Nella classe IB della Scuola secondaria di primo grado Carlotta Aschieri è stata realizzata un’attività di riciclo e riuso di materiale di scarto per la creazione di un modellino di città ideale e sostenibile, appunto “La città che vorrei”.
Il progetto “La città che vorrei”, ha come punto di partenza l'entusiasmo e l'impegno che i ragazzi mettono nel fare e nell’utilizzare materiali di riciclo e di uso comune. La chiave di lettura è quindi da ricercare nelle opportunità di inclusione, integrazione sociale e cooperazione tra tutti i ragazzi coinvolti.
Partendo dalla tematica del riciclo, si è pensato di proporre la costruzione di una città ecosostenibile, utilizzando materiali come bottiglie, tappi, cartoni, rotoli di carta, bottigliette ecc.. per
costruire degli edifici ed elementi che si ritrovano nel territorio dove abitiamo, personalizzandole e decorandole.
I ragazzi e le ragazze della classe 1B hanno avuto così modo di collaborare in piccoli gruppi creando elementi da materiale di scarto.
Una volta che ogni gruppo ha realizzato il “suo pezzo”, il tutto è stato assemblato in un’unica grande città, “la città che vorrei..”.
Al termine dell’attività pratica i ragazzi hanno svolto un elaborato scritto con le loro riflessioni, sul
tema della città sostenibile e sul lavoro svolto.
Ecco alcuni pensieri:
“La mia città ideale dovrebbe essere piena di alberi, erba, fiori, ma anche animali. Nella mia città non ci sarebbero allevamenti intensivi, ma solo all’aperto.” (Vittoria)
“Nella mia città ideale vorrei che ci fossero molti spazi verdi, vorrei che gli ospedali avessero pale eoliche e pannelli solari sui loro tetti. Vorrei che ci fossero degli osservatori per trovare nuovi pianeti con combustibili meno inquinanti e meno costosi.” (Daniele)
“Nella mia città sostenibile vorrei macchine non inquinanti, case con pannelli solari per accumulare energia.” (Noemi)
“La mia città sostenibile ideale sarebbe tutta verde, piena di vegetazione con tanti centri sportivi. “(Tommaso).
“La mia città la vorrei tutta sostenibile, dove le fabbriche depurano tutto il vapore che emettono nell’aria, dove tutte le confezioni di cibo saranno biodegradabili e anche l’acqua verrà purificata e riutilizzata. “ (Alice).
“La mia città ideale sostenibile dovrebbe avere tanti spazi verdi, le case dovrebbero avere tutte i pannelli solari e sfruttare le energie sostenibili. Le auto dovrebbero essere alimentate con sostanze riutilizzabili. Non ci dovrebbero essere allevamenti intensivi ma gli animali dovrebbero essere solo allevati a terra. Le energie per gli ospedali saranno ricavate dal pale eoliche e pannelli solari.”(Camilla)
“La mia città sostenibile è formata da molti edifici utili per la vita quotidiana ad esempio: la scuola, la fattoria, l’ospedale e le case. Verranno utilizzate le risorse della terra, e sui tetti pannelli solari.
Le uniche macchine sono quelle elettriche e si usano maggiormente biciclette e monopattini. Sulle montagne ci sono le pale eoliche che sfruttano l’energia eolica del vento.”(Lia).