"le guerre nascono nell'animo degli uomini ed è l'animo degli uomini che deve essere educato alla difesa della pace"
Preambolo dell'Atto Costitutivo dell'UNESCO
Quando è cominciata l'avventura delle "Curvature di Arte" al Liceo De Bottis, nel settembre del 2021, non avrei mai immaginato che avremmo aggiunto anche questa pagina al progetto didattico incentrato sulla conoscenza del Patrimonio Culturale Unesco. Ad ottobre dello scorso anno raccoglievo in internet le immagini delle città italiane ed europee danneggiate dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, le immagini del patrimonio ferito, e pensavo che una cosa del genere mai si sarebbe potuta ripete in Europa, sebbene succeda continuamente in molte altre parti del mondo. Evidentemente mi sbagliavo. Questa pagina è nata nei giorni in cui l'Unesco esprimeva profonda preoccupazione per le operazioni militari e l’escalation di violenza in Ucraina. Il 25 febbraio 2022, in merito alla salvaguardia del patrimonio culturale in un contesto bellico, l'UNESCO chiede:
" [...] il rispetto del Diritto internazionale umanitario, in particolare della Convenzione dell'Aja del 1954 sulla Protezione dei Beni Culturali in Caso di Conflitto Armato e dei suoi due Protocolli (del 1954 e del 1999) per assicurare la prevenzione dei danni al patrimonio culturale in tutte le sue forme. Questo include anche gli obblighi derivanti dalla Risoluzione 2222 del 2015 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla Protezione dei giornalisti, dei professionisti dei media e del personale a essi associato in situazioni di conflitto, per promuovere media liberi, indipendenti e imparziali come uno dei fondamenti essenziali di una società democratica e che possono contribuire alla protezione dei civili.
L’UNESCO chiede inoltre di evitare attacchi a bambini, insegnanti, personale educativo e scuole, per garantire il mantenimento del diritto all’istruzione".
T.S.
In Ucraina troviamo sette siti inseriti dall’UNESCO nella lista dei Patrimoni dell’Umanità. Sei sono siti culturali:
La Cattedrale ortodossa di Santa Sofia a Kiev (XI sec.)
Il centro storico di Leopoli: patrimonio Unesco dal 1998.
L'Arco geodetico di Struve:
La Residenza dei metropoliti bucovini e dalmati
Le Chiese in legno (Tserkvas) della regione dei Carpazi.
L’ Antica città di Cherson.
Un solo sito è naturale:
Le Foreste primordiali dei faggi dei Carpazi.
Tutti questi siti hanno una storia secolare. Tre siti (Arco geodetico, le faggete primordiali e le chiese in legno) sono siti transnazionali, cioè si estendono sul territorio di più paesi: le faggete primordiali, ad esempio, si trovano in 19 paesi d'Europa: Albania, Austria, Belgio, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Francia, Germania, Italia, Macedonia del Nord, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Ucraina.
R. D'ambrosio; A. Castaldi; V. Danese; S. Fiorini;
M.F. Cimmino; C. Fornello; A. Panariello; A. Magliulo; D. Vinciguerra
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Cattedrale di Santa Sofia a Kiev; sec.XI (Finestre sull'Arte)
La Cattedrale ortodossa di Santa Sofia a Kiev (XI sec.) con la Laura (agglomerato di grotte usate come celle dai primi monaci), circa 260mq di affreschi e mosaici bizantini, le caratteristiche cupole a bulbo e la veste barocca (progettata dall'architetto italiano Bartolomeo Rastrelli, autore anche del Palazzo d'inverno a San Pietroburgo, oggi parte del complesso che ospita il Museo dell'Ermitage) è Patrimonio Unesco dal 1990; primo monumento ucraino inserito nella lista dei patrimoni da salvare.
