Workshop 3

Percorsi (a)tipici di acquisizione linguistica: prospettive mono- e plurilingui

Socie proponenti

Anna De Meo (Università degli Studi di Napoli “L'Orientale”), Gloria Gagliardi (Alma Mater Studiorum - Università di Bologna), Marta Maffia (Università degli Studi di Napoli “L'Orientale”), Alice Suozzi (Università Ca' Foscari Venezia), Francesca Volpato (Università Ca' Foscari Venezia)

Descrizione del Workshop

Negli ultimi decenni la comunità scientifica ha riservato un interesse crescente alle prime fasi dello sviluppo linguistico. Questa finestra chiave del neurosviluppo è stata esplorata da diverse prospettive, sia formali sia funzionaliste: numerosi studi dedicati all’acquisizione linguistica in condizioni di sviluppo tipico e in contesto monolingue hanno toccato temi tra cui l’emergere delle abilità formali (fonetico-fonologiche, morfologiche, sintattiche) nella competenza linguistica del bambino, la struttura e la composizione del primo Vocabolario, la maturazione delle abilità pragmatiche e narrative, lo sviluppo della capacità di intention-reading nell’interazione e il ruolo giocato dal gesto in ontogenesi. In anni più recenti, il crescente numero di ricerche dedicate a popolazioni cliniche ha favorito l’affiorare di tematiche inedite e nuovi bisogni, che hanno acquisito crescente rilevanza: tra di essi, a titolo di esempio, l’interesse verso la relazione tra competenza linguistica e altre facoltà cognitive (soprattutto memoria, funzioni esecutive e Teoria della Mente), e la necessità di sviluppare e standardizzare strumenti per la valutazione della competenza linguistica e comunicativa, in tutte le sue componenti, nonché la necessità di raccogliere (e condividere) dati normativi per le popolazioni di interesse. È sempre più urgente, inoltre, l’esigenza di strumenti valutativi e di riferimenti normativi che possano essere applicati non solo a parlanti delle lingue maggioritarie/standard.

Un altro aspetto dell’acquisizione che si è imposto all’attenzione di studiosi e studiose, infatti, riguarda il numero e le caratteristiche tipologiche delle lingue a cui il bambino è esposto durante le prime fasi della sua crescita. Accanto ai lavori sullo sviluppo linguistico tipico e atipico in contesto monolingue, si sono dunque moltiplicate le ricerche su popolazioni bi- e/o plurilingui. Queste ultime, in particolare, si prestano non solo all’esplorazione dei temi più “classici”, per così dire, tra cui spiccano quelli precedentemente elencati e cui si aggiungono l’osservazione dei fenomeni di interferenza cross-linguistica e delle dinamiche di contatto, ma aprono la ricerca ad ambiti di indagine diversi e interdisciplinari. Particolarmente interessante, nel panorama odierno, è riuscire a stabilire i confini tra deficit linguistici imputabili a disturbi del neurosviluppo e fragilità linguistiche legate a un input verbale impoverito (per esempio nei casi di bilinguismo sottrattivo), nonché il ruolo giocato dall’esposizione linguistica plurilingue e da altre variabili di natura sociolinguistica, in particolare in contesto migratorio.

Favorite da questo articolato quadro teorico e dai risultati degli studi sperimentali sia in prospettiva monolingue sia plurilingue, riflessioni sempre più approfondite sui concetti di “tipico” e “atipico”, hanno portato a un parziale ripensamento di queste categorie “nette” e alla proposta di approcci che preferiscono, piuttosto, descrivere la tipicità come uno spettro, un continuum di condizioni, e definire i disturbi in chiave dimensionale, piuttosto che categoriale.

Il workshop si propone pertanto di esplorare a tutto tondo il tema dell’acquisizione linguistica, con particolare attenzione all’età prescolare e alla primissima età scolare. Saranno bene accetti contributi che indaghino l’acquisizione delle lingue storico-naturali in condizioni di sviluppo cognitivo e comunicativo tipico oppure in presenza di disturbi del neurosviluppo, in contesti sia mono- sia plurilingui, inclusi i contesti di bilinguismo bimodale.

 Possibili declinazioni del tema, senza pretesa di esaustività, sono:

- Acquisizione di specifici elementi e strutture linguistiche (a livello fonetico/fonologico, morfologico, sintattico), anche in prospettiva contrastiva.

- Sviluppo delle abilità pragmatiche, testuali e narrative (e loro valutazione).

- Fenomeni di interferenza (tra L1, L2, … Ln) nelle prime fasi dell’acquisizione linguistica.

- Relazione tra competenza linguistica e altre facoltà cognitive (in particolare memoria e funzioni esecutive).

- Costruzione e/o validazione di prove standardizzate per la valutazione della competenza linguistica e comunicativa, in ogni sua componente, anche in prospettiva plurilingue.

- Confine tra difficoltà linguistiche dovute a disturbi del neurosviluppo e fragilità linguistiche attribuibili a input impoverito in caso di bi- o plurilinguismo.

- Impatto di fattori sociolinguistici su condizioni di sviluppo atipico in contesto migratorio.

- Sviluppo linguistico tipico/atipico: questioni terminologiche e confini categoriali.

Relatore invitato

Andrea Marini (Università degli Studi di Udine)

Comitato Scientifico

Anna Cardinaletti (Università Ca' Foscari Venezia), Anna De Meo (Università degli Studi di Napoli “L'Orientale”), Maria Elena Favilla (Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia), Gloria Gagliardi (Alma Mater Studiorum - Università di Bologna), Marta Maffia (Università degli Studi di Napoli “L'Orientale”), Alice Suozzi (Università Ca' Foscari Venezia), Francesca Volpato (Università Ca' Foscari Venezia)

Lingua del workshop

Italiano

Proposte di comunicazione

Le proposte di comunicazione – in lingua italiana – devono avere una lunghezza massima di 4.000 battute, escluse bibliografia, tabelle, figure ed esempi.

Le proposte devono essere inviate entro il 21 febbraio 2025 3 marzo 2025 all’indirizzo percorsiatipiciworkshop@gmail.com, scrivendo nell’oggetto dell’e-mail “Proposta contributo workshop”. Le proposte di comunicazione devono essere allegate alla mail in formato .doc o .pdf e completamente anonimizzate. Nel testo dell’e-mail devono essere riportate le seguenti informazioni: titolo del contributo, nome, affiliazione e indirizzi e-mail di tutti/e gli/le autori/autrici, che verranno utilizzati per le comunicazioni relative al workshop. Le proposte di comunicazione dovranno fornire informazioni relative a: (i) domande di ricerca; (ii) metodo di analisi; (iii) eventuale orientamento teorico di riferimento; (iv) dati e analisi; (v) risultati (anche attesi); (vi) bibliografia. Ciascuna proposta sarà sottoposta a doppia revisione anonima. Il Comitato Scientifico notificherà agli autori l’esito della valutazione della loro proposta entro il 31 marzo 2025.

Si ricorda che i relatori e le relatrici al momento d’inizio del congresso dovranno essere in regola con il pagamento delle quote associative della SLI.

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