COME SONO CAMBIATE LE ABITUDINI A TAVOLA DOPO IL COVID.

di Giacomo Maria Tarchi


Il nuovo stile di vita “residenziale” che ci ha investito da un anno a questa parte, ha cambiato il modo di fare la spesa degli italiani, evidenziando nella prima fase del lockdown, comportamenti dettati dal timore di non avere sufficienti scorte alimentari. Si è avuto così un aumento di prodotti alimentari da dispensa, come: conserve, surgelati, pasta, riso farina e lievito. Molti italiani si sono cimentati nella preparazione di pane, pasta e dolci fatti in casa. Nei supermercati si poteva assistere a scene curiose che avevano come protagonisti i clienti alla corsa forsennata per accaparrarsi l’ultimo panetto di lievito per la pizza del sabato sera…. o per le ciambellone dell’ultima ricetta visualizzata su Facebook o Instagram. Nel periodo di Pasqua, ad esempio, c'è stato un notevole

aumento di ingredienti per la preparazione di dolci. Lo stile di vita domestico ha portato un sensibile cambiamento delle abitudini alimentari, sicuramente legato anche al tempo trascorso davanti alla televisione, che ha aumentato la sedentarietà e ha introdotto nuove abitudini come fare colazione ed il pranzo a casa, scegliendo prodotti salutari ed andando alla ricerca di nuovi piatti con ricette di famiglia. L'impressione è che gli italiani abbiano reagito a questa situazione sfruttando il maggior tempo a disposizione per riprendere le abitudini della tradizione, ormai in disuso, come preparare i dolci ed il pane fatti in casa, a cui molti avevano rinunciato a causa del ritmo frenetico della vita moderna, ma con la ferma volontà di tenersi in forma il più possibile.