Le registrazioni

La bobina del 1979

Contattato il direttore della sede radiofonica tortoliese di Radio Studio 101, Tore Cugudda, sono venuto a conoscenza dell’esistenza di una bobina incisa nel 1979 con un registratore Revox a quattro piste: due nel lato A e due nel lato B. All’interno del nastro ho ritrovato numerosi mutetus di varie forme e cantati in diverse occasioni: per la festa di San Lussorio, per la festa di Sant’Anna e una serie di mutetus registrati in sede. Chi voleva cantare un mutetu in radio poteva farlo recandosi in studio. Le poesie registrate venivano messe in onda nel palinsesto radiofonico subito dopo pranzo. Il programma culturale andò in onda fino a pochi decenni fa, nel periodo coincidente alla fase discendete della pratica e il progressivo abbandono del medium radiofonico a causa dell’incalzante diffusione di quello televisivo.

La bobina è stata riversata presso l’Università di Cagliari, ma a causa della qualità delle registrazioni non è sempre stato possibile estrapolare tutti i mutetus. Per la ricerca questo ritrovamento è molto interessante perché mi ha permesso di avere uno assaggio delle modalità e delle tipologie di mutetus cantati 40 anni fa in Ogliastra.

Frontespizio della confezione della bobina

Interno della confezione della bobina

Annotazioni sul contenuto della bobina

L'archivio del folklore musicale italiano

Nel 1956 per una campagna di ricerca in Ogliastra che è stata pubblicata nella sezione Sardegna dell’Archivio del Folklore musicale italiano nel sito web www.teche.rai.it. L’archivio è stato realizzato dagli etnomusicologi Diego Carpitella, Alan Lomax e Giorgio Nataletti.

Il seguente mutetu è stato estrapolato dalla ricerca appena citata:


E sa sorri ‘e Pier-ina

E sa sorri ‘e Pier-ina

Tenit unu pip-iu

E deppit stud-iai

E deppit stud-iai

Su manna natural-esa

E sa sorri ‘e Pier-ina

E sa sorri ‘e Pier-ina

A su mancu a sa bec-esa

Gia m’apo a spass-iai

E m’apo a divert-iri

Ca dd’at beni figiu m-iu

Est Maresciallu ‘e mar-ina

E tenit unu pip-iu

E tenit unu pip-iu

A su mancu a sa bec-esa

Gia m’apo a spass-iai

E m’apo a divert-iri

Est Maresciallu ‘e Mar-ina

Dd’at beni figiu m-iu