Abbiamo affrontato un percorso abbastanza impegnativo, tra studi e ricerche . Ne abbiamo parlato molto in tante materie, ma soprattutto in italiano. Abbiamo anche seguito un progetto di nome “cuori connessi”, abbiamo discusso e tratto le nostre considerazioni che abbiamo inserito in un video da noi elaborato. Questo percorso ci ha portati alla maturazione, soprattutto a livello di consapevolezza, di quelli che sono i problemi di noi ragazzi in rapporto al cyberbullismo, problemi attuali che molti dei nostri coetanei stanno cercando di affrontare. Ci siamo immedesimati in alcune delle loro storie e testimonianze, siamo riusciti a cogliere i loro sentimenti e le loro reazioni davanti a un’ingiustizia del genere.

È stato un percorso che è stato sicuramente utile. E avremmo molto piacere se progetti del genere fossero più valorizzati.

Francesco De Fazio, Alessia Altomuro, Giorgia La Rocca, Giuseppe Picca, Gianluca Allegretta.

9 febbraio 2021, Giornata contro il bullismo e cyberbullismo.

Le classi seconde della Scuola Secondaria di I grado “G. S. Poli” hanno riflettuto sulle loro esperienze e attraverso un questionario tra gli alunni delle classi seconde hanno indagato cosa ne pensano e sanno sul fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. Il questionario è stato creato con il contributo di tutte le classi ma è stato realizzato della classe II E. Vediamo insieme i risultati complessivi grazie alle analisi fatte dagli studenti.

In generale:

• la forma di bullismo che spaventa di più è quello fisico e si sottovaluta il potere di quello psicologico;

• solo una minoranza ha assistito ad atti di bullismo, ma la maggioranza ritiene che la reazione più spontanea sia quella di rimanere indifferenti per paura di essere coinvolti;

• la maggioranza degli alunni in caso di grave difficoltà per altri, soprattutto , si rivolgerebbe ai genitori e ai docenti;

• il bullismo sarebbe più diffuso nei gruppi classe perchè il bullo, come tutti i ragazzi, trascorre molto tempo a scuola e ha bisogno di mostrare la propria superiorità mettendo in ridicolo i difetti altrui,

• nel cyberbullismo gli studenti sembrano più disponibili ad intervenire in caso di sticker o video inadatti ed offensivi, mentre sono più indifferenti all’uso di linguaggio offensivo e volgare.

Che cosa si può ricavare da questo monitoraggio dei compagni di seconda? Hanno mostrato un grande interesse per l’argomento ma anche la difficoltà a reagire per difendere se stessi o gli altri, o per timore o per inesperienza. Bisogna ripartire da questo, allora!