L'intervista

di A. Candiani 2C, F. Colombo 2D, F. Ossola 2D

Non poteva mancare in questa Edizione Speciale un intervista conoscitiva del nostro Dirigente Scolastico Leonardo Mangiaracina che, dal settembre 2019, guida con impegno il nostro istituto comprensivo. E' stato emozionante e molto singolare aver avuto la possibilità di conoscerlo meglio, anche nella sua sfera privata.

Fabio: Buongiorno Dirigente, grazie per questa opportunità.

Dirigente: Buongiorno a Voi, accomodatevi. Sono contento di fare questa intervista.

Alessia: Prima domanda: perché ha scelto di svolgere questa professione?

Dirigente: Sono stato per circa 18 anni insegnante di Discipline Meccaniche e Tecnologiche ed ho osservato molto il lavoro del mio dirigente. Questo mi ha motivato ad intraprendere il percorso per diventare preside con l'obiettivo di cambiare la scuola.

Alessia: Da quanti anni svolge questa carica?

Dirigente: Da due anni, esattamente da settembre 2019.

Fabio: Come gestisce i problemi quotidiani della scuola?

Dirigente: Cerco di suddividere le mansioni tra questioni importanti, come ad esempio la sostituzione dei docenti, e secondarie, come la soluzione di ostacoli quotidiani ad esempio la sostituzione della carte nelle diverse sedi, cercando di risolvere al meglio tutte le problematiche.

Francesca: Cosa avrebbe pensato di fare da piccolo?

Dirigente: Sognavo di diventare ingegnere navale. In parte ho realizzato questo sogno intraprendendo, però, la carriera di ingegnere meccanico e lavorando per cinque anni per la Fiat. In seguito ho scelto di intraprendere la carriera scolastica perché tra il creare ingranaggi e formare le persone ho ritenuto fosse più importante quest'ultima.

Francesca: Come potrebbe migliorare la nostra scuola?

Dirigente: Facendo in modo di renderla una seconda casa per tutti, studenti, insegnanti e collaboratori.

Alessia: Quali erano le sue materie preferite da studente?

Dirigente: Matematica, Scienze, Fisica, Biologia e Chimica... in sintesi le materie di ambito scientifico-matematico.

Alessia: Quanto tempo dedicava allo studio e quanto ai suoi hobby?

Dirigente: Ho cercato di dedicare lo stesso tempo ad entrambe le cose. Nel mio paese di nascita, in realtà, non c'erano molti centri sportivi e quindi si giocava a calcio per strada.

Fabio: Qual è la sua squadra del cuore?

Dirigente: Non sono un fan sfegatato del calcio ma simpatizzo la Juventus. Preferisco i motori, per quanto riguarda il settore automobilistico tifo per la Ferrari mentre per il motociclismo la Ducati.

Francesca: Quali erano i suoi sogni da ragazzo?

Dirigente: Credo i sogni di tutti, avere una famiglia, riuscire ad affermarmi nel lavoro e dare il mio contributo alla comunità.

Fabio: Da ragazzo ha vissuto personalmente o ha assistito ad episodi di bullismo?

Dirigente: Non ho mai provato sulla mia pelle atti di bullismo ma, nel paese in cui vivevo da ragazzo, ho assistito a tali episodi ai danni delle persone più deboli. Ho sempre scelto di difendere quest'ultimi. Ritengo che il bullismo sia un comportamento animalesco che non si addice agli esseri umani. Dove siete seduti voi, in questi mesi di lavoro, ho accolto molti genitori che denunciavano atti di bullismo nei confronti dei loro figli ed anche tanti bulli con i quali ho cercato di ragionare.

Francesca: Qual è l'augurio per il prossimo anno?

Dirigente: Spero che il virus del Covid-19 venga debellato definitivamente e che tutto ritorni alla normalità.

Alessia, Fabio e Francesca: l'intervista è finita. La ringraziamo e le auguriamo buona giornata.

Dirigente: Grazie a voi, spero di vedere presto un buon articolo.