Estate Ragazzi

Lo stile che guida tale attività è quello tipico dell'oratorio – nasce infatti da tale ambiente – e offre una forte valenza educativa e di accoglienza impregnata di valori umani e cristiani.

Estate ragazzi è una iniziativa per tutte quelle famiglie che vogliono far vivere ai loro figli, alla chiusura dell'anno scolastico, un interessante momento di incontro, di crescita e di svago in un ambiente protetto, sano ed educativo.

Al principio degli anni '90, nella Diocesi di Bologna, nasceva Estate Ragazzi: una sorta di oratorio estivo che in pochi anni ha visto la partecipazione di migliaia di bambini e giovani. Oggi questa attività non è solo largamente diffusa in più di 200 parrocchie di Bologna ma ha raggiunto numerosissimi centri estivi dell'Emilia Romagna ed è ormai conosciuta in tutto il territorio nazionale.

Lo scorso anno hanno partecipato oltre 12.000 ragazzi dai 6 ai 14 anni della provincia di Bologna, 200 parrocchie e più di 2.500 giovani animatori. L'attività è rivolta a tutti coloro che desiderano trovare un ambiente attento alla crescita dei bambini, dei ragazzi e degli adolescenti. Il carattere principale dell'attività propone perciò a tutti i presenti un percorso di crescita spirituale e di relazione comunitaria. Vi è anche un elemento di particolare interesse soprattutto da un punto di vista pedagogico. In questa attività infatti, non sono solo coinvolti giovani e maggiorenni come animatori ma, ovviamente con le opportune attenzioni, alcuni aiuto-animatori adolescenti, che scelgono di mettersi al servizio dei più piccoli, dando un significato ulteriore alla loro attività , divenendo protagonisti e responsabili. Questi adolescenti scoprono l'importanza del "formarsi", all'interno di un "circuito formativo" che pone al primo posto una solidarietà educativa. Questo è il segreto educativo: Servirsi dei giovani per educare i piccoli.

SCENDENDO PIÙ NEL DETTAGLIO:

QUEST'ANNO

Tema di ER 2022: Di che pianeta sei? 

Il Piccolo Principe.

Inno ER 2022

LA STORIA

Un pilota di aerei, precipitato nel deserto del Sahara, incontra inaspettatamente un bambino che gli chiede «Mi disegni una pecora?». Stupito e dopo vari tentativi non riusciti, il pilota disegna una scatola, dicendo che la pecora desiderata è all'interno; finalmente il disegno viene accettato. Poco per volta fanno amicizia, ed il bambino spiega di vivere su di un lontano asteroide, sul quale abita solo lui, tre vulcani di cui uno inattivo e una piccola rosa, molto vanitosa, che lui cura.

Il piccolo principe racconta che, nel viaggiare per lo spazio, ha conosciuto personaggi che gli hanno insegnato molte cose. La cura per la sua rosa l'ha fatto soffrire molto, perché spesso ha mostrato un carattere difficile. Ora che è lontano, egli scopre piano piano che le ha voluto bene, e che anche lei gliene voleva, ma che non si capivano. Il piccolo principe, proveniente dall'asteroide B-612, aveva bisogno di una pecora per farle brucare gli arbusti di baobab prima che crescessero troppo e soffocassero il suo pianeta. Il geografo consiglia al piccolo principe di visitare la Terra, sulla quale il protagonista giunge, con grande stupore per le dimensioni e per la quantità di persone. Il suo primo incontro, nel deserto, avviene con un serpente. Proseguendo con il suo viaggio, egli incontra un piccolo fiore, delle alte cime, ed infine un giardino pieno di rose. La rosa del suo pianeta aveva raccontato al piccolo principe di essere l'unica di quella specie in tutto l'universo, e quindi rimane molto deluso da questa scoperta. Ma non fa in tempo a pensarci molto che compare una piccola volpe, che gli chiede di essere addomesticata e di essere sua amica. La volpe parla a lungo con il principe dell'amicizia. Il principe incontra poi un indaffarato controllore; l'ultima persona interessante che incontra è un venditore di pillole che calmano la sete, facendo risparmiare tanto tempo.

Dopo aver ascoltato tutto il racconto del piccolo principe, il pilota non è riuscito a riparare l'aereo e ha terminato la scorta d'acqua. Allora vanno alla ricerca di un pozzo. Dopo una giornata di cammino i due si fermano stanchi su una duna ad ammirare il deserto nella notte. Con in braccio il bambino addormentato, il pilota cammina tutta la notte, e finalmente all'alba scopre il pozzo. «Un po' d'acqua può far bene anche al cuore» commenta il piccolo principe, e bevono entrambi con gioia. Il pilota torna al lavoro al suo apparecchio e la sera seguente ritrova il piccolo principe ad attenderlo su un muretto accanto al pozzo, mentre parla con il serpente che aveva precedentemente incontrato. Ad un anno di distanza dal suo arrivo sulla Terra, il piccolo principe aveva chiesto al serpente, che durante il loro primo incontro gli aveva confidato di avere la capacità di portare chiunque molto lontano, di riportarlo a casa, sul suo piccolo pianeta. Il piccolo principe, consapevole di aver addomesticato il pilota, come lui stesso dice, sa di dargli un dispiacere e allora lo invita a guardare il cielo e a ricordarsi di lui ogni qual volta osserva le stelle, che per lui avrebbero riso, sapendo che una di quelle era il pianeta del piccolo principe. Detto questo il serpente lo morde alla caviglia e il piccolo principe ricade esanime sulla sabbia.

L'indomani il pilota non riesce a ritrovare il corpo del bambino; così immagina che il piccolo principe sia riuscito a raggiungere il suo pianeta e a prendersi cura della sua amata rosa

PERSONAGGI

SUPPORTI

Sussidio: Anspi 2022. Si può scaricare il sussidio gratis e tutto il materiale. Ci sono 25 puntate. Ogni puntata c’è una parola maestra, l’illustrazione di riferimento, la trama, il percorso di preghiera con i ragazzi e con gli animatori.  Nelle pagine introduttive troviamo un riassunto delle puntate. Il contratto con gli animatori. Poi c’è l’introduzione alla preghiera.

Appendice: ci sono i 25 laboratori e il copione dello spettacolo finale. C’è anche una proposta delle famiglie. Ci sono anche 25 attività per dislessia e dintorni.

Verifica giornaliera: schema di verifica per il coordinatore e per gli animatori.