Il settimo progetto è il primo in cui il robot si muove nello spazio.
Il robot Camminatore è in grado di spostarsi trasformando il movimento rotatorio dei motori in moto traslatorio. Ad ogni colore mostrato al color sensor è stato associato un tipo di movimento (rosso = avanti, giallo= indietro...)
La programmazione per andare avanti, indietro, a destra o a sinistra è la stessa di un robot su gomme ma dobbiamo fare in modo che i due “piedi” partano uno avanti e uno indietro per poi muoversi all’unisono.
Obbiettivi della lezione odierna sono: introdurre i blocchi di movimento in cui si azionano contemporaneamente due motori, consolidare il concetto di "posizione motore" utilissima per posizionare sempre il robot in posizione di partenza prima di ogni movimento.
In questo laboratorio di robotica abbiamo costruito un robot camminatore, cioè un robot capace di muoversi in avanti trasformando il movimento rotatorio dei motori in un movimento simile a quello del camminare umano. Il montaggio è stato molto semplice perché le istruzioni ci sono state fornite dal docente e bastava seguirle passo dopo passo.
La parte più creativa però è stata la personalizzazione: ognuno di noi poteva decidere dove posizionare i sensori (in particolare il color sensor) e anche scegliere la forma della testa del robot. C'è chi ha fatto una testa buffa, chi una testa futuristica, e chi ha persino costruito un casco! Questo ha reso ogni robot un po’ unico.
La programmazione del robot è stata piuttosto agile. Abbiamo deciso di usare il color sensor per comandare i movimenti: ogni colore mostrato al sensore corrispondeva a un’azione diversa (ad esempio, cammina avanti, gira a destra, gira a sinistra, fermati, ecc.). Questo sistema era molto semplice e intuitivo da usare. Inoltre sullo schermo del robot compariva una freccia ad indicare la direzione di movimento. Abbiamo usato il touch sensor per decidere quanto veloce far compiere il movimento, maggiore pressione = maggiore velocità.
L’unica problematica vera è stata legata alla posizione dei motori all’inizio di ogni movimento. Se i “piedi” del robot non partivano da posizioni opposte, cioè non erano correttamente sincronizzati, il movimento risultava sbilanciato o non partiva proprio come doveva. Per questo abbiamo usato spesso il sensore di posizione del motore, che ci permetteva di inizializzare correttamente i motori prima di far partire ogni comando. In pratica, prima di ogni camminata, il programma “rimetteva in posizione” i piedi per far partire il movimento nel modo giusto.
SHOOTER
Questa attività ci ha aiutato molto a migliorare sia nella progettazione che nella programmazione. Abbiamo capito:
Come funziona la trasformazione del movimento rotatorio in uno traslatorio (cioè come si fa camminare un robot!);
L’importanza della sincronizzazione dei motori e di inizializzare correttamente le loro posizioni;
Come usare i sensori per rendere il robot più interattivo e “intelligente”;
Come personalizzare un progetto base per renderlo unico.
L’attività è stata molto divertente, soprattutto quando abbiamo fatto sfilare i nostri robot come se stessero facendo una passerella! Vederli camminare davvero, un po’ come dei piccoli robot umanoidi, è stato davvero soddisfacente. Ognuno cercava di farli muovere nel modo più fluido possibile, e qualcuno ha anche aggiunto effetti sonori o decorazioni. È stato bello imparare cose complesse divertendosi e collaborando con i compagni.
Turati I. (3B) e Ronzoni A. (3B)
Breve video che mostra Turai Ilaria e Ronzoni Alice che ci mostrano il camminatore in azione.
I nostri ragazzi e ragazze presentano i loro lavori agli studenti e ai docenti in visita durante gli open day interno ed esterno.