L'acquario nasce nel 2010, come centro visite dell'area marina protetta che però poi non è mai stata realizzata; a quel punto hanno deciso di rendere il posto piacevole per i visitatori ricavando delle vasche. Inizialmente le vasche erano cinque, poi sono diventate venticinque e, negli ultimi giorni, ne sono state aggiunte due.
«Mi chiamo Rosa Fumetta e sono una volpina che, lo scorso giugno, quando avevo appena un mese di vita, ha rischiato di morire in un incendio».
Inizia così la storia della nostra volpina!
Lo scorso giugno, è stata salvata dagli operatori del Corpo forestale e di vigilanza ambientale in un bosco in fiamme nel comune di Massama, una frazione di Oristano, in Sardegna. Rosa Fumetta è una volpina bellissima, un esemplare di “Vulpes vulpes ichnusae”. Inizialmente la piccola è stata portata alla clinica veterinaria Duemari di Oristano. Aveva gravi lesioni alla testa e alle zampe e rischiava di perdere la vista da un occhio. Ma la clinica Duemari si ostinava a salvarla e così, dopo un mese di cure, Rosa Fumetta è “ufficialmente” guarita. Purtroppo però le zampe anteriori non hanno più le unghie, e il naso e il labbro porteranno per sempre i segni delle fiamme, e questo sarà ciò che la identificherà maggiormente. Rosa non potrà più essere reinserita in natura, perché non sarebbe in grado di sopravvivere. La sua storia però non finisce qui! L’assessorato alla difesa dell’ambiente della Regione Sardegna, il corpo forestale, la Provincia di Oristano e la Clinica Duemari, hanno preso una decisione: Rosa Fumetta sarebbe andata a vivere all’ Acquario di Cala Gonone, l’unica struttura in Sardegna che ha ottenuto la licenza di giardino zoologico.E così è stato. Monica Pais (con le lacrime agli occhi all’idea di dire arrivederci alla volpina) ha portato Rosa a Cala Gonone. Ora lei è ospitata in una zona speciale dell’Acquario perché abbia il tempo di adattarsi alla sua nuova “famiglia” e in particolare allo staff che la seguirà. Inoltre, insieme a Rosa, l’Acquario di Cala Gonone si è impegnato a informare e sensibilizzare le persone sulle gravi conseguenze degli incendi dei boschi e sull’importanza della prevenzione. A partire dagli oltre 4.000 ragazzi delle scuole che ogni anno visitano la struttura.
Le curiosità del nostro acquario
dai nostri inviati BOCCA CECILIA, CORRIAS FRANCESCO, USAI CHRISTIAN, ANTONIO PIREDDA E VALENTINA PATTERI
IL PESCE PIU'PICCOLO
La Pecilia Pecleri, (chiamata comunemente Cubic) vive in acqua dolce, specialmente in fiumi e lagune del Venezuela. Lei nuota prevalentemente vicino alla superficie dell'acqua e può arrivare a una lunghezza di 3 cm. La sua più grande caratteristica è quella di presentare un grande dimorfismo sessuale, cioè è facile distinguere il maschio dalla femmina per la colorazione del corpo, infatti, i maschi presentano un corpo più vistoso e colorato mentre le femmine più chiaro e tenue. Esse inoltre possono rimanere incinte molto frequentemente.
IL PESCE PIU' GRANDE
La Murena è un animale tropicale ma ha una alta tolleranza alla variazione della temperatura. Lei può arrivare a una lunghezza di oltre 2 metri e la sua circonferenza è di 50 cm. Ha un potente morso con molti denti che presentano altrettanti batteri; per questo i morsi sono, per la maggior parte dei casi, infetti. Nonostante ciò, la murena è sempre stata un animale molto pacifico. Lei, inoltre, è un pesce notturno e territoriale, che trascorre le ore di luce nascosta e può stare mesi senza mangiare.
I PESCI PIU' PERICOLOSi
Il Piragna viene spesso descritto come un animale pericoloso, aggressivo e che morde sempre, ma è solo un mito da sfatare. Infatti se in televisione ci propongono questi pesci come aggressivi o scene che li ritraggono in tal modo, sono sicuramente incidenti oppure atti causati da provocazioni. È un pesce d'acqua dolce, si trova soprattutto nel Rio delle Amazzoni. Inoltre è un predatore di gruppo, onnivoro ma prettamente carnivoro, anche se talvolta mangia vegetali o insetti. Ha dei denti aguzzi, che cambia con un'alta frequenza. Un altro pesce che incute molta paura è la tartaruga alligatore: è una grossa testuggine di acqua dolce e viene chiamata così dal suo morso di 1000 psi, ovvero 71 kg\cm2.
(pensavamo fosse il pesce più brutto per la sua forma, invece per noi è bellissimo! Voi cosa ne pensate?)
Il Pesce rana (antennarius), nella spina dorsale è ricoperto di spinette e una di queste ha un lembo di pelle in punta (che la rende un’ antenna) che lui utilizza per attirare un eventuale preda o per indicare che ha fame.
LA TARTARUGA
(PER NOI IL PESCE PIU SIMPATICO!)
Il suo nome è Ugo, è cieco, e si trova nell’ acquario dal 2013. Era stato ritrovato in Sicilia, spiaggiato sulla riva. Inizialmente si pensava che avesse ingoiato della plastica ma quando l'hanno ritrovato, si sono resi conto che la realtà era ancora più grave: i gabbiani gli avevano beccato gli occhi, provocando dei danni irreparabili alla sua vista, causandone la sua cecità. Ugo presenta una resina sul guscio perché ha dei problemi di assetto, galleggiava infatti un po' verso destra; quindi gli sono stati collocati dei pesi per evitare che galleggi. Ugo ha circa 40 anni, è ancora giovane, e può raggiungere i 100 anni.
IL CAVALUCCIO MARINO
(PER NOI IL PESCE PIU' BELLO!)
Il cavalluccio marino (Hippocampus Guttulatatus) è un pesce dall'aspetto curioso che predilige abitare nei fondali ricchi di alghe. Il suo corpo è corto e termina con una lunga coda con la quale si aggrappa saldamente alle alghe.
Nel complesso questo pesce raggiunge una lunghezza di 15-16 cm. Il carattere distintivo della specie sono i numerosi filamenti cutanei simili a spine presenti su tutto il dorso dell'animale e sul capo. Inoltre il cavalluccio possiede un marsupio dove contiene le sue uova. Nonostante ciò l'intera gravidanza non la porta avanti solo la femmina, questo perchè prima della schiusa essa depone le uova nel marsupio del maschio che completerà la gravidanza e darà vita a nuovi individui.
La nostra squaletta si chiama Ispera: è uno squalo non genetico. In una mattinata comune i lavoratori dell'acquario hanno trovato una bella sorpresa: nella vasca hanno trovato un cucciolo di squalo! Ma come può essere nato se i due squali già presenti nella vasca sono due femmine? Dovete sapere che quando lo squalo femmina non trova un compagno per accoppiarsi, utilizza un meccanismo per creare dei cloni di se stesse prendendo anche il sesso della madre.