La storia

La Rialto-Orfeo-Coltelli Social Street, meglio nota come ROC, è un gruppo indipendente da partiti o religioni fondato nel dicembre del 2013 che si propone di creare fra gli abitanti di questa zona di Bologna un punto di riferimento dove condividere idee, necessità, progetti, iniziative.

I membri della ROC comunicano fra loro soprattutto attraverso Facebook (in una pagina privata con circa 1340 iscritti e una pagina pubblica per comunicazioni), Instagram ed anche attraverso due bacheche in Via Rialto, accanto al cinema; su una di queste bacheche c’è una cassetta della posta per messaggi da indirizzare direttamente agli amministratori.

Fra le sue iniziative del passato più recente, possiamo citare l’organizzazione, nel 2018, di un incontro all’Istituto dei Ciechi Cavazza intitolato “Occhio al raggiro”, in cui un esperto, membro della Polizia Locale, ci ha spiegato come difenderci dai molti possibili tentativi di imbroglio e di furto.

Lo stesso anno la ROC ha lanciato l’iniziativa “Non siete soli in questa estate”, prolungatasi poi col nome “Non siete soli”, in cui alcuni volontari si sono resi disponibili a svolgere piccole commissioni per chi aveva difficoltà a uscire.

Successivamente ha realizzato “Al cinema o a una mostra con te”, un servizio di accompagnamento per persone non vedenti, e “Tu leggi, io ascolto”, in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI) e con Radio Oltre, la radio dell’Istituto dei Ciechi Cavazza: una serie di registrazioni della durata di un’ora (tuttora disponibili in podcast sul sito della radio), in cui due persone del quartiere, ogni volta differenti, leggevano brani di libri scelti da loro, creando un’antologia audio varia e inaspettata.

Nel luglio e agosto del 2018, la ROC ha raccolto fotografie scattate in questa zona da membri del gruppo per un concorso fotografico intitolato “Le vie messe a fuoco”; cento delle fotografie arrivate sono state esposte in una mostra che il Quartiere S.Stefano ha ospitato nella sua sede al Baraccano.

Sono seguite due iniziative. Una, avviata nel settembre del 2019, è “Portici felici”, una campagna di sensibilizzazione mirante a combattere lo stato di incuria delle strade con azioni di cura e di rispetto, ai negozianti è stato offerto un annaffiatoio per consentire di diluire la pipì dei cani.

L’altra, intitolata “Città dialogante”, si propone di rendere fisicamente fruibile la città a ciechi e ipovedenti, attraverso un piccolo progetto di arredo e grafica urbana; a questo progetto è stato assegnato il terzo premio del concorso “Bologna Città Civile e Bella - Giampiero Mucciaccio 2019” del Centro Antartide. A partire dallo scoppio della pandemia di Covid-19, la ROC ha coordinato un gruppo di volontari che svolgono commissioni per chi ne ha bisogno. Contemporaneamente, ha avviato una collaborazione con il programma “S. Stefano nel cuore” del Quartiere S. Stefano e con alcuni negozi della zona, per la raccolta di generi di prima necessità, da consegnare alle famiglie che si trovano in difficoltà economiche; di recente però abbiamo dovuto sospendere questa attività per motivi indipendenti dalla nostra volontà.

Purtroppo il Covid-19 ci ha costretto a sospendere l’attività del Gruppo d’Acquisto Solidale (“GAS”) aperto a tutti per l’acquisto di verdura biologica di produzione locale ma ci ripromettiamo di attivarlo nuovamente quanto prima.

L’iniziativa “Portici Felici” nel frattempo è ripartita, compatibilmente con le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, sotto il titolo “AmateVie”, in collaborazione con la UICI e il Comitato “I Mirasoli”; il suo duplice obiettivo è promuovere rispetto e cura dei beni comuni e la consapevolezza dei problemi che possono presentarsi a chi transita per queste vie, soprattutto nel caso di persone fisicamente svantaggiate. La campagna è iniziata con l’uscita di un videoclip di 3 minuti, La città più bella è quella più civile, che presenta Bologna (ma anche qualsiasi altra città in qualsiasi parte del mondo) da un punto di vista differente e inaspettato.

Nel solco della cura e decoro del vicinato è da iscrivere anche la cancellazione dei graffiti dai muri degli stabili dell’Istituto Cavazza e della UICI e la decorazione delle saracinesche del Bar Baldi e del negozio del barbiere Mario, entrambi in via Castiglione; l’artista brasiliano Deco Rabiscando ha utilizzato la saracinesca del Bar Baldi per visualizzare la sua interpretazione del volto dell’ingegner Paolo Pasquini, pioniere della mobilità elettrica.

Con la campagna “Il mare comincia qui” abbiamo cominciato a distribuire in dono i nostri posacenere tascabili accompagnati da un flyer che spiega perché il gesto abituale e distratto di buttare per terra il mozzicone della sigaretta appena fumata in realtà ha conseguenze gravissime e durature per l'ambiente e per noi stessi; i due video si possono vedere su YouTube, oppure su Facebook nella pagina pubblica Roc Social Street – Comunicazioni.

Nel 2022 la fine della pandemia ha consentito di organizzare il primo corso di giardinaggio con una dozzina di partecipanti; il corso ha suscitato un notevole interesse e si sta pensando di organizzarne un altro per il prossimo autunno.

In primavera abbiamo organizzato una nuova Festa di vicinato tenutasi nei giardini di via Orfeo e ci ripromettiamo di organizzarne altre.