Questioni di genere

Non ci sono differenze di genere sostanziali sulla diffusione della pratica del canto a mutetu in Ogliastra, anche se è opportuno fare delle distinzioni per quanto riguarda tematiche cantante e contesti performativi.

Ad Arzana, le donne, soprattutto intorno alla prima metà del Novecento si incontravano per lavorare nei campi e portavano la giovane prole ai campi così da poterla sorvegliare; nel frattempo, oltre al lavoro nei campi, erano libere di cantare qualsiasi tematica. In contesti informali, con amiche o in famiglia loro potevano cantare senza correre il rischio di essere additate o criticate da altre persone. Dalle interviste fatte emerge, che l’interazione tra uomo e donna nel canto non sempre sia concessa, soprattutto nei confronti delle donne sposate. I due generi potevano cantare tra loro solo se sposati o solo se in procinto di esserlo, in caso contrario cantare assieme non era ben visto dalla società. Dagli inizi del Novecento fino ai giorni nostri la società è cambiata e questo ha portato le donne ad essere più libere di cantare rispetto ai tempi passati. La donna poteva rispondere all’uomo, anche in modo impertinente, solo nel caso in cui trattasse di mutetus di amore a loro dedicati. Era solito, in età adolescenziale, che un ragazzo si dichiarasse alla donna prediletta con un mutetu de amore, in cui il giovane esaltava la ragazza e la lusingava, sperando che lei accettasse la proposta di matrimonio o la lusinga. La ragazza può rispondere lei stessa o, nel caso non ne sia capace, tramite la madre, in due modi: positivamente cantando un altro mutetu; negativamente rifiutando con gentilezza le lusinghe o con scortesia insultando il ragazzo.