“Grammaticalization is the study of grammatical forms, however defined, viewed not as static objects but as entities undergoing change.” (Paul J. Hopper & Elizabeth Closs Traugott, Grammaticalization. Second edition, Cambridge, Cambridge University Press, 2012, p. 18). Se, da un lato, questa definizione generale può essere ritenuta largamente accettabile, dall’altro, la nozione di grammaticalizzazione si è arricchita nel corso del tempo di molti elementi definitori, tali che essa è oggi lungi dall'essere un concetto uniforme.
L’aumento e l’ampiamento delle ricerche sulla grammaticalizzazione, anche in ambiti lontani da quelli tradizionali (per es. acquisizione linguistica o linguaggio patologico), non solo ha prodotto nuovi contributi sia teorici sia metodologici, ma ha anche portato a riconsiderare le proprietà stesse del processo. I nuovi domini di applicazione sollecitano riflessioni su numerose questioni: sul modello implicito o esplicito di grammatica, sull’inclusione vs. esclusione dei fenomeni sintattici e discorsivi-pragmatici, su se sia meglio considerare anziché morfemi o parole isolate Costruzioni, e così via.
Un elemento che è emerso con importanza crescente è quanto sia rilevante il tipo di dati da analizzare, la modalità di comunicazione in cui sono espressi (parlati, scritti, segnati) e/o la loro appartenenza a livelli diversi dal punto di vista diafasico o diastratico. La sempre più frequente considerazione di prospettive sociolinguistiche e variazioniste ha, infine, portato ad una maggiore integrazione del rapporto tra un tipico fenomeno di linguistica interna come la grammaticalizzazione e la linguistica esterna.
Di estrema rilevanza sono, infine, gli studi sincronici che hanno fatto della grammaticalizzazione un concetto essenziale e che hanno inciso, inevitabilmente, sugli elementi definitori del processo e sul suo status categoriale (linguistico? cognitivo?). Insomma, la nozione di grammaticalizzazione copre oggi un’ampissima gamma di questioni che vanno aldilà dei fenomeni inizialmente indagati dagli studi diacronici tradizionali e interessa questioni teoriche di interesse per la linguistica nel suo complesso.
Il Congresso che qui presentiamo è interessato a raccogliere contributi che propongano analisi teoricamente consapevoli, ed empiricamente fondate sulle principali aree di interesse nell’ambito degli studi sulla grammaticalizzazione. Lo scopo principale è, infatti, quello di creare un’occasione di autentico scambio scientifico, che non escluda nessuno dei problemi tradizionali e nuovi legati alla grammaticalizzazione.
Teoria e metodi della grammaticalizzazione
• Il rapporto con i modelli teorici
La grammaticalizzazione e i confini della nozione di grammatica: quale grammatica per la grammaticalizzazione?
La grammaticalizzazione nel dibattito tra quadri teorici formalisti e funzionalisti
Grammaticalizzazione e universali linguistici: grammaticalization paths come pattern ‘odologici’ universali?
Grammaticalizzazione e contatto fra lingue: processi graduali o exaptations?
Grammaticalizzazione e Construction Grammar: approcci compatibili?
Grammaticalizzazione e variabili sociolinguistiche: che ruolo giocano diafasia e diastratia?
Grammaticalizzazione e modalità di comunicazione: parlato, scritto, segnato, CMC.
• Grammaticalizzazione e altri processi di mutamento: delimitazione reciproca
Grammaticalizzazione e lessicalizzazione, grammaticalizzazione e pragmaticalizzazione, grammaticalizzazione e costruzionalizzazione, grammaticalizzazione e rianalisi, grammaticalizzazione e cooptazione, grammaticalizzazione e morfologizzazione, …
• Quali e quanti dati per la grammaticalizzazione?
Grammaticalizzazione e architettura sociolinguistica dei repertori: la grammaticalizzazione nei diasistemi
Grammaticalizzazione e dati acquisizionali: un confronto tra processi
Grammaticalizzazione e dati da patologie del linguaggio: percorsi di degrammaticalizzazione?