Faggete primordiali dei Carpazi (foto: Finestre sull'Arte);
Patrimonio Unesco dal 2007, esteso nel 2011 e nel 2017. Il faggio è una pianta che si è diffusa in tutto il pianeta, dalle zone costiere a quelle montane. Queste foreste si sono sviluppate dopo l'ultima era glaciale. Oggi sono un importantissimo esempio di sviluppo di ecosistemi infatti ospitano molte specie rare o endemiche, sia animali che vegetali.
Chiese in legno dei Carpazi ( sec. XVI- XIX) - foto: Finestre sull'Arte
Le Chiese in legno (Tserkvas) della regione dei Carpazi. Patrimonio Unesco dal 2013. Sono 16 chiese costruite tra il XVI e il XIX sec su fondamenta in pietra ed usando la particolare tecnica delle travi di legno orizzontali tenute insieme da complesse giunzioni ad angolo. La pianta di queste chiese è tripartita e la copertura è a cupola. Accanto alle Tserkvas possono sorgere piccoli cimiteri e talvolta i campanili sono separati dalla chiesa. Sono circondate da una recinzione. Le numerose decorazioni interne uniscono elementi sacri e tradizionali.
Arco geodetico di Struve (1816-1855) Foto: Finestre sull'Arte
Patrimonio Unesco dal 2005. E' Parte di un sistema di triangolazioni per determinare forma e misura della Terra che parte dalla Norvegia e arriva fino al Mar Nero. Progettato dallo scienziato Friedrich Georg Wilhelm von Struve. Fu in uso tra il 1816 ed il 1855.
Residenza dei metropoliti bucovini e dalmati (1864 al 1882) - foto: wikipedia
La Residenza dei metropoliti bucovini e dalmati: Patrimonio Unesco dal 2011; Complesso architettonico progettato tra il 1864 e il 1882. Comprende diverse strutture (ex residenza del Metropolita, Cappella di Sant'Ivan, Seminario Maggiore, Chiesa e Monastero con campanile, un giardino ed un parco). Rappresenta il rapporto tra chiesa ortodossa e dominio asburgico
Centro Storico di Leopoli (foto: Finestre sull'Arte)
Il centro storico di Leopoli: patrimonio Unesco dal 1998. Conserva intatte sia la topografia di età medioevale che le tracce delle diverse comunità che ha ospitato nei secoli.
Antica città di Cherson (Sebastopoli) - V sec. A.C. (foto: Finestre sull'Arte)
Patrimonio dell'Unesco dal giugno 2013. Il sito archeologico conserva i resti di una città fondata nel V sec. A.C. da coloni Dorici a nord del Mar Nero. Sono visibili i resti della città e delle Chora (appezzamenti di terreno divisi da muretti per la coltivazione della vite). Il sito è molto stratificato infatti sono visibili tracce di insediamenti dell'Età della Pietra e del Bronzo, oltre a resti di fortificazioni romane e medievali; chiese; sistemi di approvvigionamento idrico. La città è stata un importante centro commerciale sotto i greci, i romani e i bizantini.
Il Centro del Patrimonio mondiale protegge anche i Beni dai pericoli che possono essere Naturali (terremoti, alluvioni, eruzioni vulcaniche) o Antropici (urbanizzazione, inquinamento, scontri armati).
i siti nella lista del Patrimonio mondiale sono sottoposti a monitoraggio. I tipi di verifica sono:
Rapporto periodico
Monitoraggio reattivo e consultivo
Lista del patrimonio in pericolo
Quando un sito si trova in condizione di pericolo. viene inserito dall'Unesco nella Lista del Patrimonio Mondiale a rischio. Questa iscrizioni serve a sensibilizzare la comunità internazionale. Se un Bene perde le caratteristiche per le quali è stato iscritto dall'Unesco nella lista del Patrimonio Mondiale, può essere cancellato da questa lista.
Il pericolo può essere accertato, quando vi è una situazione specifica di pericolo imminente, oppure potenziale quando il bene si trova in una condizione che potrebbe avere effetti negativi nel tempo.
D. Agretti; D. Ciaravolo; C. Consales; A. Falco; M. Magliulo; M. Alessandro; A. Perna; G. Raiola; B. Totaro; C. Incaldi
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