GISCEL
Nell’ambito dell’educazione linguistica democratica l’errore ha da sempre una posizione centrale, non tanto come oggetto di correzione fine a sé stessa, ma come elemento utile per l’educazione linguistica stessa, per consentire all’insegnante di cogliere lo stato delle cose nella competenza linguistico-comunicativa di chi apprende, di rilevare eventuali punti di sviluppo della competenza su cui si rende necessario fornire un feedback all’apprendente e impostare un lavoro didattico atto a rompere l’equilibro precario in cui si trova la competenza per spingerla verso un nuovo stadio evolutivo. Allo stesso tempo l’errore è fonte preziosa di consapevolezza per l’apprendente, nonché di motivazione per nuovi apprendimenti.
Già Lombardo Radice agli inizi del secolo scorso non vedeva nell’errore un peccato capitale, ma piuttosto vi vedeva l’esito di una competenza ancora in sviluppo, il frutto dell’applicazione di una regola da parte dell’apprendente. La visione dell’errore come risultato delle ipotesi su come funziona una lingua e la distinzione tra diversi tipi di errori è stata accolta successivamente su larga scala anche grazie alle riflessioni di Pit Corder in ambito internazionale, mentre in Italia, nello stesso periodo, Rodari pubblicava Il libro degli errori. Anche le Tesi GISCEL rileggono la nozione di errore così come concepita nella scuola tradizionale, invitando ad assumere la funzionalità comunicativa come bussola per ispirare l’educazione linguistica, andando oltre una concezione tradizionale, prescrittiva e dittatoriale dell’errore linguistico. E numerosi sono gli studi che da allora attraversano i decenni occupandosi di errori, correzioni e feedback,
La gestione dell’errore e la sua correzione, nonché le tipologie di feedback che possiamo dare agli apprendenti, costituiscono ancora oggi un tema di riflessione e di applicazione su cui insegnanti e studiosi sentono la necessità di continuare a confrontarsi, anche a fronte di modalità di intendere la valutazione formativa e sommativa che non sempre sono condivise, pur in un crescendo di importanza assunta dalla valutazione tout court nella società, nella scuola e nell’università, e di sistemi di valutazione scolastica che cambiano (almeno apparentemente) frequentemente, soprattutto nel ciclo primario.
Il workshop vuole dunque essere una occasione di confronto su come errore e feedback possano essere intesi innanzitutto come strumenti per educare linguisticamente gli apprendenti, su quali possano essere i modi per cogliere e interpretare gli errori, su come e quando intervenire per generare apprendimento a partire da un errore.
Il workshop vuole accogliere comunicazioni che abbiano come oggetto sia riflessioni teoriche sia esperienze didattiche sui temi che seguono.
I temi su cui potranno vertere le comunicazioni sono i seguenti:
a) l’idea di errore (es. cosa considerare errore, come definire un errore)
b) i soggetti, i tempi e le modalità di intervento sull’errore (autocorrezione, correzione tra pari, del docente, modi della correzione)
c) dall’errore alla didattica
d) errore e valutazione
Elena Duso, Francesca Gallina, Edoardo Lugarini, Silvana Loiero, Gabriele Pallotti
Chi intende proporre una comunicazione dovrà inviare un abstract di lunghezza non superiore alle 2000 battute (inclusi i riferimenti bibliografici, che devono essere solo quelli citati nel testo dell’abstract e comunque non più di dieci) entro il 21 febbraio 2025 3 marzo 2025.
Le proposte devono essere inviate al seguente indirizzo: segreteria@giscel.it.
Il messaggio mail avrà per oggetto “Proposta workshop GISCEL 2025 – Errore e feedback per l’educazione linguistica”, inoltre dovrà contenere nome e cognome dell’autore della proposta, ente di appartenenza, indirizzo e-mail presso il quale si intendono ricevere tutte le comunicazioni inerenti al workshop.
Le proposte dovranno essere in formato .doc o PDF specificando il punto (i punti) del temario cui fa riferimento la proposta. Si raccomanda di utilizzare il formato appropriato e di non indicare il(i) nome(i) dell’/degli autore(i) nel file dell’abstract perché le proposte verranno sottoposte a un doppio processo di revisione anonima.
Le proposte saranno sottoposte al Comitato Scientifico in forma anonima e selezionate in base ai seguenti criteri:
o Pertinenza ai temi del congresso
o Rilevanza e innovatività dei contenuti
o Adeguatezza dei riferimenti teorici
o Chiarezza metodologica (finalità, strumenti, procedure) e organizzazione della proposta (obiettivi ecc.).
Il Comitato Scientifico comunicherà alle Autrici/agli Autori l’accettazione della loro proposta entro il 31 marzo 2025.
Si ricorda che tutti i relatori e tutte le relatrici al momento d’inizio del workshop dovranno essere soci/socie regolari della SLI.
Colombo A., 2011, “A me mi”. Dubbi, errori, correzioni nell’italiano scritto, FrancoAngeli, Milano.
Consiglio d’Europa, 2020, Common European Framework of Reference for languages: Learning, Teaching, Assessment. Companion Volume with new descriptors, Education Policy Division (https://www.coe.int/en/web/common-european-framework-reference-languages). Trad. it. a cura di MONICA BARSI / EDOARDO LUGARINI / ANNA CARDINALETTI, Quadro comune europeo di riferimento per le lingue: apprendimento, insegnamento, valutazione. Volume complementare, in «Italiano LinguaDue», 2, 2020, www.italianolinguadue.unimi.it.
Corder P., 1967, The significance of learner’s error, in IRAL International Review of Applied Linguistics in Language Teaching, 1976, 5, 4, pp. 161-170.
Ferreri S., 2022, Le vie dell’errore, in Fornara S., Loiero S. (a cura di), Educazione linguistica e fantasia. Gianni Rodari e la lingua ialiana. Atti del convegno di Omegna (3 ottobre 2020), Franco Cesati, Firenze, pp. 29-47.
GISCEL, 1975, Dieci tesi per l’educazione linguistica democratica, https://giscel.it/dieci-tesi-per-leducazione-linguistica-democratica/.
Grandi N. a cura di), 2015, La grammatica e l'errore. Le lingue naturali tra regole, loro violazioni ed eccezioni, Bup, Bologna.
Grassi R. (a cura di), 2018, Il trattamento dell'errore nella classe di italiano L2: teorie e pratiche a confronto, Franco Cesati, Firenze.
Lombardo Radice G., 1913, Lezioni di didattica e ricordi di esperienza magistrale, Remo Sandron, Palermo.
Rodari G. (1964), Il libro degli errori, Einaudi, Torino.
Serianni L., Benedetti G., 2015, Scritti sui banchi. L'italiano a scuola tra alunni e insegnanti, Carocci, Roma.