Grammaticalizzazione e corpus linguistics: aspetti qualitativi e quantitativi nella raccolta dei dati
Grammaticalizzazione e trattamento automatico del linguaggio
Caratteristiche della grammaticalizzazione
• Grammaticalizzazione e percorsi di mutamento
Concreto > astratto, lessicale > relazionale, oggettivo > soggettivo > intersoggettivo, …
• Grammaticalizzazione e direzionalità del mutamento
Processi di grammaticalizzazione unidirezionali, bidirezionali o ciclici
• Grammaticalizzazione e gradualità del mutamento
Fasi successive del mutamento e fattori in gioco, per es. ruolo del contesto, della frequenza, del contatto, …
• Grammaticalizzazione e ritmo del mutamento
Ambiti o fenomeni grammaticali che si rinnovano più velocemente e frequentemente di altri, ambiti (e fenomeni) che tendono a essere più stabili nel tempo: ragioni, ipotesi, previsioni
Grammaticalizzazione all’interfaccia tra livelli di analisi
• Grammaticalizzazione e fonetica e fonologia
Correlati segmentali e prosodici della grammaticalizzazione
Grammaticalizzazione e tipologia prosodica
• Grammaticalizzazione e morfologia
Grammaticalizzazione e autonomia della morfologia, morfomi nei processi di grammaticalizzazione …
• Grammaticalizzazione e morfosintassi
Grammaticalizzazione e cambio di status morfosintattico (ausiliarizzazione, nascita di adposizioni e complementatori, cicli di Jespersen…)
Grammaticalizzazione e marcatezza morfosintattica
• Grammaticalizzazione e discorso
Processi che danno luogo all’emergere di segnali discorsivi
Processi che danno luogo all’emergere di connettivi
Si ricorda che relatrici e relatori al momento d’inizio del congresso dovranno essere socie e soci regolari della SLI.
Le proposte dovranno avere una lunghezza compresa fra i 3.000 e i 4.000 caratteri, esclusa la bibliografia, e dovranno essere inviate entro il 21 febbraio 2025 3 marzo 2025 all’indirizzo mail congressosli2025@univaq.it sia in formato .doc che in formato .pdf anonimizzato, specificando la modalità di presentazione del contributo (comunicazione orale o poster).
Il testo dovrà avere le seguenti caratteristiche:
• Times New Roman 12
• Interlinea 1,5
• Margini: superiore 2,5, inferiore 2, destro 2, sinistro 2
• Giustificato
E dovrà avere la seguente struttura:
Titolo
testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo
Per i dati si dovrà seguire lo schema (interlinea singola):
(1) dato
glossa
‘traduzione’
I riferimenti bibliografici dovranno trovarsi in fondo al documento e contenere i riferimenti completi di tutte le opere citate all’interno del testo, e solo quelle. I riferimenti bibliografici dovranno essere riportati in ordine alfabetico. Le opere di uno stesso autore saranno da ordinare cronologicamente; nel caso di più riferimenti per uno stesso autore nel medesimo anno, queste saranno da identificare, di seguito all’anno di pubblicazione, con le lettere ‘a’, ‘b’, ‘c’ ecc. Per quanto riguarda le diciture “a cura di” e simili, nonché la città di edizione della pubblicazione, si chiede di utilizzare la lingua in cui è scritta la proposta. Per opere scritte in lingue ritenute meno conosciute e accessibili (cfr. Haga 1998; Plungian 2000) è possibile dare la traduzione (e l’eventuale traslitterazione) come indicato di seguito.
Monografia
Banfi, Emanuele & Grandi, Nicola. 2003. Lingue d’Europa. Elementi di storia e di tipologia linguistica. Roma: Carocci.
Croft, William. 2003. Typology and universals. 2a ed. Cambridge: Cambridge University Press.
