I tre livelli del mutetu
La pratica del canto a mutetu è costituita da tre livelli principali: quella testuale, musicale e dell’accompagnamento strumentale.
Il primo riguarda le parole utilizzate per esprimere il messaggio che si vuole comunicare nella poesia, il secondo è l’intelaiatura cantata con il quale il testo deve intrecciarsi. Il livello strumentale, invece, riguarda l’accompagnamento al canto affidato a strumenti come l’organetto diatonico, la fisarmonica a piano e cromatica, le launeddas, il sulitu o l’armonica a bocca.
In Ogliastra si possono individuare tre modi di cantare a mutetu: il mutetu fàcili o cumpriu, quello prenu e quello a duus peis detto a trallallero . Questa varietà di forme sono accomunate tuttavia da alcune caratteristiche fondamentali che sono:
• Il metro settenario e/o ottonario;
• La suddivisione del testo in due sezioni dette istèrria e torrada;
• L’assenza di rima tra i versi che compongono ogniuna delle due parti;
• Il legame di rima tra istèrria e torrada;
• La bipartizione semantica in cui l’istèrria e la torrada trattano argomenti differenti e l’argomento primario si trova nella torrada;
• L’istèrria è composta da minimo tre peis (schema AI-BI-CI);
• Il numero dei peis (versi) dell’istèrria è lo stesso di quello della torrada, si ha così lo schema 3x3, 4x4 ecc...;
• L’accompagnamento strumentale;
• L’utilizzo del dialetto locale;
• La forma cantata è preferibile alla forma recitata che viene utilizzata solo se si ricordano mutetus preesistenti.