Pubblicazioni Paolo Cugini

Rivoluzione. Quando il Vangelo smuove le montagne. Diario di una trasformazione politica nonviolenta del Nordest brasiliano

Narra, in forma di diario, gli ultimi giorni di un processo elettorale che ha portato cambiamenti politici inattesi in una cittadina dell'interno del Brasile. Questo, grazie all'impegno del locale Movimento Fede e Politica. Un'avventura nella quale Cugini, co-protagonista di tale rivoluzione in nome del Vangelo, ha corso seri rischi nel tentativo di sfidare un sistema di potere corrotto. Dal libro emerge anche la quotidianità di un missionario del XXI secolo e la vita concreta di parrocchia in una delle tante "periferie esistenziali". 

UN NUOVO MODO DI ESSERE CHIESA

In un contesto culturale e religioso dove il senso dell'appartenenza sembra venire meno e dove le istituzioni classiche di socialita sono segnate da un progressivo processo di sgretolamento e di perdita di significanza, diviene importante confrontarsi con esperienze che sembrano tenere il passo dei tempi. Il senso della presente ricerca consiste proprio nel presentare l'origine e gli sviluppi delle Comunita Ecclesiali di Base (CEBs), sorte in Brasile a meta del secolo scorso e ancora in grado oggi di contribuire allo sviluppo umano e sociale d'intere generazioni. 

La fuga di Elia. Riflessioni postmoderne sul male di vivere

La fuga di Elia nel deserto è presa come modello di una duplice fuga. La prima, è la fuga esistenziale dalle proprie scelte definitive. È il tipo di fuga che la cultura postmoderna sta agevolando. È il sogno della possibilità di ripartire da zero, di ricominciare di nuovo, di scartare il passato, con tutto quello che c’è dentro. L’altro tipo di fuga è, invece, il percorso interiore che una persona decide di realizzare per capire se stessa. Fuga da un modo ripetitivo di vivere le proprie scelte per rimotivarle. Fuga. non tanto per prendere le distanze dalle scelte fatte, ma per viverle meglio. Se sino a qualche decennio fa il contesto religioso e morale nel quale si viveva, impediva o fungeva da forte deterrente ad ogni tentativo di fuga, soprattutto rispetto alle scelte così dette definitive, oggi non è più così. La crisi dei valori tradizionali, venutasi a creare all’interno della cultura occidentale, rende sempre più possibile la fuga dalla propria situazione esistenziale percepita come negativa. Oggi esistono sempre meno punti d’appoggio esterni, per prendere forza nei momenti di difficoltà o di messa in discussione del proprio vissuto. Nelle pagine del libro vengono condivise alcune riflessioni che prendono la fuga di Elia come punto di riferimento, ad un duplice livello. Nel primo, la riflessione si concentra su alcune tematiche religiose ed esistenziali nella ricerca di significati nuovi per il nuovo contesto culturale. Sono, dunque, riflessioni critiche, che hanno l’obiettivo di sondare cammini nuovi, mettendo in discussione le modalità tradizionali di pensare e vivere la fede. Nel secondo, vengono descritte le riflessioni che Elia produce durante la sua crisi esistenziale, che lo spingono nel deserto. Il testo si presenta come un’opportunità per riflettere sui principali temi esistenziali e religiosi del nostro tempo. 

Il futuro del Vangelo. Dal Brasile domande e proposte per la Chiesa

Dal Nordest del Brasile un missionario fidei donum propone un nuovo rapporto tra chiesa e mondo, tra la vita cristiana e il tempo che si definisce "postmoderno". È un'altra prospettiva per riflettere sulle domande che stanno a cuore ai cristiani responsabili: è realizzabile una parrocchia dal volto missionario? Quali sono i "poveri" da evangelizzare? Quali i presupposti per una pastorale giovanile? È possibile e giusto concepire la parrocchia come rete di comunità? E che fare, con la penuria di ministri ordinati? Esiste uno spazio per la contemplazione? I suggerimenti dell'Autore si articolano a partire dall'interdipendenza tra preghiera e opere di promozione umana, tra contemplazione e azione. Il Vangelo è annunciato per trasformare le coscienze e anche le strutture della società dei consumi e prendere una posizione per la giustizia e per le cause dei più deboli. La chiesa brasiliana ha ovviato alla scarsità di sacerdoti con la valorizzazione dei laici e delle piccole comunità. Affinché , insieme alla Parola, possa essere presente l'eucaristia., l'Autore sostiene anche una nuova configurazione del ministero sacerdotale. 

DEBAIXO DA FIGUEIRA

Pensare cristianamente la storia. Emmanuel Mounier e la rivista Esprit

La crisi culturale e politica causata dalla prima guerra mondiale, conduce un gruppo di studenti universitari francesi, guidati dal filosofo Emmanuel Mounier (1905-1950), a pensare percorsi capaci di risolvere il dramma che l'Europa stava vivendo. La creazione di una rivista, che si chiamerà Esprit, sembra la scelta appropriata per coinvolgere non solo uomini di cultura, ma anche giovani studenti, riuniti in piccoli gruppi sia in Francia che in altri paesi europei, a pensare insieme un nuovo volto da dare all'Europa. Sarà su queste pagine della rivista Esprit - che uscirà per la prima volta nel mese di ottobre del 1932 - che verrà elaborata la proposta del Personalismo Comunitario.

Mondo moderno e religione. Introduzione al pensiero di Charles Péguy

Quale Chiesa?