Haga, Yasushi. 1998. Nihongo no Shakai Shinri [La psicologia sociale in giapponese]. Tokyo: Ningen no Kagaku Sha.
Plungian, Vladimir A. (Плунгян, Владимир А.) 2000. Obščaja morfologija: Vvedenie v problematiku (Общая морфология: Введение в проблематику) [Morfologia generale: introduzione ai problemi]. Mosca: URSS.
Curatela
Ferreri, Silvana (a cura di). 2012. Lessico e lessicologia. Atti del XLIV Congresso Internazionale della Società di Linguistica Italiana (SLI), Viterbo, 27-29 settembre 2010. Roma: Bulzoni.
Lahiri, Aditi (a cura di). 2000. Analogy, leveling, markedness: Principles of change in phonology and morphology (Trends in Linguistics 127). Berlino: Mouton de Gruyter.
Renzi, Lorenzo & Salvi, Giampaolo & Cardinaletti, Anna (a cura di). 2001. Grande grammatica italiana di consultazione, vol. I, 2a ed. Bologna: Il Mulino.
Shopen, Timothy (a cura di). 1985. Language typology and syntactic description, vol. III. Cambridge: Cambridge University Press.
Articolo in rivista
Coseriu, Eugenio. 1964. Pour une sémantique diachronique structurale. Travaux de linguistique et de littérature 2(1). 139–186.
Johnson, Kyle & Baker, Mark & Roberts, Ian. 1989. Passive arguments raised. Linguistic Inquiry 20. 219–251.
van Gelderen, Elly. 2015. The copula cycle. Lingue e linguaggio 14(2). 287–301.
Contributo in curatela
Comrie, Bernard. 1993. La famiglia linguistica indoeuropea: prospettive genetiche e tipologiche. In Giacalone Ramat, Anna & Ramat, Paolo (a cura di), Le lingue indoeuropee, 95–121. Bologna: Il Mulino.
Greenberg, Joseph H. 1963. Some universals of grammar with particular reference to the order of meaningful elements. In Greenberg, Joseph H. (a cura di), Universals of language, 73–113. Cambridge: The MIT Press.
Rissanen, Matti. 1999. Syntax. In Lass, Roger (a cura di), Cambridge history of the English language, vol. III, 187–331. Cambridge: Cambridge University Press.
Contributo in atti di convegno
Berruto, Gaetano. 1981. Significato delle parole e comprensione: dalla parte del ricevente. In Albano Leoni, Federico & De Blasi, Nicola (a cura di), Lessico e semantica. Atti del XII Congresso Internazionale della Società di Linguistica Italiana (SLI), Sorrento, 19-21 maggio 1978, 223–242. Roma: Bulzoni.
Chiari, Isabella & De Mauro, Tullio. 2014. The New Basic Vocabulary of Italian as a linguistic resource. In Basili, Roberto & Lenci, Alessandro & Magnini, Bernardo (a cura di), Proceedings of the First Italian Conference on Computational Linguistics (CLiC-it 2014), 113-116. Pisa: Pisa University Press.
Ferrone, Lorenzo & Zanzotto, Fabio Massimo. 2014. Towards syntax-aware compositional distributional semantic models. In Proceedings of the 25th International Conference on Computational Linguistics (COLING 2014), 721–730.
Tesi di dottorato
Yu, Alan C. L. 2003. The morphology and phonology of infixation. Berkeley: University of California. (Tesi di dottorato.)
Articolo da sito web
Native Languages of the Americas. 1998–2014. Vocabulary in Native American languages: Salish words. (http://www.native-languages.org/salish_words.htm) (Consultato il 26.07.2016.)
Lavoro non pubblicato
Filppula, Markku. 2013. Areal and typological distributions of features as evidence for language contacts in Western Europe. (Paper presented at the conference of the Societas Linguistica Europaea, Split, 18–21 September 2013.)
Kiparsky, Paul. 1987. Morphology and grammatical relations. (Manuscript, Stanford University.)