Tempio di Philae

Il tempio di Philae è stato costruito nel 245 a. C. durante la dinastia tolemaica (epoca greca), ed era dedicato alla dea della magia e dell'amore Iside. È il primo tempio della storia a essere costruito su un'isola, Philae (che significa "il confine" in egiziano e "l'elefante" per i musulmani). Il confine perché l'isola si trovava tra il terreno dell'Egitto e il terreno nubiano. 

È stato scoperto nel 1960 insieme ad altri 16 templi che si trovavano quasi completamente sommersi dall'acqua. Hanno cominciato poi a spostarli nel 1964 con Abu Simbel, e solo nel 168 hanno cominciato i lavori per il tempio di Philae. 

Per sportarlo hanno costruito due muri di acciaio intorno al tempio per isolarlo dall'acqua. Il muro più interno era bucato; dopo la fuoriuscita dell'acqua, hanno messo la sabbia per assorbire l'acqua che era rimasta. Dopo di ché è stata tolta la sabbia ed è stato pulito tutto il monumento. Hanno poi cominciato a numerare i blocchi per poi tagliarli (in tutto 4.000 pezzi) e hanno costruito il tempio su un'isola poco distante. La ricostruzione è molto fedele all’originale ma non del tutto. A causa di mancanza di spazio, le mura di sinistra del cortile aperto sono poste più internamente rispetto quelle di destra (la quale riproduzione è fedele); per questo il tempio non è simmetrico. 

Anche questo tempio è stato rovinato dai cristiani che hanno smantellato tutte le figure della dea Iside e  la sala delle colonne è stata trasformata in una chiesa. Hanno costruito un altare in granito, scavato un tabernacolo nel muro e scolpito varie croci sulle colonne. 

Il santuario è la camera più piccola, e l'altare è posto nel centro della stanza. Lì dentro potevano entrare solo il faraone e il grande sacerdote, che ogni giorno faceva un rituale: metteva la statua della divinità sull'altare, gli cambiava vestito, prendeva l'incenso e faceva sette giri intorno l'altare per far profumare la camera. Dopo salutava il dio e usciva; per sapere che nessun altro entrasse metteva della sabbia davanti alla porta. 

Sono rappresentate varie scene sulle pareti, tra cui il faraone che offre profumo e cibi ad alcune divinità come Iside, Nefti e Ator; un dio che da la chiave della vita al faraone (per dargli la vita); Iside che protegge Osiride con le sue ali da Seth. I magazzini sono perfettamente conservati perché l'entrata era sigillata con delle porte che non sono riusciti ad aprire. Ci sono delle parti dipinte di oro e questo ci fa capire che un tempo il tempio era completamente dorato. 

Accanto c'è un tempio incompiuto, manca la malta; è rappresentato Traino che fa offerte a varie divinità proprio come un vero faraone. Questo è l'ultimo tempio dove è stato utilizzato il geroglifico.

C. C. III F