Il giorno 21 novembre siamo andati alla Scala di Milano a vedere l’opera “Il Piccolo Principe” tratta dal libro scritto da Antoine De Saint-Exupéry.
Entrati al teatro ci siamo accomodati nella platea in attesa di vedere la rappresentazione.
Ad un certo punto si sono abbassate le luci ed è entrato il coro delle Voci Bianche che accompagnava i personaggi che cantavano la storia.
Un bambino è intento a disegnare; quando mostra il disegno ai genitori,riceve una delusione perchè non capiscono quello che lui ha rappresentato. A volte gli adulti non capiscono le fantasie dei bambini, mettono da parte l’aspetto più giocoso e creativo pensando che non possa essere utile.
Il nostro disegnatore incompreso da adulto diventa un aviatore, un pilota in cerca di avventure.
Un giorno,mentre sorvola il deserto del Sahara, un guasto lo costringe ad atterrare.
Mentre cerca di riparare l'aeroplano, sbuca tra le dune un bambino con i capelli biondi, avvolto in una sciarpa gialla,è il Piccolo Principe il protagonista della nostra storia.
Inizia quindi un dialogo tra l’adulto e il bambino.
Il Piccolo Principe racconta la sua storia. Anche lui è sceso dal cielo: viene dall’ asteroide B-12, dove vive insieme alla sua bellissima rosa che accudisce con amore.
Il Piccolo Principe comincia a provare il desiderio di visitare altri pianeti e conoscere gli uomini e le loro abitudini.
Un giorno arriva su un asteroide dove vive un re a cui piace comandare perchè lo fa sentire davvero importante e pensa di avere il potere e il controllo di tutto e tutti.
Il Piccolo Principe, sempre più perplesso, riprende il volo.
Arriva su un altro pianeta che è abitato da un Uomo d’Affari impegnato in interminabili conteggi: per accumulare più ricchezze di tutti è diventato un compratore di stelle.
Il Piccolo Principe gli fa notare che non basta possedere tante cose ma bisogna prendersene cura.
Arriva poi in un roseto e si rende conto che la sua non è l’unica rosa che esista.
In quel momento si fa avanti una Volpe, personaggio che vuol fare capire l’importanza dell’amicizia e del prendersi cura dell’altro, del dedicargli tempo e attenzioni.
A un certo punto il bambino sente la nostalgia del suo asteroide e della sua rosa.
Con l’aiuto del Serpente Giallo e del suo veleno, il bambino può viaggiare più in fretta. Il rettile avvolge il Piccolo Principe tra le sue spire e così prende il volo.
“È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante”
“Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.”