L'isola di Procida
Celebre in tutto il mondo per le sul bellezze e per i panorami suggestivi, Procida è tra le isole gioiello del Mediterraneo situata nel Golfo di Napoli. L'isola di Procida, nella sua struttura geografica, comprende anche l'isolotto di Vivara ed è di origine vulcanica. L'isola è nata dalle eruzioni di almeno quattro diversi vulcani attualmente spenti e in gran parte sommersi. Si tratta dei crateri di Solchiaro, Terra Murata, Pozzovecchio e Chiaiolella.
Origini del nome: ci sono diverse ipotesi per spiegare l'origine del nome dell'isola. Per alcuni la forma attuale del nome deriverebbe dall'epoca romana: Prima Cyme, ovvero “vicina a Cuma”. Secondo altri invece il nome Procida deriverebbe dal dal greco pròkeitai (giace) o ancora dal verbo greco prochyo (sollevata dal fondo del mare).
Secondo Dionigi di Alicarnasso invece, il nome deriverebbe da quello di una nutrice di Enea sepolta da lui stesso quando approdò sull'isola.
S.Sorrentino
classe IL
foto: "Femme de Procida". Giovane donna in abito tradizionale. Tavola colorata, (circa 1830)
Sull'isola di Procida ogni anno si svolge una festa che si chiama "Sagra del Mare". Questa festa dura tre giorni e si conclude con l'elezione della Graziella, scelta tra le ragazze più belle dell'isola. Le ragazze che partecipano a questo concorso devono rappresentare la tipica "Bellezza Procidana": occhi grandi e neri e sorriso solare. Le candidate al titolo di Graziella devono anche indossare l'originale costume femminile procidano. Sull'isola ne esistono ancora alcuni esemplari che le famiglie si tramandano da generazioni.
Una descrizione dell'abito si trova nel romanzo "Graziella" di Alphonse de Lamartine ( 1852). L'abito era composto da:
una veste in seta con corsetto ricamato in oro
un cappottino in stile orientale anch'esso ricamato in oro
un fazzoletto per i capelli
scarpe in stile
i ricami degli abiti sono fatti con simboli di fertilità e abbondanza e lo stile richiama il mondo orientale perché nel Cinquecento mercanti e pescatori procidani avevano importanti rapporti commerciali con il mondo ottomano. La ricchezza dell'abito era un omaggio all'importanza del ruolo delle donne nella ricca comunità isolana.
Da alcuni anni Lena Costagliola Polidoro (esperta del ricamo in oro) e Elisabetta Montaldo (costumista per il teatro e per il cinema) si dedicano al restauro di questi abiti storici.
S. Zeffiro (VL)
M. Grillo I C
I numeri di Procida 2022
150 eventi
in 330 giorni di programmazione
09/04/2022: inaugurazione
350 artisti da 45 Paesi
40 opere originali
8 spazi culturali rigenerati
parole-chiave: legami, co-creazione, dimensione internazionale, inclusione ed
ecosostenibilità
MOTTO DI PROCIDA 2022
LA CULTURA NON ISOLA
LA FLOTTA DI CARTA
Venerdi 29 aprile si è svolto un esperimento di co-creazione collettiva intitolato: La flotta di Carta, presso la Spiaggia della Lingua.
I ragazzi delle scuole di Procida e dei Campi Flegrei hanno realizzato 2022 origami a forma di barca con carta e materiale ecosostenibile. La Flotta di carta ha preso il largo in direzione di Napoli, capeggiata da una barca di 9 metri di lunghezza e oltre 2 di larghezza, realizzata dall'artista tedesco Frank Bolter. Scopo del progetto didattico è stato sensibilizzare i giovani sui temi della migrazione e dell'accoglienza. Un'idea ribadita anche da Agostino Riitano, Direttore di Procida 2022.
Gennaio 2021: Proclamazione di Procida Capitale Italiana della Cultura per il 2022
Quando nasce questo riconoscimento? Nel 2014 con il Decreto legislativo 31/05/2014 n. 83, convertito nella Legge n. 106/luglio 2014
C'è un collegamento con la Capitale Europea della Cultura? Si, nel 2014 Matera viene selezionata per essere Capitale Europea della Cultura per il 2019. Da questa vittoria italiana derivò la decisione di creare la Capitale Italiana della Cultura.
Cosa prevede la legge ? La città prescelta tra le candidate di ciascun anno riceve dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo un premio di un milione di euro per realizzare il suo progetto culturale
Quale città ha ricevuto per prima questo riconoscimento? Nel 2015 il titolo fu riconosciuto a 5 città contemporaneamente: Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna, Siena che avevano partecipato con Matera alla selezione per la Capitale Europea 2019
2016 Mantova; 2017 Pistoia; 2018 Palermo; 2020 Parma (riconfermata nel 2021)
Nel 2019 non fu assegnato il titolo di Capitale Italiana perché Matera aveva vinto quello di Capitale Europea.
nel 2020 a causa della pandemia da Covid gli eventi della Capitale Italiana furono sospesi e Parma ebbe il riconoscimento di Capitale anche per l'anno 2021
Nel 2023, il riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura andrà alle città di Bergamo e Brescia, i comuni più duramente colpiti dalla prima ondata di Covid 19 .
A. Di Cristo, classe 1C
Cartoline da Procida
C. Pizzimenti; A. Di Cristo, classe 1C
S.Sorrentino, classe 1L
Nel punto più alto dell’isola di Procida, cinta dalle mura cinquecentesche, si raggiunge per la rapida salita Castello il belvedere.
Il palazzo d’Avalos fu costruito per volontà di Innico d'Avalos, cardinale d'Aragona, fu realizzato dal 1563 su progetto di G.B. Cavagna e Benvenuto Tortelli, che elaborarono una riuscita sintesi in chiave manierista tra il palazzo signorile e la fortezza. Il palazzo, requisito durante il decennio francese, fu destinato prima a scuola militare, poi, dal 1830, a penitenziario, rimasto in funzione fino al 1985.
La chiesa S. Michele Arcangelo è la principale dell’isola. Di fondazione benedettina (XI sec.), fu trasformata per volere del cardinale Innico d'Avalos nel 1563 quando fu realizzata una nuova facciata sulla piazza. Rifacimenti furono compiuti nel 1690 e nella prima metà del’700. Nel 1870 furono aggiunte tre cappelle sulla navata.
Marina Corricella è il borgo marinaro più antico di Procida. Si è sviluppato a partire dal XVII secolo
Emergono da questo borgo i caratteri dell’architettura mediterranea, definita anche spontaneo o collettiva. Attorno al porticciolo si sviluppa l'abitato con le caratteristiche casette colorate, coperte da volte estradossate, disposte ad anfiteatro.
Casale Vascello
Antico borgo fortificato ubicato ai piedi di Terra Murata , è il primo nucleo abitativo formatosi nel XVI secolo a difesa degli abitanti dalle incursioni saracene.
Troviamo qui i caratteri della tipica casa Procidana con il "vefio": un piccolo ballatoio coperto da un porticato policentrico e dotato di una scala molto ripida.
Chiaiolella
Porticciolo turistico si trova tra la punta di Solchiaro e l'isolotto di Vivara.
la Riserva naturale di Vivara è un isolotto ricoperto di uliveti e macchia mediterranea. Ha la forma di una mezzaluna. Un tempo riserva di caccia (ospita infatti una Casa padronale del 1681) era abitato già in epoca micenea, come dimostrano recenti ritrovamenti archeologici. L'isolotto di Vivara è collegato all'isola di Procida da un ponte (oggi non precorribile) realizzato nel 1957.