fatta attendere, ma alla fine è arrivata!
Finora ho imparato, in ambito educativo, che il gioco di squadra è importante per fare un buon lavoro e che essere umili chiedendo aiuto può aiutare sempre. In ambito scolastico ho imparato a creare un piccolo robot che interagisce con me e che la tecnologia, che a volte per me è molto straziante e difficile, proprio per questo è anche divertente: che divertimento ci sarebbe senza la necessità di un po’ di ragionamento e senza la personalizzazione del lavoro? Adesso mi sento più sicura nell’utilizzo del computer e nell’uso degli oggetti elettronici e sono più capace nell’utilizzo delle app per la programmazione.
Spero che qui in Traversi non smetta di esserci questo laboratorio, dove si impara l'utilizzo della programmazione e ognuno di noi può mettere in pratica le proprie abilità creative: è un’opportunità a cui si legano ricordi indimenticabili.
(Caterina)
La spiegazione del lavoro da fare mi è stata subito chiara, ma inizialmente ho pensato che l’attività sarebbe stata un po’ difficile e complessa. Con la mia compagna Caterina abbiamo cercato di capire da dove iniziare e come dividerci i compiti, in questo modo, una volta iniziato, il lavoro mi è sembrato un po’ più semplice e fattibile.Quando, progettando il micro:bit, ho trovato una piccola difficoltà, mi stavo un po’ innervosendo e così ho chiesto aiuto alla mia compagna, che inizialmente era anche lei in difficoltà, ma poi, insieme e con una maggior ricerca, abbiamo trovato l’errore e risolto il problema: ho provato una grandissima soddisfazione!
(Matilde)
All’inizio l’obiettivo del lavoro mi è stato solo parzialmente chiaro perchè, quando la prof Botton ha spiegato come fare il robot-coniglietto non ho capito come avremmo dovuto attaccare le orecchie per farle muovere… per fortuna io e Mia avevamo deciso di costruire il robot-farfalla!
Nel corso del nostro lavoro ho incontrato delle difficoltà nel rafforzare la carta in modo che la base del robot lo sostenesse per bene e a programmare la prima parte del micro:bit.
Vedere il tuo progetto che prende vita e funziona è una grande soddisfazione!
Questo laboratorio è molto costruttivo, manuale, di molta precisione e attenzione ai dettagli, non proprio perfetto per me… ma mi ci sono cimentata comunque.
Adesso, dopo diverse lezioni, penso di essere migliorata nella sicurezza ad usare e programmare il micro:bit!
(Gaia)
Un'idea declinata in tanti progetti!