CPP-CPAE

C.P.P 

(Consiglio Pastorale Parrocchiale)

CHE COS'E'?

E' l' espressione della comunità parrocchiale che vive e cammina insieme.

E' segno di comunione e collaborazione tra Sacerdoti e laici e dei laici tra di loro.

E' la risposta all'invito rivolto da Papa Giovanni Paolo II ai laici: “Siete Chiesa! ... e lo dovete DIMOSTRARE anche con una aperta COMUNIONE e COLLABORAZIONE fra i vostri diversi carismi, le diverse forme di apostolato e di servizio, promuovendo la vostra integrazione nelle Chiese Particolari e nelle comunità parrocchiali, dove si riunisce e si raccoglie abitualmente la famiglia di Dio”.

CHE COSA FA?

Promuove, sostiene, coordina, verifica tutta l'attività pastorale della parrocchia, al fine di suscitare la partecipazione attiva delle sue varie componenti nell'unica missione della Chiesa: evangelizzare,santificare e servire l'uomo nella carità.

Ha carattere consultivo: è chiamato a porsi in ascolto del Signore che guida la sua Chiesa, a leggere i segni dei tempi alla luce della fede.

Fa costantemente riferimento ai principi Dottrinali e pastorali espressi dalla Chiesa universale e dalla Conferenza Episcopale Italiana, nell'osservanza delle norme dettate dal Diritto Canonico e delle disposizioni e indicazioni del Vescovo Diocesano.

Ha carattere rappresentativo. Esso esprime l'intera comunità parrocchiale. Ciascun membro, anche rappresentante di particolari realtà Ecclesiali, è chiamato a guardare alla vita della comunità nel suo insieme; così ogni soggetto particolare diventa un dono per l'edificazione dell'unica comunità.

DA CHI E' FORMATO?

E' formato da cristiani che sono chiamati a vivere l'esperienza di fede e comunione ecclesiale nella collaborazione e nel servizio.

Assieme ai membri di diritto: Parroco, vicario parrocchiale, rappresentante dei religiosi, presidente parrocchiale di Azione Cattolica, eventuali diaconi, ne fanno parte membri eletti dalla comunità, e membri cooptati (qualora non fossero già stati eletti dalla comunità) cioè i rappresentanti dei Gruppi Parrocchiali eletti dai componenti dei gruppi stessi; per la nostra parrocchia sono:

un rappresentante del gruppo catechisti, un rappresentante del gruppo genitori del patronato, un rappresentante del Centro Parrocchiale NOI Associazione S. Michele, un rappresentante del gruppo S. Vincenzo, un rappresentante del gruppo famiglie, un rappresentante del gruppo dei servizi (pulizie chiesa e patronato), un rappresentante dei genitori della scuola materna, un rappresentante del Comitato di gestione della scuola materna, un rappresentante del Consiglio per gli Affari Economici della parrocchia.


Il Consiglio Pastorale Parrocchiale dura in carica cinque anni.

Tutti i membri possono essere rieletti per un massimo di tre mandati.

Sono organi del Consiglio pastorale parrocchiale:

- l' *Assemblea del Consiglio pastorale*

- il Consiglio di presidenza

- le eventuali Commissioni.

CHI PUO' VOTARE PER IL SUO RINNOVO?

Possono votare tutti i parrocchiani che abbiano compiuto i 16 anni di età.

Chi può essere eletto?

Possono essere votati ed eletti tutti coloro che abbiano compiuto i 18 anni di età, purché siano di fede cattolica, vivano la vita della comunità, siano disponibili al servizio.

C.P.A.E 

(Consiglio Parrocchiale per gli affari economici)

CHE COS'E'?

Il Codice di diritto canonico n. 537 stabilisce:

«In ogni parrocchia vi sia il Consiglio per gli Affari Economici che è retto, oltre che dal diritto universale, dalle norme date dal Vescovo diocesano; in esso i fedeli, scelti secondo le medesime norme, aiutino il parroco nell’amministrazione dei beni della parrocchia».

Il Consiglio è rinnovabile periodicamente.

Le persone del C.A.E. vengono scelte nella comunità parrocchiale fra coloro che hanno disponibilità, capacità e conoscenza della legge in ordine all’amministrazione; sono persone attive nella comunità parrocchiale, godono stima per la loro testimonianza di vita cristiana e integrità morale.

A norma dei Can. 537 e 532, il Presidente del C.A.E. è il Parroco; egli rappresenta la parrocchia a norma di diritto in tutti i negozi giuridici; deve curare che i beni della parrocchia siano amministrati a norma di diritto.

CHE COSA FA?

Il compito del C.A.E. è aiutare il Parroco, con il C.P.P. nell’amministrazione dei beni appartenenti alla parrocchia; pertanto ha funzione consultiva. All’amministrazione della parrocchia competono i redditi patrimoniali, tutti i diversi introiti derivanti da questue, donazioni, offerte destinate alla parrocchia stessa.

Il C.A.E., in ottemperanza alle disposizioni dell’Ordinario diocesano e alla indicazione del Parroco predispone, a tempo debito, il bilancio preventivo e consuntivo delle entrate e delle uscite.

Il Parroco è tenuto, ogni anno, entro la fine del mese di gennaio, a presentare all’Ordinario diocesano (Can. 1287) il bilancio consuntivo dell’anno precedente con il parere del C.A.E.

Per gli atti amministrativi che richiedono l’autorizzazione dell’Ordinario, il Parroco allega alla richiesta il parere motivato del C.A.E.; a norma di diritto tutti gli atti e negozi giuridici di amministrazione straordinaria necessitano dell’autorizzazione dell’Ordinario.

DA CHI E' FORMATO?

L’Articolo 4 dello Statuto del Consiglio Parrocchiale per gli affari economici stilato dalla Diocesi, esorta il parroco a scegliere membri di sicura moralità, inseriti nella vita parrocchiale, capaci di valutare le scelte economiche con spirito ecclesiale, ed esperti, per quanto è possibile, in diritto ed in economia (cfr. can. 212 § 3). Essi sono invitati alla debita riservatezza, prestano il loro servizio gratuitamente e con senso di piena responsabilità, agendo solo e sempre nell’esclusivo interesse della Comunità parrocchiale e delle sue finalità pastorali.

L’attività richiesta ai consiglieri non sarà comunque limitata alla loro competenza professionale, ma improntata all’espressione di un vero servizio ecclesiale.

FOGLIO PER SEGRETARI PALATA .pdf

RENDICONTO ANNUALE AL 31/12/2020