La blue zone: i segreti della longevità in Sardegna
I segreti della longevità
Il termine blue zone è utilizzato per identificare le aree del pianeta dove la speranza di vita è più alta rispetto alla media mondiale. A sviluppare il concetto e a pubblicare uno studio incentrato proprio sui centenari della Sardegna sono stati gli studiosi Gianni Pes e Michel Poulain. La ricerca ha individuato nell'isola tre zone blu, in Ogliastra, in Barbagia e nel Sud Sardegna.
Intervista all’ ultracentenaria di Dorgali, tzia Marianna Loi, in data 1 marzo 2023
Com’è stata la sua vita da piccola?
La mia vita da piccola l'ho trascorsa lavorando in campagna, facendo fascine di legna per fare il pane, aiutando in casa e prendendo l’acqua da “Castula” perché lì c’era una fontanella.
Come ha fatto a raggiungere la sua età?
L’ ho raggiunta andando avanti un anno dopo l’altro.
Quale è stato il suo lavoro da piccola?
Il mio lavoro era fare fasce di legna “dae sa Picada”, inoltre aiutavo mio padre a raccogliere le pietre nella vigna.
Che consiglio dà alle persone per vivere a lungo?
Il consiglio che vi do è quello di lavorare onestamente e fare il proprio dovere: frequentare la messa, studiare...
Quali sono i suoi segreti per vivere a lungo?
I miei segreti sono fare i "doveri" (andare in chiesa…) e rimanere tranquilla.
Com’ è stato vivere nel periodo orribile della guerra?
È stato brutto perché c’era molta povertà.
Quali sono le sue abitudini giornaliere?
Le mie abitudini giornaliere sono “contare contos” con i miei parenti, mangiare e dormire.
Qual è il suo piatto preferito?
Il mio piatto preferito è la trippa, il maialetto arrosto, “sa cordedda”, le anguille arrosto e la pecora in tutte le salse.
Ha frequentato la scuola?
Ho frequentato fino alla III elementare. A leggere e scrivere mi ha insegnato il maestro di cui non ricordo il nome. Le lezioni venivano impartite “in sa corte de sos Patteri”.
Qual è stato il momento più bello della sua vita?
Il momento più bello della mia vita è stato quando mi sono sposata.
11. Invece il suo momento più brutto della sua vita?
I momenti più brutti della mia vita sono stati quando stava male un parente e quando ho perso un familiare.
Zia Marianna ci ha raccontato altre cose al di fuori dall’ intervista, per esempio quando è stata vestita da “piccola italiana” in periodo di guerra. Portava una camicetta bianca e una gonna nera e in questa occasione ha visto i soldati.
Le inviate Lucia Deluigi e Fronteddu Ida
A distanza di poche settimane dall’intervista zia Marianna, purtroppo, è venuta a mancare. Al dispiacere provato da noi insegnanti e dai ragazzi si unisce l’orgoglio di averla conosciuta. Nelle sue parole traspare un pezzo di storia del nostro paese, la nostra memoria, quella in cui noi come scuola crediamo tanto. Crediamo nell’incontro tra le diverse generazioni come fonte di arricchimento per i nostri allievi/e. Zia Marianna è stata una donna forte, saggia, portatrice di grandi valori quali l’amore per la famiglia, la dedizione al lavoro, la profonda onestà. Un bellissimo esempio per tutti noi.
Le insegnanti Antonietta Fancello e Pasqualina Carzedda
Zia Marianna con le nostre inviate
LONGEVITA’: COME VIVONO I CENTENARI DELLE ZONE BLU? LE 9 COSE CHE HANNO IN COMUNE:
Le zone dove c’è un alto tasso di centenari o ultracentenari, chiamate dagli esperti «zone blu», sono cinque e una di esse è in Italia: la provincia di Nuoro, in Sardegna (in particolare la Barbagia di Seulo, dove si trova la più alta concentrazione di centenari al mondo), l’isola di Okinawa in Giappone e quella di Ikaria in Grecia, la penisola di Nicoyan in Costa Rica, la città di Loma Linda in California.
Un gruppo di medici, antropologi, demografi ed epidemiologi ha analizzato queste popolazioni locali e ha trovato che hanno 9 cose in comune:
Si muovono in modo naturale. «Non si allenano, non corrono maratone e non si iscrivono in palestra. Vivono invece in ambienti che li spingono costantemente a muoversi senza pensarci. Coltivano orti e non hanno comodità meccaniche per i lavori in casa e in giardino». Inoltre passano molto tempo all’aperto in ambienti poco inquinati.
Danno un senso alla loro vita. «Gli okinawani lo chiamano “Ikigai” e gli abitanti di Nicoyan “plan de vida”; per entrambi si traduce in “perché mi sveglio la mattina”. Conoscere il senso della propria esistenza vale fino a sette anni in più di aspettativa di vita.
Sanno ridurre la velocità. Anche le persone che si trovano nelle zone blu soffrono di stress. Lo stress porta all’infiammazione cronica, associata a tutte le principali malattie legate all’età. Ciò che le persone più longeve del mondo hanno rispetto a noi sono le routine per eliminare lo stress». Tutte hanno inoltre un approccio rilassato al lavoro.
Mangiano con moderazione. Le persone che si trovano nelle zone blu consumano il pasto più piccolo nel tardo pomeriggio o nella prima serata e poi non mangiano più per il resto della giornata. Consumare la maggior parte delle calorie nella prima parte della giornata asseconda i ritmi circadiani, l’orologio innato dell’organismo, e fa sì che il corpo le metabolizzi meglio, evitando l’accumulo di grassi e i picchi di zucchero. La colazione è solitamente il pasto più importante.