Quale Chiesa? È questa la domanda che spesso si pongono coloro che partecipano alla vita della comunità e che percepiscono la velocità dei cambiamenti socio-culturali in atto. C’è un patrimonio ecclesiologico di grande portata emerso dal Concilio Vaticano II, che non è stato ancora vissuto e forse capito a sufficienza. Quando parliamo di ministerialità, di principio di uguaglianza nella comunità, di centralità della Parola di Dio nel cammino dei fedeli, del ruolo della donna, sembra di nominare aspetti di un modello di comunità, la Chiesa come popolo di Dio, che non è riuscito a penetrare in profondità il tessuto ecclesiale. Forse, è per questo che la proposta ecclesiologica di Papa Francesco trova grande resistenza, soprattutto tra le frange più tradizionaliste della Chiesa. Del resto, non è facile elaborare una proposta ecclesiale, che riesca a trovare concordi le diverse sensibilità di una comunità. Ne sa qualcosa chi, come il cardinale di Bologna Matteo Zuppi, deve riuscire a conciliare i tanti cammini diversi di una diocesi nell’unica proposta del Signore. Oppure, un prete di campagna come Paolo Cugini, chiamato, come tanti suoi confratelli, ad accompagnare il cammino di comunità con una lunga tradizione ecclesiale, in un percorso di comunione. Quale Chiesa, appunto, per il contesto socio culturale che è in continua evoluzione? Si percepisce, nel mondo cattolico, la necessità di sedersi attorno ad un tavolo per ripensare, in modo sinodale, ad uno stile di comunità il più aderente al Vangelo, senza perdere di vista le grandi sfide dell’attualità. Per questo, il breve contributo, frutto di una serie d’incontri realizzati a Bologna sul tema in questione, desidera offrire un materiale di qualità al dibattitto ecclesiale, riproponendo, in modo semplice e non accademico, i temi cruciali che furono al centro del dibattito ecclesiologico del Concilio Vaticano II, ripresi in modo originale da Papa Francesco ed attualizzati dal Cardinale Matteo Zuppi.

Chiesa popolo di Dio. Dall'esperienza brasiliana alla proposta di papa Francesco

La Chiesa come popolo di Dio è la proposta ecclesiologica del Concilio Vaticano II e riconosce che tutti i battezzati partecipano del sacerdozio comune e del triplice munus profetico, sacerdotale e regale. La proposta viene recepita positivamente dalla Chiesa latinoamericana che, a Medellin nel 1968, aggiorna il proprio cammino ecclesiale a partire dalle intuizioni conciliari. L’opzione preferenziale per i poveri, l’esperienza delle comunità ecclesiali di base, la centralità della Parola di Dio, l’incentivo alla ministerialità dei laici sono tutte scelte segnate dalla svolta conciliare che caratterizzeranno il cammino di un intero continente. Più difficile e problematica è la recezione dell’ecclesiologia del Popolo di Dio in occidente. La contrapposizione tra Chiesa istituzione e Chiesa carismatica e la difficoltà di cogliere il significato positivo del termine «popolo» in un contesto sociale che tende a proporlo in una dimensione politica, conducono alla scelta, avanzata nel Sinodo straordinario dei vescovi del 1985, di sostituire l’accezione conciliare della Chiesa come popolo di Dio con quello di Chiesa come comunione. Secondo l’autore, solo ripercorrendo le tappe della proposta conciliare si possono comprendere le scelte pastorali di papa Francesco della Chiesa e l’indicazione di una Chiesa inclusiva che sa accompagnare, discernere e integrare tutti.

Uno sguardo diverso su Dio. La teologia delle donne

L’idea che fa da sfondo alla proposta, consiste nella possibilità di offrire ai lettori alcune chiavi di lettura, che aiutino a cogliere il tema della donna nella società e nella Chiesa, a partire dalle stesse donne. C’è un pensiero femminile da sempre soffocato all’interno della cultura occidentale, che è marcatamente patriarcale, che sta emergendo negli ultimi decenni, mostrando il valore di un contributo culturale e spirituale che per troppo tempo la società si è privato. Come tutti i pensieri diversi che provengono da lontano, quando appaiono sulla scena culturale, provocano disagio, turbamento. Quelle del presente saggio, sono dunque pagine scomode, frutto di quel cammino diverso che le donne stanno realizzando, condividendo e meritando, quindi, tutta la nostra attenzione. Il volume contiene le relazioni del percorso proposto dal gruppo cristiani LGBT sul tema della teologia delle donne.

Visioni postcristiane. Dire Dio e la religione nell’epoca del cambiamento

Il processo inarrestabile di secolarizzazione che già si percepiva alla metà del secolo scorso, oggi è evidente in tutti i settori della società e l’incapacità cronica dell’istituzione ecclesiale di comprendere il cambiamento sta lasciando spazio a movimenti di tipo fondamentalista. Si parla sempre di più di società postcristiana per il fatto che si ha la netta sensazione che siamo entrati in un’epoca nuova, in cui la cristianità così come si era venuta a strutturare dal medioevo in poi, non esiste più. Certamente, chi si guarda intorno può affermare che in realtà non sembra notare un grande cambiamento. Tale cambiamento infatti è più interno che esterno, più culturale e spirituale che materiale. I sociologi ci ricordano, statistiche alla mano, che nell’Occidente secolarizzato i cristiani sono sempre più una minoranza. Le percentuali di coloro che frequentano le chiese cala a vista d’occhio. Allo stesso tempo, si registra vertiginosa diminuzione dell’accesso alla vita sacramentale. Questo libro si propone di osservare il futuro del cristianesimo a partire da considerazioni nate dall’attività pastorale nelle parrocchie, con i cristiani LGBT, con studenti provenienti da vari Paesi africani, con le comunità ecclesiali di base brasiliane. Postfazione di Piergiorgio Paterlini.