Presentazione progetto
Attività scolastiche
Attività extra-scolastiche
Raccolta foto e video
Il progetto RSC e il territorio
Cartella città su Drive (modificabile solo con credenziali cittadine)
La città di Reggio Calabria ha aderito alla nuova triennalità (2017-2020) del ‘Progetto nazionale per l’inclusione e l’integrazione dei bambini rom, sinti e caminanti’ - PON INCLUSIONE FSE 2014-2020 - avviando di fatto le attività scolastiche ed extra-scolastiche nell’annualità 2018-2019. La pregressa esperienza maturata nella fase sperimentale del progetto ha consentito di poter ripristinare i rapporti consolidati con l’Istituto Comprensivo ‘Radice Alighieri’, scuola target dal 2013, e con le famiglie rom stanziate nel quartiere Arghillà, periferia estrema di Reggio Calabria.
Il target del progetto è costituito da rom reggini che vivono, per la maggioranza, in case di edilizia pubblica situate nel territorio di Arghillà nord. Il quartiere si presenta come un agglomerato di edifici, privo di servizi, spazi verdi e collegamenti al centro della città ed è l’esito di politiche locali che, a partire dagli anni Ottanta, hanno avviato una concentrazione delle famiglie rom in questa zona attraverso l’assegnazione di alloggi di edilizia pubblica. La comunità presente nel territorio di Reggio Calabria può essere annoverata all'interno dei cosiddetti 'rom meridionali', cittadini italiani, di antico insediamento nel sud Italia.
I minori coinvolti frequentano l’I.C. ‘Radice Alighieri’ che è stato, dall’inizio, sede del progetto in quanto presenta la maggiore concentrazione di bambini rom; attualmente un target di 80 minori sono coinvolti nelle attività scolastiche del progetto e seguiti dal team degli operatori anche nei loro contesti di vita.
A partire dall’anno scolastico 2019-2020 le azioni sono state indirizzate alla strutturazione delle attività laboratoriali e formative. Particolare attenzione è stata dedicata al metodo del Cooperative Learning e alle tecniche di gestione della classe; i docenti hanno potuto sperimentare e/o consolidare non solo gli strumenti didattici di questa metodologia ma anche un paradigma pedagogico che favorisce i processi di inclusione all’interno del gruppo-classe. Similmente, l’offerta laboratoriale è stata sviluppata in maniera variegata ricorrendo a diverse tipologie di percorsi che, pur essendo tutti incentrati sulla narrazione, sviluppano differenti linguaggi espressivi.
Il progetto rappresenta per il contesto cittadino una risorsa, incrementando l’efficacia di una micro-rete locale costituita da tutte quelle realtà già impegnate nel contrastare la dispersione scolastica e l'esclusione sociale di minori e adolescenti a rischio. Un particolare elemento di forza, in tal senso, è stato il costante rapporto con il centro diurno del quartiere Arghillà nord, gestito dall’Associazione “Il Tralcio”, con l’obiettivo di rinforzare i presidi presenti all'interno del territorio. In generale, tutti gli interventi promossi nell'ambito del progetto sono stati gestiti attraverso una metodologia di lavoro fondata sull'integrazione inter-professionale.
In una prospettiva di interscambio cittadino sono state, inoltre, organizzate attività estive che hanno coinvolto i bambini target delle città di Reggio Calabria e Messina, attraverso l’organizzazione di eventi ludici e culturali in comune svolti nei due territori presso enti quali musei, associazioni e centri aggregativi.
Il progetto nazionale offre in un territorio così complesso un supporto integrativo a misure strutturali che devono andare nella direzione di un miglioramento delle condizioni di vita delle famiglie rom, trasformando ‘Arghillà nord’ da periferia degradata a 'centro' di una nuova socialità.
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