Consumano molti legumi. Tutte le popolazioni delle zone blu hanno una dieta semivegetariana. Il 95% delle calorie proviene da vegetali e solo il 5% da prodotti animali. I fagioli, compresi le fave, la soia e le lenticchie, sono la pietra miliare della maggior parte delle diete dei centenari. La carne, soprattutto quella di maiale, viene consumata in media solo cinque volte al mese». Le diete delle zone blu sono anche ricche di noci, mandorle, pistacchi, nocciole e anacardi o altri tipi di semi simili.
Bevono (moderatamente) vino ed evitano il tabacco. Gli abitanti di tutte le zone blu bevono alcolici con moderazione e regolarità. I bevitori moderati sopravvivono ai non bevitori. Il trucco e bere 1-2 bicchieri al giorno.
Coltivano il senso di appartenenza. La quasi totalità dei centenari studiati ha un qualche tipo di fede. La confessione non sembra avere importanza. Le ricerche dimostrano che frequentare i servizi religiosi quattro volte al mese aggiunge 4-14 anni di aspettativa di vita.
Hanno relazioni affettive significative. I centenari nelle zone blu mettono la famiglia al primo posto. Ciò significa mantenere i genitori e i nonni anziani nelle vicinanze o in casa. Si impegnano con un partner (cosa che può aggiungere fino a 3 anni di aspettativa di vita) e investono nei loro figli tempo e amore.
Vivono in comunità che favoriscono comportamenti sani. «Le persone più longeve al mondo hanno scelto, o sono nate, in circoli sociali che sostengono comportamenti sani; gli abitanti di Okinawa creano “moais”, gruppi di cinque amici che si impegnano l’uno con l’altro per tutta la vita.
Per vivere (bene) fino a 100 anni o più «bisogna aver vinto la lotteria genetica ». Ma anche chi non ha geni fuori dall’ordinario può vivere fino a 90 anni rimanendo relativamente in forma, se adotta gli stili di vita delle zone blu. A cominciare dall’alimentazione. «Secondo alcune ricerche — sintetizza il Washington Post —, la genetica incide per circa il 25% sulla durata della vita di una persona, mentre la dieta, l’ambiente, l’esercizio fisico e altri fattori legati allo stile di vita costituiscono il resto. Gli studi dimostrano che anche se si inizia a migliorare la propria dieta solo dopo la mezza età, si può comunque aggiungere un decennio o più alla propria aspettativa di vita».
Centenari a Dorgali
Nel nostro lavoro sulla longevità abbiamo chiesto aiuto all'ufficio anagrafe e gentilmente l'impiegata ci ha fornito i seguenti dati. Dati ufficiali dell’anagrafe comune di Dorgali di Gennaio 2023. Gli ultracentenari nel comune di Dorgali a gennaio 2023 erano ben cinque e andavano dalla più “piccola” Carta Giovanna Antonia di 101 anni, seguita da Fancello Vincenza di 102 anni, seguita da Piras Rosaria di 102, seguita da Mele Maddalena di 103 anni ed infine la più anziana Loi Marianna di 105 anni.
Loi Marianna 21/02/1918 105 anni
Mele Maddalena 25/11/1920 103 anni
Piras Rosaria 01/05/1921 102 anni
Fancello Vincenza 20/05/1921 102 anni
C. Giovanna Antonia 24/06/1922 101 anni
I precentenari :
Fancello Caterina 04/01/1924 99 anni
Caddeo Angelina 07/01/1924 99 anni
Deserra Francesca 10/03/1924 99 anni
Spanu Giovanna 22/05/1924 99 anni
Fancello Sebastiana 30/07/1925 98 anni
Cambedda Efisia 08/08/1925 98 anni
Boeddu M.Lucia 28/09/1925 98 anni
Dettori Serafina 30/09/1925 98 anni
Sotgia Pietro 28/11/1925 98 anni
Spanu Serafina 29/03/1926 97 anni
U.Bacchitta Maddalena 23/05/1926 97 anni
Deiana Giovanna A. 13/06/1926 97 anni
Sagheddu Maria 13/08/1926 97 anni
Fronteddu Teresa 23/09/1926 97 anni
Loi Maria Antonia 05/10/1926 97 anni
Vacca Antioca Michela 11/10/1926 97 anni
Sale Agostina 10/11/1926 97 anni
*Purtroppo, in pochi mesi, sono venuti a mancare tre concittadini che avevano raggiunto il traguardo dei 100 anni: tziu Tottoi Anzellu, tzia Marianna Loi e tzia Antona Carta (Senette).
Centenari a Perdasdefogu
Il paese, insieme a quelli di Arzana e Villagrande Strisaili, della zona ogliastrina, vanta numerosi casi di longevità, con un numero elevato di ultranovantenni. Infatti la famiglia più longeva al mondo si trova in questo paesino di 1740 abitanti, si tratta della famiglia Melis, i cui componenti raggiungono un totale di 828 anni. Grazie anche alla sorella Claudia Melis è stato ottenuto il record mondiale, infatti nel 2014 ha compiuto 101 anni. Poi nel 2022 si è aggiunto un altro centenario alla famiglia, ottenendo così un nuovo record mondiale per la famiglia più longeva d'Italia.