OSPITALITA' E PELLEGRINAGGI

Nikola Wozniak

LUOGHI SACRI E RELIQUIE

Alcune abbazie, le spelonche di monaci eremiti, i luoghi di martirio dei santi, apparvero, agli occhi del popolo Cristiano come altrettanti segni concreti della testimonianza di fede, e perciò furono oggetto di pellegrinaggi interessarono solo le genti che risiedevano nelle zone limitrofe.
A garantire forme di ospitalità ai pellegrini furono innanzitutto gli enti ecclesiastici e monastici. L’accoglienza veniva organizzata all’interno dei monasteri e delle chiese, o in strutture appositamente allestite chiamate hospitia (ospite) o xenodòchia (straniero).


OSPITALITÀ E CRISTIANESIMO

Il valore dell’ospitalità, affermato e praticato nel mondo antico greco-romano e nel mondo ebraico, è raccomandato in diversi luoghi del Nuovo Testamento, riferito ai fratelli nella fede:

Siate pronti ad aiutare i vostri fratelli quando hanno bisogno, e fate di tutto per essere ospitali” (Romani 12,13)

Non dimenticare l’ospitalità, alcuni, praticandola, senza saperlo hanno accolto degli angeli (Ebrei 13, 2)


IL DOVERE DELL'OSPITALITÀ

Il dovere dell’ospitalità era avvertito e praticato nell’antichità. Esso veniva esercitato in particolare nei confronti di chi era straniero e quasi sempre bisognoso di cure e assistenza: in particolare alle figure del viandante, del profugo o del naufrago.

L’ospitalità era praticata anche tra gli esponenti delle famiglie nobili che stabilivano legami di alleanza in grado di durare attraverso le generazioni.




OSPITALITÀ IMPOSTA

In epoca medievale si registra un caso particolare di ospitalità in cui il beneficiario è un soggetto più forte; esso impone un dovere di ospitalità a chi si trova sottoposto alla sua autorità o al suo potere.

Questo tipo di ospitalità imposta dall’alto è richiesta dal sovrano, re o imperatore. Anche i signori locali si impongono obblighi simili ai contadini delle loro terre: sono tenuti a ospitare il signore o i suoi rappresentanti, dando loro da mangiare e da bere.